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Autore: Dearly_Damned    01/01/2014    2 recensioni
Questa é la mia prima FanFiction, quindi siate clementi.. :)
La routine di una cittá viene spezzata da una singola persona. O almeno cosí la pensa Michael, dato che é l'unico a esserne turbato. Tuttavia su una cosa ha ragione: quel ragazzo é strano.
Genere: Generale, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una Persona Silenziosa



E poi, vagando con lo sguardo tra la gente, ti accorgi che le facce che ti circondano sono sempre le stesse: l'uomo che legge il quotidiano col cappello nero calato sulla testa e il cappotto firmato per ripararsi dal freddo sulla panchina destra; la cameriera con i capelli rossi e il grembiulino verde che serve al bar dall'altra parte della strada; i due fratellini dai capelli biondi che si rincorrono nell'immesnità del parco pubblico inseguiti da un cagnolino, probabilmente un beagle, che abbaia e sorride allegramente ai suoi padroncini; la donna anziana che dà da mangiare ai piccioni sulla panchina di sinistra... No. Qualcosa è cambiato a dire il vero. Non c'è la solita vecchia su quella panchina. Strano. "Chissà che le è successo" pensi; magari è morta nella notte, sotto le calde coperte di casa sua al contrario di ciò che ti sei sempre immaginato, ovvero che passasse all'aldilà sotto gli occhi stanchi di un barbone e quelli ignari dei suoi amici pennuti. Ma, dopotutto, è sempre stata una brava donna e non dovrebbe essere così strano che anche lei avesse una famiglia, no?
Solo dopo alcuni minuti di riflessione, però, ti accorgi che il posto della signora dei piccioni è stato occupato da un ragazzino mai visto, che imbraccia una chitarra e la fissa insistentemente, immobile. E questa cosa ti mette ansia: un estraneo che si permette di spezzare la routine della tua città. Come si permette di infrangere così la normalità di un posto tanto abitudinario? 
Senza pensarci ti avvicini, un pò per osservarlo meglio, un pò per capire il suo ruolo in tutto questo; non sarà mica un parente della signora dei piccioni? 
Non sei nemmeno a un metro da lui che questo alza gli occhi, probabilmente richiamato dal suono dei tuoi passi tutt'altro che leggeri.
Il suo sguardo ti investe come una bestia impazzita; i suoi occhi sono qualcosa di distante, ma così intensamente vicino che vorresti voltarti e scappare e allo stesso tempo avvicinarti e sputargli in faccia tutto il tuo disappunto immotivato.
Sì, immotivato.
Immotivato perchè una persona non ha bisogno del tuo permesso per cominciare una nuova vita altrove.
Il ragazzino si alza e continua a fissarti con quei suoi due cavalli imbizzarriti di un profondo colore verde, coperti da alcune ciocche mosse di capelli biondi, ma scuri, che gli  ombreggiano il volto. Ha il viso di un bambino e, nonostante ispiri infantilità, tu non osi contrastare la sua avanzata. Piccolo ma veloce, in poche falcate ti supera e scompare con la sua chitarra ancora tra le braccia, lasciando quella panchina ora completamente vuota. 
All'improvviso di stenti stanco, come se tutto ciò che è successo qualche attimo prima, quello scambio di sguardi, l'incontro violento del mare sulla terra, ti avesse sfiancato più di una corsa di 100 kilometri e il fardello di quella precedente ansia abbia appesantito ulteriormente la cosa.
"Mike, Mike, Mike... di persone silenziose ne hai viste poche nella tua vita, certo... Ma come quella, nessuno mai..". 
Ebbene caro Michael, di persone silenziose come quel ragazzo ce ne sono eccome. Sono persone che, timidamente, nascondono la loro presenza tra la folla; sono persone che di rado parlano, che preferiscono riordinare i propri piccoli e grandi contraddittori pensieri, spaventati dal fatto che qualcuno possa rubarglieli, scalfirli o semplicemente immaginare che essi esistano nelle loro menti. Sono persone che scappano via senza salutare o che nemmeno si percepiscono, troppo intente a sognare ad occhi aperti. Ma fidati, ragazzo: se riesci a entrare in queste loro fortezze extraterrene conquistando la loro fiducia, o meglio quella dei loro pensieri, allora non ne uscirai facilmente. E la cosa è pienamente positiva.




Dearly_Damned
​Questa storia l'ho scritta basandomi sulla ripetitivitá cantata in Redundat e sulla definizione delle Persone Silenziose (cosa che io sono. LOL) cantata da Luca Carboni e Tiziano Ferro nell'omonima canzone. Spero vi sia piaciuta! Recensite, mi raccomando!
  
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