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Autore: insane mind    02/01/2014    0 recensioni
Si è vero, magari leggendo l'introduzione può sembrare una semplice e banale storia d'amore,ma io avevo bisogno di scriverla e magari qualcuno ha bisogno di leggerla.
Tutti, prima o poi, trovano l'amore...chi più facile e chi meno, questo è il caso di Giò e "Alex", un amore più difficile di questo non poteva esistere, ma se davvero è importante, bhè si lotta...si lotta insieme, nel bene e nel male...soprattutto nel male.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Clà sono già due ore che giriamo per il centro commerciale senza meta, dai su davvero non mi importa del vestito, ne troverò uno a casaccio nell'armadio e quello andrà benissimo, non preoccuparti non...- Claudia si girò di scatto verso di me ammutolendomi con un solo sguardo,il suo sguardo da serial killer. Claudia era fissata con la moda e l'idea di "prendere un vestito a casaccio nell'armadio" le avrebbe fatto sicuramente ribrezzo. Alzai le mani come per scusarmi -Ho capito! stò zitta, scusa!- Mi rispose con un sorrisetto di circostanza, mi prese per mano e corse verso un negozio -Oddio entriamo quì, mio dio mio dio guarda quanta bella roba, o mio dio- Al posto delle pupille le erano usciti due cuoricini stellati. Io e la moda non andavamo molto d'accordo, mi fermavo all'abbinamento dei colori ma poi per il resto vestivo sempre molto..normarle, forse un pò troppo, Claudia, come per consolarmi ovviamente, mi diceva sempre che vestivo talmente normale che diventavo sciatta. Fare shopping non mi piacevaparticolarmente, ma se c'era un occasione importante Claudia era la prima ad accompagnarmi ovunque, ma soprattutto a darmi consigli. -Allora, prendiamo questo, si questo mi piace, poi questo e questo, oooooh guarda quello che carinooo, prendiamo anche questo- Si fermò dandomi le spalle, si girò verso di me e mi osservò. Vedevo i suoi occhi fissi sui miei fiancotti e sulle tette. -Bhè devo dire che hai una bella forma a clessidra, hai tante tette, però hai la vita stretta quindi...mmmm si, decisamente una M, ecco vai a cercare una M di questi due vestiti io vado a cercare le altre.- Fece per allontanarsi, ma la fermai subito, un dubbio o meglio una preoccupazione mi balenò in testa -Scusa ma...le tette? dove le metto le tette in una M, cioè mi si schiacceranno!- le palpai platealmente nel negozio.
Claudia mi guardò con lo stesso sguardo con cui mi aveva guardato dieci minuti prima.
-Uff, "chi bella vuole apparire un poco deve soffrire", occhei mi è chiaro, vado a cercare le taglie-
Cercai le desiderate M  mi rincontrai con Clà davanti i cameirni e cominciai a provare vestito dopo vestito ma non me ne piaceva neanche uno, non che non fossero belli, ma non rendevano affatto su di me.
Spostai la tendina bianca del camerino - Senti Clà per favore facciamola finita, mi stò solo demoralizzando, non mi stanno bene, e poi io allafesta di capodanno a scuola non voglio venirci-
Quest'anno per non so quale motivo la scuola aveva deciso di organizzare una festa di capodanno, ma la cosa che mi aveva sconcertato di più è che quasi tutti avrebbero partecipato. Si sarebbe tenuta nella palestra, alcune ragazze e ragazzi si erano presi la responsabilità si addobbare la palestra, almeno per renderla più presentabile, mentre altri ragazzi si sarebbero occupati del buffet, in cambio avrebbero preso dei crediti extra alla fine dell'anno.Uno scambio equo direo.
-Senti- sentenziò Claudia- Lo ammetto non ti stavano un gran chè sinceramente ma, lasciami provare l'ultimo, lo ho visto prima e cavolo....è fatto apposta per te, vado a prenderlo, però ti prego,non farti condizionare-
Non so quale arcana meraviglia avesse visto, ma sembrava davvero sincera quindi decisi di fidarmi almeno per quest'ultimo vestito. Tornò dopo pochi minuti con un abitino nero e color pesca.
Lo scollo a cuore fatto di tulle arricciato su sè stesso color pesca, il velo nero che partiva sotto un fiocchetto di raso legato sulla vita, sotto il velo nero ce ne era uno leggermentre più lungo sempre color pesca, finiva appena sopra il ginocchio, lo guardai e rimasi incantata, era così semplice e allo stesso tempo così bello.
Claudia si avvicinò al mio orecchio - E' l'ultimo rimasto...ed è una M...io penso sia destino- mi sussurrò leggermente facendomi partire una scarica di brividi lungo la schiena. Lo presi e mi chiusi in camerino, lo appesi e lo fissai per un attimo...-A noi due-
Lo misi senza guardarmi allo specchio, sciolsi la cipolla momentanea e feci ricadere i capelli un pò arricciati a causa dell'elastico.
Poi mi voltai e aprii piano gli occhi sperando con tutta me stessa che fosse quello giusto.
Tirai un gridolino e subito Clà spostò la tenda per vedermi.
Spalancò gli occhi e gridò anche lei assieme a me -O mio dio..o mio diooo, sei un incanto, no aspetta devo immortalarti in qualche modo, aspè prendo il telefono, oh mio dio vestita così sei davvero uno schianto...te lo avevo detto che era il vestito adatto a te-
Io rimasi semplicemente meravigliava con un sorriso a 32 denti fisso come un'ebete.
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Oramai era passata qualche ora dal mio aquisto, ero tornata a casa, avevo fatto una doccia ed ora ero pronta per vestirmi, truccarmi e...guardarmi con un pò di ammirazione.
Avrei dovuto prendere l'auto per andare a scuola e avrei dovuto trovare un passaggio per tornare a casa.
Mi finii di preparare, spruzzai acqua di gioia su tutto il collo e sui polsi, ritoccai il trucco leggero, il tempo di prendere cappotto e chiavi di casa che uscii subito.
L'auto passò poco dopo il mio arrivo, appena in tempo e fortunatamente era anche quasi del tutto vuoto, non mi piaceva quando c'erano dei vecchietti malati di sesso che facevano commentini sporchi sulla lunghezza della gonna, del vestito o per qualsiasi altra cosa.
Per strada c'erano pochissime macchine così arrivai in orario a scuola senza alcun problema.
Ero titubante ad entrare, mi sentivo un pò in imbarazzo con quel vestito, con i tacchi e tutto il resto... e se fossi stata l'unica?  e se non fosse arrivato ancora nessuno?
Mi feci coraggio ed entrai nell'edificio, scesi le scale, girai per i vari corridoi fino ad arrivare alla palestra, da fuori si sentiva la musica il che mi tranquillizzò,  fuori c'era un ragazzo incaricato di lasciare dei numeretti corrispondenti al proprio cappotto e da rispresentare alla fine della serata a meno che tu non volessi regalarlo o morire di ipotermia.
Lo salutai, presi il biglietto e timidamente entrai nella palestra.
Fui sollevata nel vedere già un sacco di gente, almeno sarei potuta passare inosservata tranquillamente.
-tesoroooo, uhuuuu siamo quì- mi girai, vidi Jenny e le altre salutarmi, ricambiai il saluto con la mano, poi vidi i loro occhi posarsi e fissarsi su di me...poco dopo ripresero a guardarmi negli occhi con facce sbalordite - si lo so, sono una strafiga- sdrammatizzai ma era tangibile il mio imbrazzo. -Nono...a parte i scherzi...sei davvero una strafiga colossale-
Passò un pò di tempo, la palestra cominciò a riempirsi sempre di più, e fino a quel momento non avevo ancora concepito l'idea che questa sera ci sarebbero stati anche i professori.
Diventai involontariamente rossa e spostai un boccolo un pò sfranto dietro l'orecchio.
Mi avvicinai al tavolo per prendere qualcosa da bere e far scendere quella palla di ansia formatasi in gola.
Dopo alcune canzoni "sanguina orecchie" ne misero una...una in particolare, la mia preferita "Genesis" ( http://www.youtube.com/watch?v=VKyNGSPX_8g )
Sorrisi come una cretina mentre prendevo da bere, mi accorsi che cominciai a muovermi lentamente e con la testa ad andare a ritmo.
Mi girai dando la schiena al tavolo e continuando a muovermi, i miei occhi vagarono per la palestra e involontariamente andarono a finire dalla parte opposta a dove mi trovavo io.
Vidi una schiera di gente, girai gli occhi e per un attimo andarono a finire nelle iridi nere di Alessandro, rigirai subito la testa verso di lui e Ale fece lo stesso, ci guardammo per un secondo, poi lo vidi strozzarsi con ciò che stava bevendo, qualche proff gli diede delle pacche sulla schiena per farlo riprendere,li vidi preoccupati quindi probabilmente si era strozzato pesantemente, non sapevo se sorridere per la situazione o preoccuparmi perchè probabilmente gli era entrata della sangria nei polmoni.
Lo vidi fare cenno ai colleghi per dire che stava bene, poi riprese a guardarmi, mi sentii imbarazzata ma non riuscivo a distogliere gli occhi dai suoi, vidi i suoi buchi neri vagare su di me, la cosa mi mise ancora di più a disagio ma non sapevo come distogliere la sua attenzione.
Realizzai, gli feci cenno di no, per fargli capire che non doveva guardarmi perchè se ne sarebbero potuti accorgere, lui di ricambio si guardo a tornoò,vide che nessuno lo guardava, mi fece spallucce e sorrise. Sorrisi anch'io...si mi faceva sorridere, e cazzo se mi piaceva sorridere. 
 
 
 
Perdonatemi se è tutto un po' troppo attaccato ma non so cosa gli sia preso al sito, poi vabbè non sto' con il mio computer e mi rimane un po' più difficile...scusatemi comunque...questo capodanno sarà particolare...spero vi piaccia il capitolo p.s. BUON ANNO A TUTTE/I siete anche voi dei "strafighi" :D vi voglio bene...ciao ciao!! :3 (copiate e incollate il link della canzone su youtube, ascoltatela magari vi amplia l'immaginazione)
  
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