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Autore: Tommos_girl93    03/01/2014    4 recensioni
O santo cielo, mi sono innamorato della ragazza del mio migliore amico.
Fu quella fitta che gli strinse lo stomaco quando le labbra di lui toccarono quelle di lei, che la scintilla riuscì a prendere. Era quello il motivo per cui Harry non riusciva a smettere di scattare foto di lei, anche senza che lei se ne accorgesse.

Capodanno 2014, il mondo cade addosso a Harry, quando comprende i suoi sentimenti. Ma lei è irraggiungibile. Lei è la ragazza del suo migliore amico.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Moments
 
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O santo cielo, mi sono innamorato della ragazza del mio migliore amico.
 
Fu il primo pensiero che attraversò la mente di Harry mentre assieme a una decina di altri amici festeggiava il nuovo anno. Festeggiava il nuovo anno guardando il suo migliore amico baciare la ragazza con cui stava da qualche mese.
 
Era da un po’ di tempo che non riusciva a controllare le sue emozioni, quando lei era nei paraggi. Non aveva cliccato subito, il motivo per cui le sue mani tremavano e il respiro accelerava leggermente, non aveva compreso subito perché, pur essendo molto loquace, dovesse quasi costringersi a buttare lì qualche parola quando lei era presente. Aveva pensato di essere semplicemente intimidito dalla bellezza della ragazza, dai suoi occhi glaciali che gli avevano sempre tolto il fiato, dai capelli castani che scendevano in onde leggere, da quelle labbra che quando lei parlava si sfioravano facendogli invidiare il suo amico, perché lui, lui non aveva mai avuto una ragazza come Julie. Aveva pensato che fosse il modo in cui Julie si comportava che lo mandasse fuori asse, il suo essere socievole e aperta a chiunque, i suoi tentativi di unirsi al gruppo in cui era entrata, immaginava fossero quelle piccole cose che lo lasciavano immobile, a guardare mentre lei usciva dalla porta per mano con Jonny, stringendosi a lui.
 
Ma fu quella fitta che gli strinse lo stomaco quando le labbra di lui toccarono quelle di lei, che la scintilla riuscì a prendere. Era quello il motivo per cui Harry non riusciva a smettere di scattare foto di lei, anche senza che lei se ne accorgesse.
 
Aveva sempre detto che Julie fosse la più fotogenica ragazza che lui conoscesse, le aveva chiesto diverse volte di posare come modella, utilizzando scuse di concorsi e regali per Jonny, oppure scattava foto di nascosto, semplicemente per amore dell’arte, per passione. Ma non gli era mai venuto in mente che fosse il suo subconscio a produrre tutte quelle scuse, in modo da avere la possibilità, in seguito, di passare ore a guardare il suo viso, il suo corpo in quegli attimi che lui stesso aveva catturato.
 
Prese in mano la macchina fotografica che gli era stata regalata pochi giorni prima, mise a fuoco e scattò la prima foto dell’anno, Jonny e Julie che ignari si baciavano sotto a un brillante ‘2014’ scritto in argento. Un’immagine che avrebbe trascorso ore a fissare, con quella nuova consapevolezza in mente, la consapevolezza che una parte di lui avrebbe voluto aprire Photoshop e modificare il viso di Jonny, dargli delle fossette, i capelli ricci e castani, togliere la barba che a Julie piaceva tanto e renderlo il più possibile simile a Harry.
 
Fotografò Julie parecchie volte quella notte, mentre brindava al nuovo anno con le sue amiche, nel momento in cui si piantò davanti a lui per fargli una linguaccia e poi gli auguri, mentre beveva lo spumante e le sue labbra toccavano il bicchiere così delicatamente, mentre giocavano a Twister e il suo delicato corpo si torceva sotto al peso di Jonny, mentre rideva come una matta perché le stavano facendo il solletico, perfino mentre dormiva sulla spalla di Jonny. Quella sera Harry aveva dato il meglio di sé come fotografo, aveva fatto centinaia di foto. Ma quante sarebbero andate a finire nella sua cartella privata, invece che nell’album di Facebook? Quante sarebbero state nascoste agli altri invitati?
 
Harry sospirò, portando una mano ai suoi capelli e infilando il cappotto.
 
“Haz grazie di averci fatto da fotografo professionale anche stanotte, se fossi stato in te mi sarei buttato sul punch e avrei fatto ubriacare pure la fotocamera” gli confidò Jonny, sottovoce per non svegliare la ragazza.
 
Altrettanto piano, Harry ridacchiò, poi rispose.
 
“Ed ecco il motivo per cui a me regalano una reflex che costa più di te e a te nemmeno una usa e getta, amico. A parte gli scherzi J, mi sono divertito.”
 
“H un giorno vengo da te e mi mostri tutte le foto, senza storie” mugugnò Julie, facendo voltare entrambi i ragazzi verso di lei, Harry con il cuore che batteva leggermente più veloce.
 
“Non sai nemmeno dove abita Juls” Affermò Jonny, togliendo a Harry la speranza che lei intendesse davvero andare da lui.
 
“Lo cercherò allora” borbottò la ragazza, chiudendo ancora gli occhi e salutando con la mano.
 
Harry salutò gli amici e uscì dalla casa, in testa un mix di emozioni che non sarebbe riuscito a districare, soprattutto non alle quattro di mattina di un nuovo anno e non con l’alcol che gli batteva in testa.
 
 
Passarono i primi giorni dell’anno, Julie doveva essersi dimenticata di quel che aveva detto a Harry, doveva essere stato frutto del troppo alcol anche per lei o chissà cos’altro; Harry dal canto suo, si era messo il cuore in pace, aveva reso il disinnamorarsi di lei il suo più importante proposito per l’anno nuovo, perché lei era la ragazza di Jonny, lei era innamorata di Jonny, lei era felice con Jonny e Harry non era proprio nessuno per farli dividere o per esercitare un qualche diritto su di lei.
 
Fu per quel motivo che quando suonò il campanello di casa ed Harry andò ad aprire la porta controvoglia, deciso a urlare a chiunque fosse che lo disturbava nel suo più amato e più importante lavoro di catalogare e perfezionare le foto che aveva scattato, fece un passo indietro non appena intravide i capelli castani e gli occhi azzurri di Julie.
 
“Ti avevo avvisato che sarei venuta a vederle queste foto. Gran bel quartiere questo in cui abiti eh, ho temuto di rompermi le dita da quanto stretto tenevo lo spray al peperoncino” si annunciò Julie, sorridendogli solare, per poi dargli un bacio sulla guancia.
 
Harry non era ancora riuscito ad uscire dal momentaneo shock dell’apparizione di Julie, così fu lei a prendersi il permesso di entrare in casa e guardarsi attorno, sbirciare nella cucina e infine entrare nel salotto, dove il computer di Harry era in bella vista, e mostrava a chiunque la foto di Jonny e Julie allo scoccare della mezzanotte.
 
“Che bella questa, ci hai messo proprio tanto impegno eh? – si complimentò, per poi continuare, sedendosi sulla sedia – ma non avevi degli auguri da fare? Non so, una qualche ragazza o boh? Ora che ci penso, perché sei sempre così riservato in argomento ragazze? Strano che tu sia single, sei un così bel ragazzo. Anche se tu sei sempre riservato quando si tratta di parlare con me. Non ti dispiace se guardo le foto vero?”
 
Era da lei fare decine di domande insieme, non aspettare nemmeno le risposte, continuare a lasciarsi andare al flusso di pensieri nella sua testa, ed era un altro dei motivi per cui Harry si era inconsciamente innamorato di lei. Sorrise, Harry, per poi sentirsi arrossire leggermente alle parole di Julie, ma nasconderlo e allontanarsi con la scusa di preparare del tè.
 
“Certo che ti piacciamo proprio come coppia io e Jonny vero H? Ci sono un sacco di foto e…” Fu in quel momento, quando le parole di Julie le morirono in gola, che Harry si fermò con le tazze a mezz’aria. Prima che lei arrivasse, Harry stava sistemando la sua cartella privata, Julie stava vedendo tutte le foto di lei.
 
“Harry ma cosa..?” Chiese Julie, voltandosi verso il ragazzo, che si affrettò a rientrare nella stanza, nonostante la sua parte più irrazionale gli stesse indicando la porta di casa come unica via di salvezza.
 
“Sono tantissime…” Riuscì a dire Julie, incapace di togliere lo sguardo dallo schermo, muovendo il mouse meccanicamente. Harry sentì un nodo in gola, sentì gli occhi pizzicare, cercò l’interno della guancia con i denti per non lasciarsi andare. Ormai era tardi, non aveva senso cercare di nascondere il tutto, ma non poteva piangere, un pianto non avrebbe avuto senso.
 
Julie non fece ciò che Harry si aspettava, non uscì dalla porta inorridita, non gli urlò dietro di essere un idiota perché lei era ragazza del suo migliore amico. Semplicemente, non appena si accorse che le foto si stavano ormai ripetendo, si voltò verso il ragazzo, lo guardò insistentemente, come volesse entrare nella sua mente, volesse comprendere come quella situazione era nata e si era sviluppata.
 
“Sono sempre io…” Affermò, abbassando lo sguardo, per poi rialzarlo dopo qualche secondo.
 
“Uhm… Sì... Sì.” Annuì Harry, incapace al contrario della ragazza, di guardare altro che lei, incatenato al suo viso.
 
“Ma tu… Io non ti piaccio. Tu eviti di parlare con me” Balbettò Julie, aggrottando le sopracciglia e fissandolo ancora. Harry rise sommessamente, scuotendo piano la testa.
 
“Sarà istinto di sopravvivenza, credo” Rispose ironicamente, e solo dicendolo capì quanto fosse vero.
 
Julie si alzò, scuotendo impercettibilmente la testa, avvicinandosi a Harry, allontanandogli i capelli dal viso, alzandosi sulle punte per guardarlo negli occhi.
 
“H io amo Jonny – sussurrò, come se dirlo con un fil di voce potesse ferirlo di meno – ma grazie, grazie mille di tutto questo H, grazie dei tuoi sentimenti”
 
Concluse il suo breve discorso poggiando le labbra su quelle di Harry, un bacio puro, in cui Harry capì quello che voleva trasmettere: la sua gratitudine, l’affetto per lui, che l’aveva amata, l’aveva amata in punta dei piedi, silenziosamente, senza intromettersi, e le aveva donato la possibilità di essere felice, seppure si trattasse di essere felice con il suo migliore amico, essere felice davanti a lui, ogni giorno.
 
Non cercò, Harry, di prolungare il bacio. Non tentò di convincerla a rimanere quando lei disse che doveva andare, non tentò nulla. Rimase lì, immobile, a guardarla scivolare dalle sue mani, a guardarla sorridergli e dirgli che anche lui avrebbe trovato la sua gioia, la sua metà, a guardarla uscire dal suo appartamento e dal suo cuore, proprio come ci era entrata, senza il suo permesso, come se fosse già suo.

 
Writer’s corner:
Vi prego, illuminatemi, perché lascio sempre il povero Harry solo? Povero piccino.
Questa storia è nata dal nulla, così, ieri mattina. Ho voluto tentare di buttarla giù e ora la pubblico.
Perché ho scelto il nostro H come protagonista? Beh, intanto perché è quello che mi vedo di più a fare il fotografo, e poi… Insomma, quello che fa significa essere un vero gentiluomo, era semplicemente quello che più si avvicinava all’idea che avevo in mente.
L’ultima frase… L’ho un po’ rubata a Best Song Ever, ma mi piaceva come idea :)
Io… Non so nemmeno se una situazione del genere sia vagamente realistica, o vagamente possibile, ma ho voluto provarci, scrivere quello che avevo in mente, semplicemente.
Vi piace? Pensate che debba andare a nascondermi per far soffrire in questo modo il povero ricciolino? Volete dirmi su? Io aspetto le vostre recensioni, sperando che vi sia almeno piaciuta :)
Un bacio,
-S
   
 
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