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Autore: Nim_    03/01/2014    3 recensioni
- Andiamo? - Dice, ma io ti amo é quello che vorrebbe dire. Lei stringe la sua mano, e sorride, Akihito sa che lei ha capito.
- Andiamo. -
Lui non ha bisogno di sentirlo, ma lo sa.
Ti amo anch'io.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akihito Kanbara, Mirai Kuriyama
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Lei é sdraiata sul suo letto, muovendo freneticamente le dita sul cellulare. Lui quasi ride della posizione in cui lei é disposta sul lenzuolo bianco, le gambe appoggiate alla parete, con i capelli sparsi e disordinati e i suoi occhiali rossi quasi sulla fronte. 
È buffo come Mirai sia riuscita ad entrare nella sua vita in così poco tempo e giá avere il permesso di rubargli il suo unico spazio confortevole di casa sua, obbligandolo a sedersi sul pavimento. Non si stava lamentando, certo - lei é la cosa migliore che potesse accadergli. 
Il biondo torna a guardarla di sottecchi, osservando come lei si morde il labbro inferiore e muove così rapidamente le dita sulla piccola tastiera, e si domanda cosa ha fatto per meritarla. 
Invece di farsi quella domanda, intanto, lui preferisce mettersi diritto - adesso a qualche centimetro di dove la testa di lei é appoggiata al cuscino - e soffiarle delicatamente all'orecchio.
La rosa si spaventa, lancia un gridolino, sedendosi sul letto e lasciando cadere il piccolo aparecchio elettronico dalle mani, intanto che cerca di stare dritta per guardare il biondo accanto a sé. 
- C-Cosa stai facendo?! - La sua voce, anche se arrabbiata, é musica per le sue orecchie. Lui si distanza un po', ridendo, intanto che la ragazza afferra il cuscino e glielo lancia. 
-Scusa. - Akihito sorride intanto che la minore afferra il suo cellulare, controllando qualche danno. I suoi occhiali pendono da un lato, e lui si inginocchia per poterglieli aggiustare sul naso. - Ti ho spaventata tanto? -
- No! - Si appresta a rispondere, arrossendo un po'. Potrebbe essere un po' meno ovvia, in quei momenti. - Voglio dire, solo un po'... È stato molto sgradevole, Senpai. -
- Ah sì? - Il sorriso del biondo si estende, avvicinandosi. Risultava sempre adorabile. - Vuoi che faccia qualcosa per rimediare, giusto? - La sua voce assume un tono di provocazione, e lei riposiziona gli occhiali. 
- Hm...sì, adesso che ci penso... - Decide allora di partecipare in quel piccolo gioco di flirt, e il suo tono é quasi uguale a quello che il biondo ha appena usato.  - C'é qualcosa che voglio, sì -
Prima che la ragazza potesse dire qualcosa, però, il suo stomaco brontola, rompendo completamente l'atmosfera creata. Akihito non riesce a non ridere, appoggiando la testa sul letto, l'altra si mette le mani sullo stomaco, rossa como un pomodoro.
- S-Senpai, smettila di ridere! - Esclama, afferrando e stringendo i lembi della sua gonna rossa. Lui smette e la guarda di nuovo, sorridendo come un idiota, e si alza.
-Be', se é questo che vuoi, penso di poter preparare qualcosa per cena. - Dice, camminando verso la cucina, ma é trattenuto da una mano stringendo la sua camicia. 
Mirai lo sta guardando un po' imbarazzata, le labbra compresse e il volto rosso. è adorabile, pensa lui, non potendo far niente per quel rossore che gli incorpora il viso. 
- Cosa c'é? - L'uso dei nomi non é tanto comune tra loro due, é soltanto riservato ai momenti intimi in cui sono da soli. Per quel motivo, lei arrossisce ancora di più, deviando lo sguardo al cuscino dimenticato sul pavimento.
- Non é...esattamente quello che volevo - La sua voce esita mormorando le parole, lui si gira completamente per guardarla.
- Hm... - Il ragazzo si siede sul letto, aspettando. Lui potrebbe anche farlo adesso; inclinarsi e dare fine a quei pochi centimetri che separano i loro volti. Ma lui vuole sentirglielo dire prima. 
- Non farai nulla...? - Mormora lei, guardandolo sopra gli occhiali. Lui si avvicina.
- Fare cosa? Non mi hai detto niente, mi sembra. -
Mirai arrossisce ancora di più, mormorando qualcosa come 'sgradevole', prima di afferrarlo per la camicia ed avvicinare le loro labbra. Un bacio, due, tre, quattro. Lui la stava già pressionando contro il materasso e guidando la sua mano sulla pelle di lei quando lo stomaco di Mirai brontola ancora. 
Il biondo si stacca qualche centimetro e sorride vedendola rossa come un pomodoro e un po' senza fiato. - Credo sia meglio se ci occupiamo del tuo stomaco, prima - Commenta, e la ragazza concorda timidamente, togliendo le mani che, pochi minuti prima, vagavano tra i capelli biondi del ragazzo, usandole per alzarsi. 
Nel tragitto verso la cucina, entrano in una piccola discussione su cosa preparare per cena. Akihito alla fine cede, ma lui farebbe di tutto per lei, non importa dove e quando - e lei questo lo sa, dopo tutto quello che hanno fatto insieme. 
- Senpai? -
Gli occhi color miele la osservano e la interrogano silenziosamente. Lui sorride mentre le afferra una mano e incrocia le loro dita
- Andiamo? - Dice, ma io ti amo é quello che vorrebbe dire. Lei stringe la sua mano, e sorride, akihito sa che lei ha capito.
- Andiamo. -
Lui non ha bisogno di sentirlo, ma lo sa.
Ti amo anch'io.


 
  
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