Mentre scorreva tra le varie porte del vecchio liceo ripensò a quel l'ultima volta che ci aveva camminato. 
Non tornava a Lima da più di un anno.
L'ultima volta che ci era stata era lo scorso ringraziamento.
Voleva fare una rimpatriata stile Berry, trasformando le cene in "Cene-Musical" insieme ai suoi papà.
Ma ora quel terzo weekend di novembre era così lontano, contando che fosse aprile inoltrato, ma non avendo più tempo per tornare a casa doveva accontentarsi dei ricordi.
Ormai era diventata un'attrice di Broadway.
Dopo il grande successo del riadattamento di "Funny Girl" la scritturano per molti altri ruoli, fu una delle "Elphaba" più apprezzate, per non parlare della sua "Eponine" in Les Miserables. 
Ormai New York era il suo universo, ma era rimasta sola. 
Certo continuava a sentirsi con tutti i suoi amici, ma le cose erano cambiate.
Kurt ormai sposato con Blaine, medico di successo,aveva deciso di trasferirsi con lui, adottando anche una bambina di nome Patty, probabilmente dovuto all'ossessione di Kurt verso la mitica LuPone. 
Santana si era rappacificata con Brittany e Los Angeles offriva solo il meglio per loro. 
Quinn, laureata da anni, aveva abbandonato il corso per avvocati e aveva debuttato a Hollywood, colpendo tutti con un Oscar al primo film, aveva una fiorente carriera di fronte a sè, ma sempre accompagnata dal suo compagno Joe, il vecchio Joe del suo ultimo anno di liceo.
Tutti contenti e innamorati, tranne Rachel. 
L'ultima volta che l'aveva visto era proprio quel terzo weekend di novembre. 
Presa da un attacco di nostalgia era rientrata nel vecchio e sgangherato McKinley e l'aveva visto lì, nell'aula canto, a insegnare a sognare a tutti i giovani ragazzi che frequentavano ogni giorno quelle mura.
Non si era fatta vedere, decidendo di non essere ancora pronta ad affrontarlo, ma solo rivedere il suo viso, la sua piccola pancetta che lo rendeva adorabile e i suoi capelli neri come la pece, le fece crescere dentro un senso di completezza, un sentimento che non provava da anni.
Ora mentre ripercorreva quelle mura che conosceva a memoria non poteva fare a meno di sorridere. Passava davanti al suo armadietto, alla mensa dove cantarono all'inizio dell'ultimo anno, al cortile dove cercavano sempre di racimolare nuovi partecipanti per il Glee Club, passava per l'Auditorio, dove si esibirono per l'ultima volta tutti insieme con "We Are The Champions", dove tutto era iniziato e dove tutto era finito quel dannato pomeriggio che non sarebbe mai dovuto esistere. 
Per ultimo decise di entrare nell'aula canto.
Appena messo piede al suo interno le scappò un piccolo risolino, quella era stata la sua seconda casa. 
Tutto era come anni prima, probabilmente c'era ancora Brad a suonare per tutti i ragazzi che esibivano il loro talento. 
Quando dei passi incominciavano a sentirsi da lontano si voltò di scatto. Data la tarda ora probabilmente doveva essere il bidello, venuto a lamentarsi delle persone che entrano nelle scuole quando esse sono chiuse.
Ma appena girata non vide il bidello, vide l'uomo della sua vita

"Cosa ci fai qui?" Chiese  lui guardandola stupito e... Felice.
"Sono a casa" rispose semplicemente lei, continuando a guardarlo negli occhi "A casa"