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Autore: ehjhoran_    02/01/2014    1 recensioni
Non smetteva un secondo di fissarmi, non muoveva le palpebre, era come immobile, non riusciva a farlo. Il suo fiato era corto, respirava affannosamente, in modo irregolare. Poi si accasciò lentamente a terra, e io insieme a lui. Da quel momento il mondo si era fermato. Non sentivo più nulla e nessuno intorno a me.
Solo quelle iridi puntate sulle mie, e quel respiro corto che riecheggiava nelle mie orecchie.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=ug5sPRRdH1A
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 21.
 
 
 
 
Quando fummo davanti alla porta, sentii il clacson di un motorino.
Ebbi l’istinto di voltarmi, e, con mia grande sfortuna, quello che vidi mi fece cambiare espressione da serena a disgustata.
Harry Styles.
Le mani in tasca, gli occhi che andavano da una parte all’altra del vialetto, si guardava in torno, in mezzo alla gente e masticava la sua chewingum peggio di un cammello. Tipico di mio fratello.
Corrugai la fronte e mi voltai verso Niall, che stava parlando con un ragazzo.
Io: Ehm…io dovrei sopportarmelo anche stasera?
Incarnò le sopracciglia guardando verso il cancello, e alzò le mani in segno di innocenza.
Niall: Opera di mia sorella, li ha invitati lei. –Disse divertito.-
‘Invitati?’
Mi rivoltai verso mio fratello. Con lui c’erano Liam, Louis e Zayn.
Ora capisco Martha. Sapeva che anche loro dovevano andare alla festa.
Sbuffai contrariata e mi girai verso Niall.
Io: Bene, mi rovinerà la serata. –Dissi, sconsolata.-
Niall: Perché dovrebbe? Sei venuta con me alla festa, lascia perdere tuo fratello. –Mi fece un sorriso rassicurante.- Vieni, ti faccio conoscere Jack.
Gli sorrisi e lo seguii entrando dentro casa.
La vista mi lasciò a bocca aperta.
Era stupendo lì dentro.
Certo, c’era un po’ di casino per il caos di gente, tavoli interi pieni di bevande e schifezze varie, il soggiorno grandissimo, con divani di pelle, pavimento in legno e una tv grandissima. Attraversammo la cucina, anch’essa grande e ben arredata, in stile moderno, e arrivammo in un’altra parte della casa, una stanza molto da sport.
Una tv gigante, un divano di pelle rosso, al centro della stanza un tavolo da biliardo. Al muro un mensola con sopra delle coppe e dei trofei, disposti in modo ordinato. E anche delle medaglie.
Niall mi prese per mano, facendosi spazio tra la gente che chiacchierava, con i bicchieri in mano, coppiette che pomiciavano, gente che rideva e scherzava, un po’ brilla, di già.
Girovagammo un altro po’, finché Niall non rallentò il passo, fece un sospiro e lo vidi sorridere. Lasciò la mia mano e si diresse verso due ragazzi, a poca distanza da noi. Chiacchieravano e scherzavano tra di loro. Quando si voltarono e videro Niall, si salutarono con una pacca sulla spalla a vicenda e un abbraccio amichevole.
Niall, si voltò verso di me, sorridente e mi fece segno di avvicinarmi. In preda all’ansia obbedii e mi avvicinai.
Niall: Jack, lei è Allyson. –Disse indicandomi e guardandomi con gli occhi che luccicavano, un sorriso dolcissimo e il viso con le guance rosse.-
Sorrisi guardando il ragazzo alla mia sinistra. Jack, il ragazzo che teneva in mano il suo drink.Attraente, occhi neri, capelli scuri.
Mi sorrise porgendomi la mano, io la strinsi e sorrisi di rimando.
Jack: Sono Jack, dolcezza.
Io: Allyson.. –Sorrisi timidamente, alquanto imbarazzata.-
Niall: Si, va bene. Lui è Mike. –Disse guardando male Jack e poi posando gli occhi sull’altro ragazzo, che stava trattenendo una risata per la faccia del biondo.-
Strinsi la sua mano, sorridendogli. Anche lui sorrise, senza però dire nulla.
Lui, a differenza di Jack, aveva lo sguardo amichevole, sembrava abbastanza simpatico, un tipo affidabile e con buon senso dell’umorismo. Aveva il viso dolce, gli occhi chiari e i capelli castani.
Parlammo del più e del meno per circa 15 minuti,mi ero presentata e avevo parlato un po’ di me, da dove venivo, per quale motivo mi sono trasferita qui e anche come mi trovo. Erano simpatici e anche divertenti, Niall rideva a non finire con loro, e contagiava anche me, che finivo per guardarlo e scoppiare in un’innocente risata. Parlavano anche di football, la cosa non mi interessava molto ma non importava, era bello sentirli parlare freneticamente e dello sport che piaceva a loro. Erano ragazzi, in fin dei conti.
Jack: Ragazzi, che ne dite di andare di là? Si balla! –Esclamò ad un certo punto, interrompendo la conversazione.
Niall mi guardò per un secondo.
Niall: Ma si dai, andiamo!
Sgranai gli occhi, e senza dire una parola, ma leggermente tossendo, cominciai a seguire i ragazzi.
 
Mike: Bene ragazzi, si lavora! –Disse quando raggiungemmo una sala ampia, sembrava una discoteca, si sfregò le mani, e si avviò a passo svelto verso un angolo della stanza.-
Lo seguii con gli occhi. Arrivò in una parte di stanza dove c’erano casse, computer, e aggeggi vari. Si mise dalla arte opposta,prese con riluttanza un paio di cuffie professionali e se le sistemò sulla testa.
Figo, faceva il Dj!
Maneggiò agevolmente i tasti, aspettò che la sala si riempisse, poi fece partire la musica, a volume un po’ basso.
Mi guardai intorno, in un batter d’occhio la sala fu riempita, c’era anche una specie di bar!
Niall e Jack continuavano a parlare animatamente, mentre io ne approfittai per sedermi in uno dei divanetti in pelle, poco distanti da noi.
I due mi imitarono, sedendosi a loro volta accanto a me, non smettendo di parlare.
Dopo qualche minuto Jack fu chiamato da altri ragazzi, quindi dovette allontanarsi da noi.
Niall si voltò verso di me, sorridendomi.
Niall: Scusami se mi sono messo a parlare con lui, non lo sentivo da un po’. –Fece una faccia dispiaciuta.-
Io: Tranquillo. –Lo rassicurai, facendo un piccolo sorriso.-
Niall: Ma…sei mai stata ad una festa?
Io: Per festa intendi persone che ballano, si strusciano l’un l’altro, si ubriacano come se non ci fosse un domani, scopano o quant’altro? Mh, no.
Il biondo rise leggermente, scuotendo la testa.
Niall: Ad una festa, in generale?
Piegai la testa di lato.
Io: Bhe,si…alle feste di compleanno.Sono una sfigata.
Rise di nuovo.
Niall: Ma che dici, anzi. Non è che siano tanto divertenti,le feste.
Io: Sei serio?
Niall: Perché non dovrei?
Io: Non lo so, pensavo ti piacessero le feste.
Ci pensò su, poi alzò una spalla.
Niall: Cibo gratis!
Scoppiai a ridere.
Niall: Non mi piace ‘divertirmi’ con le parole che prima hai pronunciato,assolutamente non è nel mio genere. Al massimo, mi ubriaco e poi dico cose insensate,niente di più.
Io: Pensa che..io non sono mai arrivata al punto di ubriacarmi.
Niall: C’è sempre una prima volta.
Io: Non vorrai farmi ubriacare, vero?
Niall: No hahahaha!
Lo guardai male, poi sorrisi.
La musica cominciò a diventare più forte, era movimentata. Le luci si spensero, lasciando nella stanza quell’atmosfera da discoteca,
Niall mi volse uno sguardo, poi fece un piccolo sorriso.
Niall: Ti va di ballare?
‘Mi va di ballare? Oddio, si..no,non lo so. Non so ballare. Ma che cazzo? Sarà imbarazzante..Farò figure di merda, lo sento. Oddio, non accetto. Ma perché mi creo paranoie, fanculo la timidezza.’
Sorrisi.
Io: Si.
 
 
 
SOPHIE’S POV.
 
Io: Leigh, aspettami! Mi stanno schiacciando.
Leigh: Hahahaha sfigata!
Io: Finiscila. –Dissi cercando disperatamente di raggiungerla e uscire dall’inferno di gente che mi stava schiacciando di qua e di là-
Leigh: dov’è Sam?
Io: Ma che ne so io? –Risposi, presi un sospiro, appena riuscita a sorpassarli, per poco non soffocavo.- Non era con Matthew?
Leigh: Ah già, è andata con lui. Ok, vorrà dire che saremo solo noi due, da sole, in pista da ballo. Ma chi se ne frega, andiamo a ballare.
Io: Che ne sai, magari conosciamo qualcuno. –Risi per sdrammatizzare.-
Casa di Jack non era grandissima, era proprio un labirinto. C’erano 3000 stanze. Dove cazzo stavamo andando?
Io: Leigh-Anne guarda che secondo me stiamo andando dalla parte opposta, la musica proviene da lì! –Mi misi ad indicare dietro di me, mentre seguivo Leigh a passo svelto per starle dietro.-
Leigh: Nah..-Si fermò di colpo, si girò e prese a camminare, superandomi.-
Io: Ma sei scema o cosa?
La sentii ridere. Mi girai,scuotendo la testa, e ricominciai a seguirla.
Io: Cammina più piano, ho i piedi che mi fanno male!
‘Maledetti tacchi.’
Leigh rallentò il passo.
‘Finalmente’ Pensai.
Poi si fermò completamente, ed io, senza accorgermene, ma continuando a camminare per poterla raggiungere, andai a sbattere contro di lei.
Io: Aio, che c’è?
Leigh: Ma, Sophie, perché non cerchiamo un bagno, magari sarà dall’altra parte, meglio andare..no?
La guardai strana, e mentre stava per girarsi e incamminarsi, la fermai per un braccio.
Guardai avanti a noi, osservai un po’ ovunque, fin quando non mi venne da ridere.
Io: Toh ma guarda chi c’è? Liam...Che ne dici di andarlo a salutare?
Leigh: Ho bisogno del bagno…
Io: Ah, si? Vai pure, ti aspetto da Liam. –Le sorrisi.-
Leigh: Ma? –Fece una faccia sconvolta.- Stronza.
Sapevo che era solo una scusa.
Alla fine ci avvicinammo a lui.
Io: Ciao!
Si girò sorpreso e ci salutò entrambe con un bacio sulla guancia.
Liam: Ciao, ragazze!
Io: Liam, come mai da solo?
Liam: Ero con Zayn, ma è uscito a fumarsi l’intero pacchetto di sigarette, e siccome non sopporto il fumo, ho deciso di rimanere qui. Louis è andato ad ubriacarsi, Harry l’ho perso appena è entrato qui, sinceramente non ho voglia di sapere dove sia andato.
Leigh era impassibile, non spiccicava parola. Mi veniva da ridere, guardandola.
Io: Dov’è Louis?
Liam: Senti la musica? Devi andare in un’enorme stanza, ti sembrerà di stare in una discoteca.Lì c’è una specie di bar, lui è andato lì.
Io: Oh, grazie.
Sorrisi, guardai Leigh-Anne, e prima di poter scoppiare a ridere, mi avviai.
 
 
 
Guardai sconcertata attorno a me. Non ci capivo nulla. C’era un sacco di gente. La musica era altissima e tutti ballavano, si scatenavano. Cercai di farmi spazio tra gente, che ballava, gente che beveva. Un caos.
Poi scorsi un bancone di legno, e degli sgabelli. Mi avvicinai a passo lento, e scorsi coppiette che bevevano, o si baciavano. Ma poi lo vidi, seduto da solo.
Sorrisi e convinta, andai con passo più deciso verso di lui.
“Una vodka alla pesca.” -Disse lui, seduto di spalle-
Io: Due, grazie! –Esclamai io.-
Il ragazzo si girò sorpreso nel vedermi, mentre io presi posto accanto a lui.
Io: Ciao, Louis. –Gli sorrisi.-
Sorrise, guardandomi. Per un attimo mi persi a guardare le sue labbra.
Lou: Ciao..
Io: Vuoi ubriacarti da solo? –Chiesi, in tono amichevole e scherzoso.-
Lou: Adesso non sono solo. Vuoi ubriacarti anche tu?
Io: Giusto per farti compagnia. Disturbo?
Lou: No, assolutamente.
La ragazza dietro il bancone, poco dopo, ci versò della vodka alla pesca in due bicchieri.
Louis prese un bicchiere in mano, io lo imitai.
Lou: A cosa brindiamo?
Io: A noi, che fra poco saremo ubriachi e diventeremo dei rincoglioniti.
Rise leggermente.
Lou: Allora..a noi due. –Alzò il bicchiere in aria e lo fece tintinnare contro il mio.-
 
 
 
 
Neanche mezz’ora dopo, eravamo ubriachi marci.
La testa mi girava, ma non mi importava, ridevo e non riuscivo a fermarmi.
La risata di Louis riecheggiava nelle mie orecchie. Singhiozzavo dal ridere, con il bicchiere in mano mezzo pieno di vodka. Sarà stato il quinto bicchiere.
Non capivo più nulla, non facevo altro che ridere e quasi non reggevo, neanche seduta sulla sedia.
Io: Louis, me la sto facendo sotto, ho bisogno del bagno. –Riuscii a dire a stento,in preda alle risate.-
Louis: Che-Che cazzo hai detto?! –Esclamò non riuscendo a fermarsi, a tal punto che gli uscirono pure le lacrime.-
La musica era alta, troppo forte, la testa cominciava a farmi male.
Scesi dallo sgabello, perdendo l’equilibrio. Finii a terra ridendo, e Louis venne in soccorso tirandomi su, e poi scoppiando a ridere.
Io: Louis, devo andare in bagno. –Dissi placando un po’ di risata.-
Louis: Ti accompagno.
Cominciai a camminare, la testa mi girava troppo forte, persi l’equilibrio svariate volte, barcollavo pericolosamente.
Louis dietro di me rideva, e barcollava anche lui.
Ad un certo punto stetti pure per cadere, ma mi afferrò per un braccio, e stavolta fui io a ridere.
Giungemmo verso un corridoio, meno affollato, la luce era fioca, e la musica era lontana. Sospirai leggermente, la testa pulsava ancora.
Un po’ barcollante, cominciai a cercare il bagno.
Mi sentii afferrare leggermente per un braccio.
Io: Louis, sto bene, sul serio.
Questa volta però mi strattonò più forte, fino a farmi girare, mi spinse fino al muro.
Io: Sei ubriaco, Louis.
Si mise a ridere, il viso vicinissimo al mio.
Lou: Anche tu. –Sussurrò, poggiò lentamente le sue labbra alle mie, facendomi assaporare il forte gusto della vodka, mi lasciai abbandonare in quel bacio.-
Sentii il cuore battere all’impazzata, non poteva essere assolutamente un effetto dell’alcool…
 
 
 
PAPAPAPAPAPARADISEEE.
BUON 2014,AHA (:
Minchia, dopo un mese e qualche giorno ho aggiornato, spero di non aver perso fans della storia, haha D:
Bho, ok, il capitolo nemmeno mi convince però ormai dovevo aggiornare assolutamente.
Mi dispiace di avervi fatto attendere così a lungo,però, quando l’ispirazione non c’è, non c’è c.c
Bho, alla prossimaa.

CONTINUO  A 4 RECENSIONI PEOPLE :)
Adieu.
-ANNA
  
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