Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Mala Mela    23/05/2008    8 recensioni
[AU - Alternate Universe]
“Sasuke Uchiha, erede dell’omonimo impero economico, il mese prossimo sposerà la storica fidanzata Sakura Haruno -26 anni, medico - in un esclusiva cerimonia. Alcuni amici della coppia assicurano che gli invitati…”.
Se c’era qualcosa che avrebbe potuto rendere quella mattinata ancora peggiore di quanto già non lo fosse, era quello. Sapeva che alla fine sarebbe successo, semplicemente non sopportava che qualunque cosa glielo ricordasse. Lo annunciava lo speaker della radio, subito dopo le hit del momento, lo scrivevano sui giornali, ne parlavano perfino delle ragazze alla fermata della metropolitana, decantandolo come l’evento più glamour dell’anno.
Sentendole aveva avvertito un’insana voglia di scaraventarle sulle rotaie, pur non sapendo nemmeno vagamente cosa significasse la parola glamour.
Probabilmente era una cospirazione, o una punizione divina. Forse qualcuno lassù cercava di fargli capire qualcosa…
[NaruSaku e accenni SasuSaku]
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivederci

 

 

A r r i v e d e r c i

[NaruSaku]

 

 

 

Entrando nell’ambulatorio venne investito dal pungente odore di medicinali che aleggiava ovunque, aumentando -per quanto fosse possibile- il profondo senso di angoscia che gli trasmetteva l’intera struttura. Sentendosi fastidiosamente osservato dalle altre persone presenti nella stanza cercò una sedia libera, possibilmente accanto ad una vuota, e si sedette. Questa emise un acuto scricchiolio che contribuì solo a farlo innervosire ulteriormente.

 

Tutto attorno a lui sembrava disgustosamente irreale: l’asettica sala d’aspetto, le scomode -e scricchiolanti- sedie disposte lungo le pareti in file ordinate, le anonime infermiere dal sorriso freddo e falso, la fioca luce mattutina che entrava dalle ampie vetrate, perfino le altre persone sedute come lui ad attendere il proprio turno.

Gli sembrava di essere l’unico organismo a sangue caldo presente nelle stanza, e sentiva gli occhi di tutti i pazienti su di sé. Dannazione, era possibile che non avessero altro da fare che fissare lui? Durante la notte gli era forse spuntato un terzo occhio in mezzo alla fronte e non se ne era accorto?

 

Del tutto inconsapevolmente iniziò a mordersi le labbra, arrivando quasi al punto di farle sanguinare. Odiava gli ospedali.

Fortunatamente mancavano solo quindici minuti al suo turno, poi sarebbe tutto finito. O almeno, ci sperava.

 

Agguantò una rivista dal basso tavolino che si trovava al centro della stanza ed iniziò a sfogliarla, senza prestarle particolare attenzione. Era soltanto uno stupido giornale scandalistico, piuttosto banale e noioso a dirla tutta, che raccontava vita morte e miracoli di persone che non avevano nulla a che fare con lui.

 

Mentre voltava le pagine con palese disinteresse lanciò uno sguardo all’orologio appeso alla parete di fronte a lui. Segnava le 11 e 25.

Era quasi tentato di abbandonare nuovamente il giornale al suo destino, appoggiato su una pila scomposta assieme ad altre riviste altrettanto inutili, quando lo vide. Non era un articolo molto lungo, né molto importante, non era uno di quelli da copertina o prima pagina. Era un semplice articolo, con una semplice foto.

 

“Sasuke Uchiha, erede dell’omonimo impero economico, il mese prossimo sposerà la storica fidanzata Sakura Haruno -26 anni, medico - in un esclusiva cerimonia. Alcuni amici della coppia assicurano che gli invitati…”.

 

Se c’era qualcosa che avrebbe potuto rendere quella mattinata ancora peggiore di quanto già non lo fosse, era quello. Sapeva che alla fine sarebbe successo, semplicemente non sopportava che qualunque cosa glielo ricordasse. Lo annunciava lo speaker della radio, subito dopo le hit del momento,  lo scrivevano sui giornali, ne parlavano perfino delle ragazze alla fermata della metropolitana, decantandolo come l’evento più glamour dell’anno.

 

Sentendole aveva avvertito un’insana voglia di scaraventarle sulle rotaie, pur non sapendo nemmeno vagamente cosa significasse la parola glamour.

Probabilmente era una cospirazione, o una punizione divina. Forse qualcuno lassù cercava di fargli capire qualcosa…

 

- Naruto Uzumaki? - Chiamò educatamente un’infermiera.

Appena udì il proprio nome si alzò, avviandosi a passi malfermi verso la donna.

- Mi segua prego, la dottoressa Haruno la sta aspettando -

Dalla sala d’aspetto lo condusse in un corridoio altrettanto asettico, sul quale si aprivano una serie di porte tutte uguali. Si fermarono davanti a quella contrassegnata con il numero 239 e, poco più sotto, da un’etichetta con inciso il nome “Dott.sa Sakura Haruno”.

Il momento era arrivato.

 

Naruto fece appello a tutto il suo coraggio e, dopo un attimo d’esitazione, aprì la porta, trattenendo il fiato.

Lo studio era piccolo, prevalentemente di colore bianco. Davanti alla porta di trovava un piccola scrivania, ingombra di documenti, ricette, penne e un computer portatile collegato ad una stampante; sulla destra c’era una tenda candida, che aveva la funzione di separé, probabilmente oltre si trovava un lettino per i pazienti e altri scaffali ricolmi di libri e medicine.

 

Seduta alla scrivania c’era una giovane donna di media statura, gli occhi verdi erano celati da un paio di occhiali da lettura e i bizzarri capelli rosa confetto raccolti in un ordinato chignon. Questa era Sakura Haruno.

 

- Sakura - disse Naruto, sedendosi di fronte a lei con massima cautela- Mi… mi fa piacere rivederti -

Lei, per tutta risposta, non lo degnò nemmeno di uno sguardo, continuando a compilare gli importanti documenti che aveva dinnanzi.

- Ho saputo che tu Sasuke vi sposate. Siete la coppia del momento, parlano tutti di voi. Ho sentito dire da delle ragazze che il vostro sarà il matrimonio più glamour dell’anno…qualunque cosa voglia dire! - proseguì Naruto, tentando una patetica e triste risata.

Sakura continuò ad ignorarlo.

 

- …e sono venuto qui, si, son qui per… farvi le mie congratulazioni, ecco tutto - Ma mano che parlava sentiva la bocca diventare sempre più asciutta e gli occhi pizzicargli, ma non ci fece caso - Penso, beh… penso che siate davvero una bella coppia. E…-

- Adesso basta! -

Fu costretto ad interrompere il suo forzato monologo perché la donna non aveva soltanto poggiato la penna, lasciato perdere le sue carte e urlato, ma si era anche alzata in piedi, sbattendo con forza le mani sul piano e facendo svolazzare ovunque ogni sorta di fogli.

- Ma… Sakura-chan! -

 

Gli occhi di Sakura fiammeggiavano e dei ciuffi di capelli erano sfuggiti all’acconciatura, donandole un’aria più scomposta. Fissava Naruto come se volesse dargli fuoco o, nel peggiore dei casi, cancellarlo dalla faccia della terra. Lui, d’altro canto, era atterrito dall’improvviso cambiamento della sua “interlocutrice”, per questo cercò di sprofondare ancora di più nella scomoda sedia.

Per sua sfortuna aveva dimenticato quanto quella donna riuscisse a terrorizzarlo, anche con un solo sguardo.

Stava per accadere quello che temeva.

 

- No, io per te ora sono solo la Dottoressa Haruno - urlò, senza preoccuparsi di darsi un contegno - Si può sapere chi ti credi di essere, Naruto? -

- Nessuno… volevo solo… -

- Nessuno, appunto. Tu non sei nessuno, non più - inaspettatamente delle lacrime iniziarono a far capolino dai suoi occhi, ma non se ne curò più di tanto, continuando con la sua sfuriata verso il malcapitato. Probabilmente erano dovute soltanto alla foga e alla rabbia che quei capelli biondi riuscivano a suscitare in lei  - Sei stato via sei anni, sei. Il che significa circa 2190 giorni. Lo sai quante cose possono accadere in 2190 giorni? Tante. E ora ti presenti qui come se nulla fosse? -

- Io… lo so, è colpa mia - ammise Naruto, cercando di guardare in faccia alla realtà. Era li per quello, dopotutto - Non sarei dovuto andarmene, soprattutto non in quel momento… quando sembrava che tutto stesse andando per il meglio. Ma la proposta che mi fece Jiraya era irripetibile, capisci? Era l’opportunità della mia vita. Andare in America ad allenarmi con lui era l’unico modo che avevo per riscattarmi, per dimostrare che non ero un fallito -

- …tu non eri un fallito - mormorò lei, apparentemente più calma, chinando il capo e tornando a sedersi - era tutto perfetto, semplicemente perfetto -

- No, non lo era -insistette Naruto, sporgendosi oltre il bordo della scrivania - Tu avevi la borsa di studio per medicina, Sasuke un’attività da portare avanti…tutti avevate qualcosa d’importante. Io avevo soltanto il Karate e gli incontri, solo quello -

 

Un pesante silenzio calò su di loro per pochi istanti, interrotto solo da un’infermiera che bussò alla porta, avvisando la dottoressa che gli altri pazienti stavano ancora aspettando. Sakura disse qualcosa, con la voce pericolosamente incrinata, e poi tornò a guardare il ragazzo seduto di fronte a lei.

 

- Non mi hai ancora detto perché sei qui. E non dirmi che è per complimentarti per il matrimonio, perché sappiamo entrambi che non è così -

Naruto annui lentamente, passandosi una mano tra i capelli. Doveva dirglielo?

- All’inizio pensavo di venire qui e…chiederti di tornare insieme, come prima - confessò imbarazzato. Sakura si fece scappare un singhiozzo e si portò una mano alla bocca. - Ma mi sono reso conto anche da solo che questo non è possibile -

 

I minuti che seguirono furono rotti soltanto dal monotono ticchettio dell’orologio e da qualche sporadico singhiozzo di Sakura. Probabilmente nella sterile sala d’aspetto i pazienti continuavano ad aspettare, spazientiti, domandandosi perché il loro turno fosse slittato di parecchi minuti. Magari si chiedevano perfino che fine avesse fatto quel ragazzo biondo dall’aria scarmigliata che era stato chiamato dall’infermiera circa mezz’ora prima.

 

- …penso di dovermene andare. Di nuovo - disse Naruto, cercando di fuggire dal clima opprimente che si era creato nel piccolo ufficio.

- O-Ok - balbettò Sakura in risposta, asciugandosi gli occhi e cercando invano di risistemarsi camice e acconciatura.

- Ci vediamo - la salutò, cercando in ogni modo di evitare il suo sguardo.

- …no Naruto, non ci vediamo - mormorò lei accompagnandolo alla porta e richiudendola alle sue spalle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

______________________________________________

Edit: mi scuso con tutti, la storia è rimasta online per una ventina di minuti questo pomeriggio, ma siccome mi hanno fatto notare che conteneva alcuni errori ho deciso di toglierla e farla betare >__> Scusate ancora.

 

 

Ora cerchiamo di rispondere all’annosa questione: perché scrivo sempre di personaggi/coppie che non mi piacciono? È una sorta di masochismo inespresso?

Va beh.

È un po’ di giorni che volevo scrivere questa storia, ma siccome ero ammalata -e lo sono tutt’ora- ho passato più tempo dormendo o vomitando, che davanti al pc <3

Si, lo so, avreste fatto anche a meno di quest’ultima informazione, ma amo raccontare i fatti miei all’universo mondo. Ad esempio, lo sapete che per una misteriosa congiunzione astrale io sono quasi sempre assente alla prima ora del venerdì e per questo la madrelingua di spagnolo è convinta che io la odi?

E in questo istante fuori dalla mia finestra si sentono le sirene dell’ambulanza, dei carabinieri e pure un elicottero ò.ò no, non sono venuti a prendere me. Spero.

 

 

 

Hasta luego, guapetones!

 

 

 

Mela Verde -giuro, questo è il mio colorito-

 

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mala Mela