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Autore: Cornelia84    24/05/2008    5 recensioni
Harry, Draco e un parrucchiere.... anzi, il miglior Coiffer di Londra!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Muoviti, Potter, non ho tutto il giorno da perdere per i tuoi capricci, quindi poche storie! >>

<< Sono io che non ho tutto il giorno! Non ho nessun bisogno di andarci! Hay, mi ascolti Malfoy? >>

<< In effetti no! Carl, non venirci a prendere prima delle 17. Ah, e passa alla Boutique a ritirare i nostri Smoking. >>

<< Come ordinate, signore! >> si profuse l’autista in livrea prima di montare sulla grossa berlina scura e sparire nel traffico.

Harry fissò annoiato l’ingresso di cristallo che con lucide lettere d’argento annunciavano Jean Toad coiffer. Si sentiva come un bambino costretto ad andare a fare una noiosa commissione con la madre. Dannato Malfoy!

Era tutto cominciato una settimana prima, quando gli era giunto in ufficio l’ennesimo invito per una delle feste del ministero. Solitamente le disertava senza grossi sensi di colpa, ma per quella volta aveva deciso di fare uno strappo alla regola, visto che si trattava del nuovo reparto pediatrico del San Mungo.

Era riuscito per sette magnifici giorni a nascondere quell’invito al furetto vanesio che si era messo in casa, purtroppo però aveva abbassato la guardia, e quella mattina, complice una molto appagante sezione di “ginnastica mattutina” col suo amore, aveva commesso il gravissimo errore di lasciare che fosse Draco a rispondere alla comunicazione via metropolvere che si era aperta nella loro stanza. Aveva sentito vagamente la voce di Ron discutere col suo compagno, ma non vi aveva dato peso, almeno fin quando si era trovato bagnato fino al midollo di acqua gelata e aveva sentito la bassa e iraconda voce di Draco dire << TU, COME HAI OSATO FARLO! >>

Aveva avuto qualche momento di titubanza, cercando di non affogare tra le lenzuola ma non aveva avuto il tempo di parlare perché, ciò che più aveva temuto era successo << HARRY JAMES POTTER, STASERA C’È UN RICEVIMENTO AL MINISTERO E NON MI HAI DETTO NIENTE! ADESSO NON HO NIENTE DA METTERMI! >>

Avrebbe voluto obbiettare molte cose, tra le quali “sei perfetto così come sei” o “Non ti preoccupare Draco, non sarà niente di formale”, peccato che aveva scelto la cosa peggiore da dire in quei casi << Lasciami dormire Malfoy, infondo hai abbastanza roba in quell’armadio da vestirci l’intera popolazione cinese! >> e fu così, che il suo “amato consorte” aveva pensato bene che l’eroe del mondo magico necessitasse assolutamente una rivisitina al look, che tradotto dal linguaggio Malfoy a quello dei comuni mortali significa più o meno te la farò pagare.

E così si era trovato sottoposto ad una estenuante maratona per tutti i negozi della Londra sia magica che babbana che avesse una minima attinenza con la moda: pantaloni, giacche, scarpe, sciarpe, camicie, calze, cravatte e centinaia di altre cose di cui neanche si ricordava.

E adesso si trovava davanti al salone di bellezza più famoso, elegante e soprattutto costoso di Diagon alley.

Draco entrò spingendo le doppie porte trasparenti e con un movimento fluido fece scivolare gli occhiali da sole dal naso dritto per riporle nel taschino della giacca. Fu accolto dal lucido pavimento di marmo, il muro candido imbiancato di fresco e il lampadario di cristallo. Adorava quel posto! Da quanto tempo non vedeva Jean? Una settimana? Decisamente troppo! << Jean? Jean ci sei? Sono io, Draco! >>

Harry fissava scocciato quell’inutile sfoggio di ricchezza, ma si girò quando una voce con marcato accento francese dire << Draco Malfoy (=leggi Dràco Malfuà)! Sei un gran villano! Una settima senza farti vivo tesoro! >> prima di vedere un ragazzo poco più basso di lui abbracciare calorosamente il suo Draco. Aveva corti capelli scuri ravvivati da riflessi rosso fuoco, e due occhi di ghiaccio. Era fasciato da una stretta maglietta nera con la stessa scritta dell’insegna e dei jeans talmente stretti da non lasciare nulla all’immaginazione riguardo al resto. Curiosamente erano della stessa marca di quelli usati solitamente da Draco.

<< Cherie, perdonami per il poco preavviso, ma ho assoluto bisogno del tuo aiuto! Stasera c’è un ricevimento al ministero e quel buzzurro del mio compagno non mi ha avvertito >> disse teatrale in risposta, provocando la falsa tosse di Harry che richiamo la loro attenzione dicendo << Ehm, amore? Io sarei qui! >> per ricevere un cenno distratto per dirgli di stare zitto. Il ragazzo con i capelli rossi che Harry aveva capito essere il proprietario di quel posto lo squadrò con sufficienza dalla testa ai piedi prima di sbottare in un flebile << Oh, è lui? Santo scielo Malfoy, io sono un mago, mica Dio! >> << Hay! >> fu la risposta indignata di Harry, e stava per aggiungere qualcos’altro ma Draco si parò davanti l’altro e passando un braccio sulla spalla disse << Lo so che ti chiedo molto Jean, ma infondo tu sei il miglior coiffer di Londra! >> mangiandoselo con gli occhi, per sentirsi dire << Lo pensi veramente Dràco? >> << Ma certo! Sei o no un artista? >>

Fu così che si trovò su una comoda e ampia poltrona di pelle nera, con quei due matti che gli giravano intorno come squali e tutta la clientela sia maschile che femminile del centro che li fissava incuriositi, neanche fossero una convention. << Allora, Proporrei di dare una scalata generale, di riassestare i volumi davanti per valorizzare il viso e poi una sfrangiata per alleggerire il tutto! >> disse Jean passando pigramente le dita tra i capelli di Harry << buona qualità, ma cielo come sono sciupati! Dovresti usare una lozione disciplinate ai semi di lino! >> << E credi che non ci abbia provato! >> intervenne Draco abbandonandosi melodrammaticamente su di una poltrona attigua << Non faccio altro che ripeterglielo, ma lui è più ottuso di un trol! >> per poi continuare rivolto alle estetiste del centro << Marie si buona, potresti rifinirci le sopracciglia che sono un disastro? E tu Sandra, avremmo proprio bisogno di una aggiustatina alle unghie >> << Ma se sono perfette! >> borbotto Harry, fissandosi allo specchio. Non poteva negare di aver bisogno di una rinfrescata al taglio quindi, anche se ancora seccato, aveva deciso di dare una possibilità al ragazzo, non sembrava troppo pazzo, dopotutto << E poi direi di fare qualche colpo di luce color nocciola, giusto per illuminare il viso e dare maggior risalto agli occhi! >> chiosò il giovane ed Harry, fissando sconsolato attraverso lo specchio l’entusiasmo di Draco, decise che non sempre la prima impressione inganna!

Un’ora e sette numeri di Magic gossip 2000 dopo se ne stava spalla a spalla con Draco, entrambi con i capelli bagnati, in attesa della decisione del maestro << Allora Draco, preferisci quella al lino o al melograno? >> disse il giovane proprietario agitando due boccettine, l’una piena di un liquido giallo paglierino, l’altra rosso fuoco. << Non c’è quella melone di Provenza? Li lascia così morbidi! >> per sentirsi rispondere << Spiacente amore, ma il fornitore non me le ha ancora spedite! Che scempio non trovi? Prometto che saranno qui la prossima volta! >> << Oh, vada per quella al melograno, però non esagerare, ravviva troppo i riflessi! >> << Sai che tragedia! >> ringhiò in risposta Harry orami al colmo della sopportazione, venendo ignorato completamente.

 

<< Draco… >>

<< Si amore? >>

<< …Sono rimasto sotto quel maledetto pazzo per quasi due ore… >>

<< Si… >>

<< …Non so quanta roba mi ha messo in testa… >>

<< …Si >>

<< …Ho sopportato quel cazzo di casco per mezz’ora >>

<< …e allora >>

<< …Cazzo Malfoy, sono come li avevo questa mattina! >>

Avevano appena finito, e si stavano dirigendo verso l’uscita. Draco, bello come il sole, rilassato e con un gran ghigno di chi avuto in pieno la sua vendetta, Harry con l’aria scocciata e smanioso di lasciare quel luogo di torture dove lo avevano tagliuzzato, strappato, pizzicato e chi sa quante altre diavolerie!

<< Non osare dirlo Potter! >> lo richiamò invece Jean << adesso hai capelli finti spettinati stile crespo più IN di Londra! Devi esserne assolutamente fiero! >> << Senza contare che con il gatto morto che ti ritrovi in testa, Jean ha fatto assolutamente un miracolo nel renderti presentabile! >> continuò però Draco uscendo dal salone accennando un saluto al suo amico. << Draco, ricordami un po’, perché stiamo insieme? >> disse sulla porta Harry più a se stesso in realtà per sentirsi rispondere dalla macchina << Perché sei innamorato di me! >>. Stava per fare il primo passo oltre la porta ma fu fermato dalla voce di Jean << Ehm, signor Potter? Il conto! >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa fic mi è venuta mentre aspettavo dal parrucchiere ascoltando “Stupid Girl” di Pink (combinazione folle sul mio cervello).

Ogni riferimento a persone/ cose/ fatti reali è puramente casuale; i personaggi non mi appartengono

Spero che vi sia piaciuto, e se no pazienza!

   
 
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