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Autore: kerryjackson95    02/01/2014    1 recensioni
Kerry è una ragazza che viene emarginata e presa in giro ed è un po' diversa dagli altri, è fan di Michael ovviamente e anche se pensa che sia molto difficile sogna di incontrarlo. LA vita di Kerry a scuola è molto difficile e a volte anche molto triste, ma proprio quando Kerry inizia a pensare che tutto rimarrà immutato per sempre le cose cambiano, in meglio? In peggio? Scopritelo leggendo questa storia. Alla fine Kerry imparerà un importante lezione... Invece di chiedersi sempre perchè? La domanda giusta a volte è: "Perchè no?". Ragazzi scusate se ho cambiato ancora qualcosa, comunque sono sempre correzioni grammaticali e ho cambiato la suddivisione dei capitoli non è cambiata la storia. Continuate pure a seguirmi. Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima farsi la doccia Michael decise di fare una visita ai bambini che stavano male, permise a Kerry di seguirlo. Entrò nella stanza dove ormai i bambini stavano per prendere sonno, avevano bisogno di dormire molto di più di un bambino sano, quindi mentre gli altri bambini sarebbero stati in piedi ancora minimo tre ore loro dovevano addormentarsi verso quell’ ora. Michael entrò nella stanza e salutò tutti quanti. Poi disse a Kerry: ”Seguimi!”
Michael la condusse in una stanza ancora più appartata e aprì la porta: c’era una culla, la stanza era dipinta di turchese. Michael fece segno a Kerry di entrare e chiese a una cameriera che stava vicino alla culla: “Come sta?”
“La bambina è perfettamente sana. Puoi portarla in una normale stanza, anzi Michael io ti consiglio di portartela in camera e tenerti la culla vicino al letto.”
“Va bene! Grazie Stacy, le abbiamo salvato la vita e in buona parte grazie a te.”
“Di niente Michael; avrà fame, dalle un po’ di latte appena piange.”
“Va bene!”
La donna uscì dalla stanza sorridendo gentilmente a Kerry. Michael si sedette sulla sedia che prima era occupata dalla donna. Poi si portò il dito alla bocca per raccomandare a Kerry di fare silenzio; guardò dentro la culla e mise dentro le braccia… dopo pochi secondi tirò fuori un fagottino; una bellissima creaturina che non doveva avere più di tre o quattro settimane di vita, aveva su una tutina per bambini azzurra e stava dormendo avvolta in una coperta azzurra di seta. Michael la prese in braccio guardandola estasiato; poi le diede un bacio molto molto delicatamente sulla testina pelata e la bambina si stiracchiò. Poi disse rivolto alla  creaturina: “Ma tu sei un miracolo, un miracolo! Come sei bella! Chi ha potuto fare un gesto così orribile? Chi? Come si può rinunciare a una creatura come te? Chi? Sei così dolce, così tenera, indifesa e morbida. Visto che non appartieni a nessuno ti terrò con me, crescerai e vivrai a Neverland. Questa sarà la tua casa a meno che nessuno verrà a cercarti. Povera piccolina! Non sappiamo nemmeno come ti chiami… non importa ti darò il mio cognome e so già come chiamarti: visto che sei una bambina ti chiamerò Kim; ho sempre adorato questo nome, però sono indeciso tra Kim e Diana, quasi quasi te li metto tutti e due Kim Diana Jackson, che ne dici? Opss… scusa so che non puoi parlare, ma non importa me lo dirai quando sarai più grande.”
Poi si rivolse a Kerry: “L’ho trovata tre giorni fa in un cassonetto della spazzatura, non so chi ha potuto fare un gesto simile. Non sapevo se era sana allora l’ho portata all’ospedale e mi hanno detto che non potevano tenerla, allora ho chiesto se potevo tenerla io e mi hanno fatto firmare un documento di affidamento temporaneo con cui mi impegno a prendermi cura di lei; starà con me finché qualcuno non verrà a cercarla o qualcuno non l’adotterà, tra due mesi potrò chiedere l’adozione permanente.”
“Ma tu come fai?”
“In che senso?” chiese Michael con aria interrogativa a Kerry.
“Con il tuo lavoro, il ranch, i bambini, come fai a prenderti cura di lei?”
“Ci sono le mie cameriere che lo aiutano e poi appena ho tempo, tipo adesso, mi dedico a lei.”
La bambina si svegliò e iniziò a piangere, Michael la guardò e disse: “No piccola mia perché piangi? Stai tranquilla, hai male alle pancia? Hai sonno? Vuoi dormire?”
“Avrà fame.” Disse Kerry.
“Oh già!” esclamò Michael.
“Kerry per favore prendimi il biberon che c’è lì, la mia cameriera l’ha già scaldato; è nello scalda biberon.”
Kerry lo prese e lo portò a Michael, poi disse: “Aspetta! Ne metto un po’ sulla pelle per vedere se è caldo.” Kerry lo mise sulla pelle, lo assaggiò: era al punto giusto.
Michael avvicinò la bocca al biberon, la bimba smise di piangere e iniziò a succhiare velocemente il latte; Michael intanto la guardava e le faceva dei versi tipici dei bambini: “Abu! Abu! Gni gni Kim… gni gni Kim… pi pi bi… Come sei bella.”
Nel giro di due minuti Kim aveva bevuto un biberon di 30 gr di latte in un minuto e mezzo.
Quando ebbe finito di mangiare Michael la tirò su e le fece fare un ruttino. Kim digerì e tirò su un po’ di latte che Michael le pulì con il bavagliolino. Dopo quindici minuti la rimise giù coprendola e si mise a parlare, un po’ in italiano, un po’ in inglese, un po’ di africano che aveva imparato e disse: “Imparerà tre lingue così non avrà problemi. Hai visto quanto mangia? Ho dovuto prendere il latte dall’ospedale, donato da una madre che ne aveva molto.”
Dopo di che Michael disse: “Devo farla dormire”
Iniziò a cantarle una canzoncina dolcissima una delle sue “Scared of the moon” una canzone che a Kerry aveva sempre suscitato delle sensazioni di dolcezza. Spesso quando sentiva quella canzone si immaginava Michael che la cantava a lei piccolina, per farla dormire; ma ora che Michael era lì davanti a lei e la stava cantando a una bambina di qualche settimana di vita… l’effetto fu bellissimo.
Michael la guardava con amore e una volta che la creaturina si addormentò Michael la baciò sulla testa dolcemente e disse: “Ora la metto in culla e la porto a dormire in camera mia.”
Michael si avviò verso la sua camera.
La serata fu stupenda, dopo la doccia tutti andarono a salotto, si stesero su delle coperte per terra, Michael lesse una favola e poi tutti si addormentarono per terra sulle coperte vicino al camino, che però era spento. Kerry e Michael si addormentarono abbracciati.
  
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