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Autore: I_m a cool baka girl    03/01/2014    3 recensioni
Death The Kid è un nuovo studente del 3°anno alla Shibusen, è distaccato e silenzioso e per questo ha un gran fascino sulle ragazze.
Allo stesso tempo, di notte, è un assassino specializzato nei Kishin e per svolgere il suo lavoro usa due pistole ed è noto con il nome di Death Angel anche per la sua abilità nell'usare delle ali meccanizzate.
Nessuno è a conoscenza della sua doppia identità anche perché lui la nasconde molto bene.
È alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto e di cui non sa che pochi dettagli che erano scritti nel diario di sua madre, morta quando aveva solo tre anni, perché vorrebbe sapere il motivo dell'abbandono.
La coppia principale è Kid x Liz
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Kishin Ashura, Liz Thompson, Sommo Shinigami, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 1- Doppia identità: Death Angel/ Death The Kid

Uno sparo e del sangue.
Un altro sparo ed ancora sangue.
Sangue di un mostro chiamato Kishin che altri non era che un essere umano che aveva compiuto azioni malvagie che hanno corrotto e divorato la sua anima, mostro che si nutre di altre anime umane.
Sangue che andava a sporcargli il viso, ad incrostargli i capelli e a macchiargli i vestiti.
Il Kishin lo ferì alla gamba, provocandogli una fitta di dolore, ed il ragazzo non riuscendo a camminare dispiegò le sue ali nere e si portò al di sopra del mostro e fece fuoco un'altra volta.
Ormai la battaglia andava avanti da due ore.
Il ragazzo andò a posarsi sopra un palo della luce e trasformò le due pistole automatiche in due fucili a canna liscia che impugnava, come al solito, al contrario tenendo il mignolo di ogni mano sui grilletti.
Nessuno sapeva di questa sua capacità.
Prese la mira, aspettò che il Kishin si avvicinasse fino ad arrivargli a 100 metri e fece fuoco.
Tornò al quartier generale della Hakai Kishin, l'organizzazione per cui lavorava, ed entrò nell'ufficio del capo il dottor Stein. “Oh, ma guarda chi si vede, Death The Kid. C'hai messo più del solito.”
“Dottor Stein, le ho detto che quando sono qui deve chiamarmi Death Angel. Comunque l'uccisione del Kishin è avvenuta con successo, l'uovo è già stato consegnato al reparto di classificazione.”.
Il dottore guardò il ragazzo e notò la profonda ferita alla gamba”Ti abbiamo iscritto alla Shibusen. Pensiamo che in quella scuola possano trovarsi delle streghe sotto copertura ed anche degli istigatori di anime. Il tuo compito è quello di catturare e portarci le streghe di categoria S e di uccidere le altre e gli istigatori. Inizierai da domani le lezioni e io ti accompagnerò per ultimare l'iscrizione, facendo finta di essere tuo zio. E prima di andartene passa per l'infermeria.”
“Ricevuto” e se ne andò.
Nel tragitto per tornare a casa, Kid vedeva sempre alcolizzati e drogati che se ne stavano seduti ai bordi della strada, infischiandosene della pioggia o dell'umidità ed a volte si era quasi ritrovato nelle loro stesse condizioni.
Arrivato a casa si buttò nel letto e si addormentò senza nemmeno curarsi di farsi una doccia o di cambiarsi la fasciatura alla gamba.La mattina arrivò e Kid fu svegliato dai raggi del sole che entravano dalla finestra.
Si andò a fare una doccia fredda, si cambiò la benda, e tornato in camera si accorse della divisa della Shibusen posata sulla sedia davanti alla scrivania. Ed era anche l'unica cosa non nera o bianca di quella stanza.
Kid la guardò sconsolato e se la mise: camicia a maniche corte bianca a cui tirò su' il colletto, maglioncino senza maniche con la scollatura a V in cotone beije, pantaloni lunghi del medesimo colore e, per la sua gioia, mocassini e cravatta tenuta leggermente mollata neri.
Andò in cucina e, come al solito, la trovò vuota. Fece colazione e si mise i due anelli a forma di teschio nelle due dita medie. Quegli anelli erano un simbolo che avevano lui e sua madre e significavano il legame di sangue che li legava, poi quando sua madre era morta gli aveva dato il suo anello dicendogli di darlo alla ragazza che avrebbe amato per sempre.
Kid sapeva che un anello uguale ce l'aveva pure suo padre.
Ad aspettarlo fuori casa c'era il dottor Stein che lo accompagnò fino alla scuola: un enorme edificio molto simile ad un castello completamente grigio con il tetto nero e vari spuntoni rossi.
“Andiamo Kid, non sarà male cercare di vivere come un normale adolescente. E prova a farti degli amici.” disse Stein notando l'espressione contrariata del ragazzo “Io non ho mai avuto bisogno di amici, come non ho avuto bisogno dei genitori”.
Arrivarono davanti alla segreteria e la donna che c'era li, fece firmare a Stein dei documenti riguardanti Kid, i suoi genitori e robe simili e consegnò al ragazzo dei fogli con i possibili club e lo informò sul fatto che doveva iscriversi almeno ad uno di quelli, la classe a cui era stato assegnato e gli orari delle lezioni. “Classe Mezza Luna, oggi ho matematica, ginnastica, scienze e italiano- mormorò tra sé- vorrei iscrivermi al club di tiro con le pistole” disse rivolto alla segretaria che annuì e gli diede delle confuse indicazioni per raggiungere la classe.Stein, nel frattempo, se n'era andato.
Il ragazzo cercò di seguire le indicazioni però dopo solo 5 minuti, si era già perso.
“Hei Maka! Datti una mossa che siamo in ritardo!” disse la voce di un ragazzo proveniente da dietro di lui “Ma se è colpa tua Soul” urlò una femminile. Kid non fece in tempo a scansarsi che si ritrovò a terra con un corpo spiaccicato sopra di lui ed un altro di fianco. Aprì gli occhi per vedere chi gli stava sopra: due codini color cenere, due occhi leggermente dischiusi verde muschio, fisico magro e nel complesso pensò che la ragazza fosse carina. La ragazza aprì del tutto gli occhi e si accorse di Kid sotto di lei ed iniziò a balbettare delle scuse con il viso tutto rosso mentre aiutava il suo compagno ad alzarsi.
“Non importa. Piuttosto, sai dove si trova la classe della Mezza Luna?” la ragazza lo guardò un attimo per poi porgergli la mano”Sì, è anche la nostra classe. Comunque piacere, io sono Maka Albarn. Sai, era già da qualche giorno che tutta la scuola parlava di un nuovo studente, quindi immagino che devi essere tu il 'novellino'!” a Kid non piacque molto il soprannome, però si limitò a ricambiare la stretta di mano”Mi chiamo Death The Kid. Comunque sì, sono io il nuovo studente. Ma chi è il tuo amico?” Maka guardò sconsolata il ragazzo in questione, ma prima che potesse parlare venne interrotta dallo stesso”Io sono Soul Eater Evans, e la caduta di prima è stata troppo poco fica.” era un ragazzo con gli occhi rossi, capelli ribelli bianchi tenuti su da una fascia color crema con varie spille ed il suo nome attaccati sopra, la divisa scolastica completamente in disordine ed una giacca gialla e marrone sopra.
Alla fine i tre si diressero verso la tanto agognata classe e nel tragitto, Maka e Soul fecero altre domande al nuovo arrivato che rispose solo a due o tre a monosillabi. Arrivati alla classe i tre entrarono, ed il professore presentò Kid al resto della classe e lo fece sedere tra Maka ed un'altra ragazza che gli si presentò subito ”Ciao, mi chiamo Liz Thompson” e porse la mano che venne stretta dal ragazzo “Piacere mio. Chiamami solo Kid, per favore.” la ragazza gli sorrise ed annuì. Delle tre ore di lezione che precedettero l'intervallo, Kid non capì nulla. Era immerso nei suoi pensieri e nella lettura del diario rosso di sua madre: quello era l'unica cosa che,nella sua vita, sarebbe stata di un colore diverso dal bianco o dal nero e che avrebbe tenuto con sé. Persino i suoi vestiti ed il suo appartamento erano completamente neri con qualche striscia bianca o delle note di grigio qua e là. Per questo aveva capito che non avrebbe sopportato di indossare la divisa scolastica oltre l'orario delle lezioni.
“Kid, Kid, hei mi stai ascoltando? Kid!” si riscosse dai suoi pensieri quando sentì Liz che lo chiamava. “Scusa ero sovrappensiero,,,” “Comunque volevo chiederti se ti andava di farti un giro con noi.” “No, grazie.” rispose e continuò a leggere.

 

  
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