Aveva lottato così tanto per averla per sé, che ora non ci credeva di poter toccare, con un leggero movimento del dito, il corpo snello di Amelie.
Apprezzava ogni curva del suo corpo.
Il lenzuolo era finito ai piedi dei ragazzi, così riuscì ad ammirarla, senza veli. Era solita ricoprirsi quando si svegliava, dopo una notte d’amore; ma quel giorno era riuscito a vederla, a scoprirla, ad amarla.
Il lunghi riccioli castani ricoprivano l’intera superficie della fodera rosa pallido, arricciati dalla mano che sostava sotto il capo. Le lunghe dita affusolate erano impigliate tra i ciuffi ribelli.
Due lunghe ciglia davano vita a due occhi chiusi, che nascondevano vita.
Fabrice aveva sempre avuto paura della natura, da quando si era perso a undici anni; ma quegli occhi verdi, quel mondo che trattenevano, erano diventati la sua droga.