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Autore: Rallienbow_    02/01/2014    0 recensioni
{ ATTENZIONE, contiene spoilers dell'originale "Everyone needs an help". }
Di cosa si tratta? Di Evan Lockwood, un giovane demone imprigionato sulla Terra, di Hikari Harvey, una strega dai capelli colorati, e del loro amore. Partiamo dall'inizio.. Anzi, no. Partiamo dalla fine e procediamo a ritroso.
« E così, semplicemente, si addormentarono, insieme, innamorati, ma senza mai dirselo. Lei perché aveva paura che lui scappasse, lui perché sapeva che lei sarebbe morta, e se avesse detto ad alta voce quello che provava poi sarebbe stato ancora peggio. 
Ma loro lo sapevano che si amavano, se lo leggevano negli occhi, non avevano bisogno delle parole. »
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Era successo tutto troppo in fretta. 
Erick stava urlando contro Layla, ma Evan non sentiva più. Sembrava tutto a rallentatore intorno a lui, i suoni gli arrivavano ovattati e le parole gli scivolavano addosso come la pioggia cade veloce sui vetri del parabrezza di un auto in corsa. Ciò che Erick diceva non aveva senso per Evan, così aveva semplicemente smesso sia di guardare che di ascoltare il vampiro; non voleva essere a conoscenza di niente. Sapeva, o sperava?, in una parte remota della sua coscienza che Layla sarebbe riuscita a risolvere quella situazione senza il suo aiuto. 
Poi vide, con la coda dell'occhio, la figura minuta e fragile di Hikari. La strega era accovacciata dietro una macchina, gli occhioni verdi erano fissi su Erick ma, a differenza del solito, non c'era innocenza dentro essi, bensì determinazione e forza. Quel giorno aveva i capelli rossi. Evan rimase ad osservarla per quelle che gli sembrarono ore. Ad un certo punto Hikari si alzò, lo sguardo smeraldino incrociato con quello azzurro di Evan, poi lei si mise a correre verso di lui; Evan non capiva, era ancora rinchiuso in quella specie di bolla che lo teneva tagliato fuori dalla realtà, uno stato di semi incoscienza. Tornò con i piedi per terra quando Hikari lo spintonò via, con forza, la stessa che aveva visto dentro gli occhi, occhi che adesso si aprivano per lo stupore.. No, Evan cadde per terra e si rese conto che quello non era stupore, era dolore. O forse un mix di entrambi, anche se quando si era lanciata contro di lui, ed Evan era sicuro di questo, Hikari sapeva bene cosa sarebbe successo.
Erick era sparito, ma la sua risata continuava ad echeggiare nell'aria estiva di luglio, mentre l'asfalto grigio di Time Square si colorava del rosso scuro del sangue di una ragazzina innocente, che non aveva fatto altro che cercare di salvare il ragazzo che amava. Perché lui era stato troppo stupido, troppo chiuso in se stesso per capire che il vampiro avrebbe cercato di ucciderlo, per capire che Layla quella volta non se la sarebbe cavata con la diplomazia, per capire che lui avrebbe dovuto agire prima, avrebbe dovuto fare qualsiasi cosa, ma almeno tentare. 
E invece ora Hikari cadeva a terra, la freccia nera conficcata appena sotto il cuore, quel cuore che le aveva provocato così tanto dolore prima, quel cuore malato che le aveva impedito da sempre una vita normale. 

« Te l'avevo detto, non avrei permesso al cancro di vincere questa battaglia. Il cuore è mio, non suo. Adesso non può più farmi male. » Evan era in ginocchio, accanto alla piccola strega, che aveva sussurrato quelle parole nelle orecchie di lui. E di nuovo, Evan era troppo debole per dire qualcosa, non riusciva a spiaccicare nemmeno una parola, non adesso che Hikari stava morendo davanti ai suoi occhi. Però una cosa riuscì a dirla, Evan, e ci mise tutta l'anima. 
« Non doveva finire così. Perché io stavo per scegliere te. Avrei scelto te, Hikari Alexandra Harvey. »
« Sapevi che sarei morta comunque.. Non sarei potuta rimanere ancora per molto. Evan.. Promettimi che vivrai per me. Pensami, vivi tutto ciò che io non ho potuto vivere. » E nonostante il sangue macchiasse ovunque e si spargesse fin sui capelli di Hikari, che da rossi erano diventati bianchi, lei continuava a sorridere in quel modo dolce e gentile, quel modo che aveva fatto innamorare Evan di lei. 
« Te lo prometto. »
« Grazie. Guarda che bel cielo.. » 
Gli occhi di Hikari, verdi, adesso erano vitrei, fissi sul cielo che, per una volta, era azzurro e il sole splendeva.
  
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