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Autore: amelia_6    03/01/2014    0 recensioni
Una giovane di nome Amelia scoprirà che nulla è impossibile. Dopo l'incontro con il principe la sua vita cambierà, scoprirà un passato sorprendente e il futuro che l'attende non è certo normale! la prima parte di un'avventura tra Amori e Misteri.
«ma il destino è scritto sulla sabbia e le onde lo possono cancellare e riscrivere»
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'un grande destino'
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IL RITORNO Al PAESE
 
Il racconto era terminato da un paio di minuti ma nessuno aveva il coraggio di parlare. Amelia che già sapeva che i genitori nascondessero qualcosa non si aspettava un racconto così particolare, ripensava alle tradizioni, ripensava a quello che la nonna, una vecchia signora che abitava vicino a lei, le diceva sempre: «un nobile e un povero non potranno mai vivere insieme, nessun nobile sposerebbe mai una poverella e così nessuna nobil donna sposerebbe un poverello; ascoltami piccola Amelia, i nobili si sposano sempre per interesse mentre noi cerchiamo di trovare una persona che ci voglia bene e a cui noi vogliamo bene; forse è amore ma questo non lo so!». quelle parole le rimbombavano nella testa come tuoni così, lei, alzò gli occhi e vide il quadro «scusate, perché quel dipinto è stato strappato!» chiese «fu il duca, dopo che Alexander lasciò la villa lo strappò; quando si rese conto, di quello che aveva fatto, lo portò alla moglie che lo ricuci in modo impeccabile e fu riappeso» le rispose Alen che aveva assistito alla scena molti anni prima. «capisco, scommetto che quando la contessa, la nonna, lo ricuci fu quando decisero di riavvicinarsi?!» disse Amelia «si è vero, è successo proprio così» gli rispose il maggiordomo. «Sai cara Amelia, nessun cittadino di Ginelli, sa che Elisabeth è la stessa povera ragazzina che chiedeva l’elemosina! I nobili credono che io sia una contessa venuta dall’Inghilterra». «allora credo che sia giunta l’ora di dire a tutti la verità!» propose Amelia «Sono d’accordo con lei» disse Luis «come?» chiesero invece i sovrani «parlando e non nascondendosi più» furono le ultime parole della giovane. Quell’idea era l’unica che avevano e per quanto pazza potesse essere stata era la loro unica speranza a cui aggrapparsi!
 
Il gruppo uscito dal castello si avviò verso le carrozze per riprendere il viaggio verso Ginelli. «Amelia!» urlo il principe avvicinandosi alla giovane «mi dica principe!» «li avete presi qui i fiori sta notte?» «certamente, vostra madre mi aveva dato un libro su Ginelli, dove ho trovato qualcosa che non credevo possibile e sono venuta a vedere il castello del mistero!» «capisco» disse il principe volgendo poi gli occhi verso il basso e sospirando «tutto bene, altezza» chiese Amelia rivolgendo un dolce sorriso a Luis «si» gli rispose accennando anche lui un sorriso. Intanto la regina li aveva richiamati e si affrettarono a salire sulle carrozze. La strada da percorrere sembrava non finire più ed era come una lenta e tortuosa agonia che stringeva il cuore e non voleva lasciarlo. Dopo mezz’ora abbondante si intravedete la piccola città, le case tutte attaccate tra loro e la lunga scia di bancarelle dei negozianti, sembrava una città incantata eppure dietro a quella facciata si nascondeva la povertà. «Maestà è meglio proseguire a piedi, da qui in poi» disse Alen «va bene» gli rispose il re. Quando tutti furono scesi si iniziò a percorrere il lungo sentiero che conduceva alla piazza. La passeggiata non durò molto e quando arrivarono la gente li guardava con disprezzo, i lungi mantelli coprivano i corpi e questo non favoriva il gruppo. «chi siete? Cosa volete?» urlò uno «solo parlare con voi» era la voce di Amelia che nascosta dal cappuccio si avvicinò a un piccolo palco verso il centro della piazza e salita rivelò la sua identità. «Salve amici» «ma è Amelia» «di cosa ci vuoi parlare?» «io di nulla loro invece avrebbero qualcosa da dire» «chi?» si senti «signori» disse Amelia rivolgendosi al resto del gruppo. Le otto figure allora salirono sul palco e rivelarono anche loro il proprio volto. «sono i regnanti! Sono il re e la regina, cosa ci fanno qui» arrivavano le voci della gente che non era più calma «un attimo signori» era Alexander che tolto il mantello iniziò a parlare «vi siete mai chiesti, chi è in realtà Elisabeth?» «è una nobile inglese!» urlò una donna «no vi sbagliate, Elisabetta è la figlia del disonorato ambasciatore inglese di Ginelli» «impossibile, quella ragazza era poverissima, come sarebbe potuta mai diventare regina» «perché l’amore è più forte che i pregiudizi e le usanze» disse Alena «e voi, come fate a conoscerli? Voi siete poveri quanto noi!» «non avete buona memoria il mio amico Alexander non è altro che il figlio del signor duca» ora era il re a parlare «come, com’è possibile!» «ed Alena è la ragazza che girava sempre con me» disse la regina. Il discorso si fece sempre più movimentato ma alla fine tutti accettarono, quella verità che era rimasta nascosta per troppo tempo. L’esempio che era nel cuore di tutti era la bella Amelia, nobile nel cuore oltre che nella vita! Il principe non proferì parola come la sorella e i fratelli di Amelia solo alla fine salì sul palco e iniziò a parlare «Salve signori, sono il principe Luis, la storia che i miei genitori e i signori vi hanno raccontato è meravigliosa e mi ha dato il coraggio per fare quest’annuncio, o meglio questa domanda: Amelia, vuoi diventare la mia fidanzata?» il silenzio calò e gli sguardi furono portati sulla giovane, anche i regnanti e i suoi famigliari la guardavano sorridendo e senza rendersene conto disse «sì». Il silenzio fu così rotto da un boato e finalmente da viva il re, viva la regina, lunga vita alla famiglia reale e ai duchi!» senza chiedere, senza imporre Alexander si rese conto che il popolo con il quale aveva vissuto per metà della sua vita lo voleva vedere come un nobile ma sul loro stesso scalino. Il gruppo sceso dal palco di legno fu avvolto dalla folla e tra tutte le voci si senti una più di tutte «per scusarvi potreste fare una cosa?» «chi?» «Alexander, diverresti il nostro Duca insieme alla tua famiglia!» «ma io…» «ve ne preghiamo» «come voi desiderate!» concluse.
 
La reggia era bellissima, miglia di ghirlande pendevano dalle finestre per celebrare quell’evento. La folla numerosa fuori dal castello attendeva che la grande entrata fosse aperta. Alen aiutato dalle guardi reali alle 9.00 in punto aprì l’ingresso e fece entrare la folla. Nella grande sala del trono un lungo tappeto rosso partiva dalla porta e conduceva di fronte alla famiglia reale, la folla si sistemò ai lati e alle 9.15 la porta si riaprì, ma stavolta si apriva per Alexander, Alena e i loro figli. La famiglia ben vestita percorse il lungo tappeto scarlatto e si inchinò di fronte ai sovrani «io Josef re di Ginelli, con il potere a me conferito, vi nomino, Alexander duca di Ginelli» «Con il potere a me conferito vi nomino Alena duchessa di Ginelli» disse il re e continuo anche per Amelia «Vi nomino, Amelia Duchessa di Ginelli e dama d’onore della Regina Elisabetta e fidanzata ufficiale del Principe Luis» sua sorella Annalisa e i fratelli Luca e Giuseppe «vi nomino duchessa e duchi di Ginelli». Quando il re ebbe finito la regina diede iniziò alla festa. Gli archi partirono con un minuetto e continuarono tra valzer e balli tipici per tutta la sera. La bella luna come sempre assisteva agli incontri segreti, perché fuori dal palazzo, il nuovo duca, Giuseppe passeggiava con una bella giovine.
 
*******************************Autrice***********************************
Dopo un’eternità eccomi di nuovo con la mia storia. Spero che questo capitolo, anche se corto, vi piaccia.
Come sempre aspetto i vostri commenti sia belli che brutti!
A ne approfitto per farvi gli auguri, a presto
Amelia_6
  
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