Incontro

La neve stava attecchendo sulle strade di Hogsmead e il cielo tutto grigio rendeva triste l'atmosfera festiva del Natale. Mancavano ancora due settimane al Natale, ma tutti erano impegnati a fare i regali o ad invitare i parenti a casa per celebrare la festività insieme. 
"Natale, non ne vale la pena festeggiarlo se non si ha qualcuno a cui fare un regalo speciale, oppure passarlo insieme." pensava Millicent Bulstrode mentre si dirigeva verso il locale più vicino.

Il vento si era alzato e aveva reso gelida l'aria, costringendo tutti a chiudere gli occhi, ogni qualvolta questo si faceva sentire sfiorando le guance dei passanti. 
Non appena Millicent aprì la porta dei Tre Manici di Scopa, i campanellini tintinnarono sopra la porta avvisando che un nuovo cliente stava entrando. La proprietaria, Madama Rosmerta, non appena vide la ragazza le sorride tranquillamente.

"Il solito, Millicent?" chise la donna prendendo un bicchiere di vetro, più alto del normale. Madama Rosmerta ormai era abituata a vedere la ragazza mora, entrare in quel locale. Dopo aver finito l'ultimo anno ad Hogwarts, Mils, si era trovata un lavoro come commessa da Stratchy&Sons, il negozio di abbiagliamento che si trovava sulla strada principale di Hogsmead. Le cose erano cambiate dai tempi in cui Millicent andava ad Hogwarts. Lei era cambiata radicalmente: non era più la solita ragazza grassa e temuta da tutti. Ora aveva un lavoro, una casa e un qualche amante occasionale. Sì, insomma. La ragazza che tutti conoscevano era sparita nel giro di un annetto. 

Millicent scosse la testa alle parole di Madama Rosmerta. "No, grazie. Questa volta ho sete di cioccolata calda!" la donna dietro al bancone annuì e lei si mise a sedere su uno di quegli sgabelli malmessi che ti rendevano il sedere piatto dopo cinque minuti che tu stavi seduto su uno di essi.
Non appena la cioccolata calda su pronta, Mils circondò la tazza con le mani, sentendo che subito queste si stavano scaldando. Una sensazione di sollievo la pervase per un attimo, ma venne subito disturbata da una voce familiare. 

"Millicent? Millicent Bulstrode?" chiese un ragazzo alto, dai capelli corti con la corporatura un po' robusta. Un ragzzo dall'aspetto familiare. Un ragazzo che a guardarlo con un solo sguardo non avresti mai riconosciuto.  Mils annuì confusa, osservando lo sconosciuto che pareva conoscerla prendere posto accanto a lei, scacciando il ragazzo che era seduto prima di lui. "Sono Gregory Goyle. Oh, andiamo! Sicuramente ti ricorderai di me! L'amico di Malfoy e Tiger! Una volta io e te eravamo amici." disse lui amaramente.

Una lampadina si accese nella mente di Millicent ricollegando i lineamenti familiari di quel viso a quello che una volta era un ragazzo in carne quasi quanto lei.
"Goyle! Certo che ricordo di te." Ammise Mils con un sorriso gentile ma allo stesso tempo distaccato. Nella sua voce c'era un non so che di nervoso e di ribrezzo. Forse era colpa di quello che era successo anni a dietro ad Hogwarts o forse semplicemente, non voleva essere disturbata mentre si beveva la sua tazza di cioccolato caldo. 
"Sembri diversa.. Sei diversa!" Disse Gregory dandole una leggera gomitata sul braccio come per scherzare. Mils osservò il ragazzo torva e si portò la tazza alla bocca bevendo un sorso di cioccolata calda. "Quanto hai perso? 30- 40 chili?" Continuò il ragazzo sfacciatamente.

Millicent lo guardò sempre più nera mentre poggiava la tazza sul piattino sul bancone dove stava anche un biscottino da inzuppare dentro la ciocolata calda. "35 chili in un anno. Ma queste non sono cose da chiedere ad una donna. Almeno non in pubblico." 

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ANGOLO SCRITTICE:

Okay, questo è il primo capitolo. Ho postato tutto ora perchè non mi sembrava che il Prologo desse l'idea di quella che in realtà da la storia.
Non vi svelo niente su quello che avverrà nel prossimo capitolo, voglio solo dirvi che i due ragazzi sono entrambi cambiati e le vicende di quando erano giovani piano piano verranno inserite nella storia tramite flashback oppure rimproveri.
Spero vi piaccia questa storia e non esitate a commentare. 
_causapersa_