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Autore: Laxus_Dreyar    02/01/2014    2 recensioni
Un grande pericolo è celato negli affreschi di tutto il mondo, e toccherà al signor Botti, un critico d'arte un po' particolare, scongiurare questo pericolo.
La seguente è solo una piccola storiella nata per un concorso di racconti gialli a cui ho partecipato. Spero vi piaccia e che non la giudichiate troppo banale.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Il signor Botti era un grande critico d’arte che criticava tutti distruggendo carriere di pittori scultori e architetti. Andò al museo del Louvre; per vedere la Gioconda, nessuno lo aveva mai visto in faccia siccome portava sempre una maschera d’oro con i bordi della bocca e degli occhi d’argento e in testa aveva sempre un cappello a cilindro nero con al centro una striscia rossa, per abbellirlo un po’. Come vestito indossava smoking e sopra un mantello.
Prese il treno Gioexpres. Partì dalla stazione di Lourdes alle 23:00 e arrivò alle 13:00 a Parigi. Da lì prese un taxi per andare al più prestigioso hotel. Infatti la famiglia di Botti era molto ricca.
All’hotel prese la suite vista sul museo e con vasca idromassaggio.
Intanto si era fatta notte, andò al ristorante dell’hotel e alle 22:30 finì di mangiare e tornò in camera e andò a dormire.
Il giorno dopo andò a fare colazione e dopo aver mangiato prese il taxi e andò al museo.
C’era una mostra di giovani pittori e scultori.
Vide i quadri dei pittori e solamente 5 non ebbero un giudizio negativo e anche 3 scultori non ebbero un giudizio negativo.
Andò a vedere la Gioconda in tutta la sua bellezza e cacciò un orologio d’oro dalla tasca della giacca. Premette una levetta e il tempo si fermò, ne premette un’altra e l’orologio si trasformò in un bastone con un leone d’argento in cima.
Avvicinò il bastone al quadro e la Gioconda usci dal quadro. Si avvicinò al bastone e  si trasformò in un demonio. Andò vicino agli scultori e attori succhiando l’aura.
Vide delle persone e si avvicinò succhiando anche a loro l’aura.
C’era una bambina piccolina bionda e carina. Aveva gli occhi azzurri, un vestitino giallo con un fiocco a pallini giallo e bianco. Si avvicinò, la prese e stava per entrare nel quadro quando il bastone di Botti diventò una spada e lo colpì.
Premette sul leone sulla cima del bastone, facendolo tornare un orologio, poi premette un’altra levetta ancora e  il tempo riprese a scorrere, la bambina ritornò al suo posto e nessuno si accorse di niente.
Era arrivata la sera quando tornò all’hotel. Prese il taccuino e annotò: “Mostro succhia anima Gioconda eliminato. Prossima direzione Milano per distruggere il mostro dell’affresco: L’ultima cena”.
Come mai il signor Botti ha scritto questo appunto sul suo taccuino?
Era davvero un critico d’arte?
E che cos’era quello strano orologio?
E come mai non mostrava la sua faccia ma teneva sempre una maschera e un cappello?
Avremo mai una risposta a queste domande?
  
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