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Autore: fabi300108    02/01/2014    1 recensioni
Un uomo spezzato, sconfitto, che ne ha passate tante, ma che finalmente si rende conto, che se cerca di andare oltre la nebbia degli incubi ciò che vede è meraviglioso...
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Maysilee Donner, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felicissima diesservi piaciuta così tanto con la mia prima storia nel fandom, vi invito a leggere pure questa sperando vi piaccia, e Buon Anno!!!! Fabiana


Il mentore si rigira tra le coperte lercia con indosso soltanto una lurida canottiera e dei boxer malandati. La sua fronte è imperlata di sudore, ha la barba lunga di almeno tre giorni. Haymitch è preda dei sui incubi più terribili, per questo ogni notte evita di dormire, per questo ogni volta che i suoi occhi col favore del buio si chiudono, gli si formano dietro le palpebre le più tristi immagini della sua esistenza.

Tranne che umanamente parlando, ben pochi si dispiacquero per il suo nome uscito dall'urna. Non era un giovane molto socievole, e la solidarietà di tutto il distretto era perlopiù per gli altri tre giovani, tributi, specie per la giovane Masilee, non una ragazza del Giacimento come lo era lui, ma una figlia di commercianti, una giovane per quanto timida, sempre solare e allegra, pronta a passare di nascosto quando poteva qualche cosuccia ai piccoli affamati del Giacimento. Forse, dato che la vittoria non è stata la sua, la sua fine è stata tra le più misericordiose che il programma poteva offrire. Non carbonizzata dalla lava sputata fuori da quell'idilliaco monte su quel meraviglioso prato, non uccisa in modo brutale da qualche animalesco Favorito, non un lento e atroce avvelenamento, ma un solo colpo, una rapida entrata e uscita di becco da parte di un bellissimo uccello rosa confetto. Morta tra le braccia di Haymitch, guardandolo negli occhi mentre la vita usciva da quelli di lei, una supplica muta sulle sua labbra insanguinate ma chiara nei suoi occhi, si leggeva nitida e certa:

“Vinci, almeno tu, affinchè la mia morte non sia invano, affinchè almeno per un anno i bambini del distretto non patiscano più la fame...Vinci”

E lo fece Haymitch, vinse, quando ormai tutti lo davano per spacciato, usando l'astuzia e l'inganno correndo per quei bucolici prati, tenendosi dentro l'addome gli intestini con una mano, inventandosi un'arma dove non c'era, facendo passare per sciocchi sprovveduti gli Strateghi. Ma la pagò tutta la sua vittoria, un “ritorno di fiamma” così lo definirono i Pacificatori, una scintilla troppo vicina a un tubo del gas che fece saltare in aria in migliaia di pezzetti rosa gli unici affetti della vita del giovane, sua madre, vedova ormai da anni, la sua sorellina, ancora così piccola da non dover temere per un paio d'anni l'orrore degli Hunger Games, e la sua ragazza, dai lunghi ricci color oro che le arrivavano alla fine della snella vita. Erano tutte insieme nella sua catapecchia, gli occhi lucidi nel vedere la vittoria del loro ragazzo, le mani ancora striate per la forza con cui se le stringevano a vicenda mentre guardavano quelli che potevano essere gli ultimi attimi di vita del giovane. Poi la gioia, così tanta che il cuore sembrava non ne potesse contenere. Fecero in tempo soltanto a vedere un'unica scintilla, non provarono dolore, non provarono paura, solo gioia. Quello che è strano, è che la casa di Haymitch non aveva un impianto a gas.

Si vedevano gli occhi rossi del giovane durante il suo Tour della Vittoria, ma tutti li imputavano a mancanza di sonno invece che alle lacrime che costantemente versava, stringendo il cuscino tra i denti nelle notti luccicanti di Panem. Provò la morfamina, ma quelle immagini così vive e colorate, non facevano per lui, mai. La prima volta che mandò giù una sorsata di liquore, lo tossì fuori per la maggior parte,aveva gli occhi fuori dalle orbite e la gola in fiamme. Ma poi si abituò a quel gusto, e prima di accorgersene gli piacque...I fumi dell'alcool invece di enfatizzare le sue sensazioni, riuscivano ad appiattirle, ad ovattarle, aveva trovato il suo stordimento, e non lo avrebbe abbandonato per anni. Era ricco, ricco oltre ogni dire, più ricco di qualsiasi altro vincitore,.. I tributi vincitori degli altri distretti si facevano interventi chirurgici, si lasciavano ammaliare dal lusso, spendevano...Lui no, se non fosse per quei pochi spicci di cibo e la somma che spende in alcolici, (peraltro no molto costosi), il suo patrimonio sarebbe rimasto completamente intatto, non gli importa più di niente, e ammortizza le emozioni con la bottiglia.

Nei primi anni da mentore, giovane non ancora maggiorenne, provò in ogni modo a tentare di far venire fuori dall'arena almeno un suo tributo. Ma non c'erano speranze, lui era abbastanza robusto, forte, strafottente per poter andare avanti, anche con scarsità di sponsor, ma per i giovani che doveva seguire era tutta un'altra storia... Gracili, malandati, senza né forze né carisma per andare avanti e nessuno che avrebbe investito su di loro. Oltre la metà li perdeva già al bagno di sangue alla Cornucopia, non erano neanche abbastanza veloci da fuggire, sfiancati dalla denutrizione che per anni avevano patito. Gli altri se ne andavano via, non con particolare gloria nei giorni seguenti.

E Haymitch beve, e beve, e beve, e ricorda i volti di tutti...Quarantotto tributi, due per ogni anno da mentore, e talvolta ricorda pure qualche altro Tributo proveniente da un altro distretto che gli è rimasto in particolar modo impresso. Ma sono solo i suoi che l' inseguono di notte... Il ragazzino di dodici anni della 56° edizione, orfano di minatori e con due sorelline minori, la ragazza di sedici anni della 70°, che singhiozzava e piangeva da far spezzare il cuore chiamando sua madre mentre la favorita dell'Uno le disegna il corpo col coltello prima di finirla, il ragazzo di 13 anni degli Hanger 60 che alla sola vista del sangue alla Cornucopia, gli si ghiacciò il sangue nelle vene e rimase bloccato al suo posto nella piantana, e mai preda fu più facile per quel ragazzo del 2, la ragazza di quindici anni della medesima edizione, che si fece trovare nuda nella sua stanza, sperando di riuscire col suo corpo ad ottenere dei favori, così come nel distretto riusciva ad ottenere tozzi di pane duro dai Pacificatori... Neanche a dire che lui neanche la sfiorò...

E poi, Peeta e Katniss, loro potevano... Avvolto dal gelo il cuore del mentore riprese a palpitare, per loro poteva davvero fare qualcosa. Già aveva contatti con i Ribelli, e ora avrebbe potuto salvare uno dei suoi ragazzi... Peeta così bravo con le sue moine ad accattivare il pubblico, abbastanza forte e determinato, e Katniss, così simile a lui perdiana! Scontrosa, burbera, spietata se deve...Non sembrava crederci quando sentì di poterli salvare entrambi... Loro burattini e lui il regista di quella recita, era lui e spingerli l'uno nelle braccia dell'altro e ad aiutarli a far durare quell'idillio costruito...

E poi, il secondo Tour della Vittoria dopo il suo, i suoi sforzi per mantenere su il teatrino, quel nuovo orrore, quell'ulteriore sevizia di Capitol City, la terza edizione della memoria... Tutto vortica della mente di Haymitch, si confonde la realtà con la fantasia generata dagli incubi della sua mente, Effie che si toglie la parrucca, il baci di Peeta e Katniss che diventano veri, i volti di tutti i tributi a cui ha fatto da mentore...

Sbatte le palpebre due volte prima di riuscire ad aprire gli occhi. Si è addormentato nel portico della sua villetta, il sole ormai volge al tramonto, tutto è infiammato d'arancio, il colore preferito di Peeta...

“Haymitch finalmente!”

La voce squillante di Effie non è cambiata di un tono, ma intorno ai suoi occhi vi è qualche piccola ruga. I suoi capelli sono di un naturale biondo.La donna si avvicina a lui e gli sfioralelabbraacon un bacio...

Tenendosi per mano entrano nel giardino Katniss e Peeta, il mentore riconosce lo strano seppur lieve rumore che la protesi conferisce al suo passo. I loro bambini li precedono correndo di qualche passo. La piccola Primerose Rue con un abitino rosa e il piccolo Haymitch Finnick, ma per tutti sono Rose e Haimy... La piccola salta sulle gambe dello zio Haymitch e gli scocca un sonoro bacio sulla guancia. Quella creatura ha il potere di far sorridere l'uomo. Le sue braccine morbide intorno al collo dell'uomo sono per lui fonte di immensa gioia, le carezze di quelle manine paffute sul suo viso scavato, hanno poteri più forti di qualsiasi balsamo curativo.

Il piccolo Haimy scorrazza ancora in giro, mentre la madre, resa più morbida dalle gravidanze, lasciati un po' da parte i suoi modi spigolosi, saluta il suo ex mentore con un bacio sulla guancia. In questa visione idilliaca quello che si trova meglio di tutti è Peeta, lui che ha sempre sognato l'affetto e la gioia del calore familiare...

Ma anche il cuore del vecchio Haymitch è colmo di gioia, con la nipotina tra le braccia, la mano della moglie stretta nella sua, Katniss e Peeta che per lui sono come dei figli al fianco, l'altro nipote, suo omonimo che gli corre vicino, proprio in questo momento, il vecchio mentore capisce e idealizza, proprio ora: Gli incubi sono incubi, e probabilmente non lo abbandoneranno mai, ma la realtà, la splendida realtà, è quella che si ha, quando si aprono gli occhi, Haymitch apre gli occhi alla vita...
   
 
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