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Autore: angytom    03/01/2014    1 recensioni
Stringevo quelle mani ormai da più di quattro ore con la speranza che riaprisse gli occhi, che mi stringesse, che mi chiamasse e mi baciasse come solo lui sapeva fare.
Stringevo quelle mani con insistenza, con dolore, cercando di trasmettergli tutta la forza per continuare a vivere, perché non poteva morire: Zayn non poteva abbandonarmi, non lui.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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14th February
 
 
 
Stringevo quelle mani ormai da più di quattro ore con la speranza che riaprisse gli occhi, che mi stringesse, che mi chiamasse e mi baciasse come solo lui sapeva fare.
Stringevo quelle mani con insistenza, con dolore, cercando di trasmettergli tutta la forza per continuare a vivere, perché non poteva morire: Zayn non poteva abbandonarmi, non lui.
“Ti prego resta con me” sussurrai cercando di ricacciare le lacrime che combattevano per uscire “Senza di te non riuscirei più ad andare avanti, amore” dissi io baciandogli delicatamente il palmo della mano.
Quel ragazzo moro con la pelle ambrata mi era entrato dentro in una maniera devastante ed era riuscito a cambiarmi, a sciogliere quella corazza che portavo dietro da anni, a distruggere tutti i miei muri sgretolando le pareti fredde del mio cuore. Era riuscito in tre anni a rendermi migliore, ad aiutarmi, a farmi crescere, a capirmi, era riuscito ad insegnarmi ad amare, amare veramente, amare con il cuore senza riserve.
Ma a volte l’amore non basta, dicevano.
E se lui non avesse avuto tutta quella fretta di correre da me per portarmi quel mazzo di rose rosse come regalo di San Valentino, e se lui non avesse superato quelle due maledettissime auto, e se quel tir non fosse passato a 100 km/h, e se magari fossi andata io a casa sua tutto ciò non sarebbe accaduto. Era colpa mia, perché se io non l’avessi chiamato dicendogli di sbrigarsi e di correre da me, lui non sarebbe su quel lettino.
“Sei la cosa più bella che mi sia capitata, non posso perderti capisci? Io ti amo più della mia stessa vita Zayn. Io ti amo cosi tanto che fa male e mi distrugge e mi logora sapere che potrei non vederti più. Apri quegli occhi, fallo per me, fallo per noi. Torna da me, torna ti prego, non lasciarmi ti supplico. Me l’hai promesso, hai detto che non mi avresti mai lasciato, che saresti stato con me per sempre” dissi io appoggiando la testa sul suo petto “Lo sento, sento il tuo cuore che batte, non lasciare che si spegni. Sei sempre stato forte, puoi farcela anche adesso”.
Continuavo a tenere le nostre mani intrecciate con il desiderio che riuscisse a sentirmi e a stringermi le dita, ma una minuscola parte di me che cercavo di soffocare, sentiva che c’era qualcosa che non andava.
Ma come si può dire addio alla persona che si ama? Come si può accettare il fatto che probabilmente non sarebbe tornata mai più?
E pensare che fino a pochi anni prima non avevo la più pallida idea di cosa significasse amare qualcuno, amare qualcuno fino a sentire il cuore fondersi, amare cosi forte da sentire il proprio cuore esplodere e vibrare ad ogni frase detta, ad ogni abbraccio dato, ad ogni bacio regalato.
“Sono le undici di sera e vorrei tanto chiudere gli occhi e addormentarmi accanto a te, ma ho paura.. paura di non trovarti più al mio risveglio..” mormorai io sentendo le palpebre calare “Domani andremo a farci un giro, ok? Andremo al mare o ovunque tu voglia, ma insieme. Sempre.” e per quanto non avessi voluto, la stanchezza si impossessò di me e mi addormentai al suo fianco.
E sognai.
Sognai prati, fiori e una luce forte che mi accecò, sognai farfalle e sentii dentro me un senso di appagamento, di tranquillità che in quel momento mi fece dimenticare tutto e tutti. Tranne lui.
“Zayn?” chiesi io guardandomi intorno “Devo ritornare da te, non avrei dovuto addormentarmi” urlai io in preda ad una crisi di pianto “Devo svegliarmi dannazione” dissi io coprendomi gli occhi spaventata, ma una voce, quella voce, mi fece sobbalzare.
“Maggie” mi voltai di scatto e lo vidi: era di fronte a me, con gli occhi puntati nei miei e con un leggero sorriso sul volto “vieni qui piccola” disse lui allargando le braccia e senza farmelo ripetere due volte, ancora incredula e confusa, mi buttai  fra le sue braccia che mi fecero sentire improvvisamente a casa.
“Ho avuto cosi tanta paura di perderti” dissi io non riuscendo più a trattenere le lacrime “eri sul lettino dell’ospedale e ora sei qui, non te ne andare mai più, resta con me” continuai io singhiozzando velocemente.
Il moro mi strinse a se e mi baciò la fronte.
“Ti amo cosi tanto” mi sussurrò lui avvicinandosi al mio orecchio “Devo dirti una cosa, ma resta abbracciata a me, non allontanarti, restiamo cosi” disse lui con un tono di voce pacato.
Un brivido di paura mi trapassò la schiena e mi strinsi maggiormente al suo corpo inspirando l’odore di tabacco e muschio che adoravo più di ogni altra cosa al mondo.
“C-cosa devi dirmi?” domandai io cercando di non far tremare la mia voce, cosa che risultò difficile in quel momento.
“Quando mi hai chiamato al telefono non vedevo l’ora di vederti e stringerti a me, quel mazzo di rose rosse te l’ho comprato perché so quanto le ami e avrei voluto davvero dartele ma purtroppo è stato impossibile..” riprese lui scuotendo la testa amareggiato “Niente di tutto ciò che è accaduto è colpa tua, ok? Sarò sempre accanto a te, non ti lascerò mai e so che tu non mi dimenticherai mai quindi Mag-“ a quelle parole alzai di colpo la testa e vidi i suoi occhi gonfi e fin troppo lucidi.
E li capii tutto.
Le gambe mi divennero improvvisamente molli e dovetti farmi forza per non cadere a terra “Che significa? Che cazzo significa Zayn?” gridai io colpendolo più volte al petto “Non è possibile, tu sei qui, io sono qui.. siamo insieme adesso” continuai io.
Lui prese le mie mani e le fece combaciare con le sue “Questo è solo un sogno e per quanto vorrei che non fosse cosi, al tuo risveglio non ci sarò più” mi disse lui facendo scontrare i nostri nasi “Non avrei mai voluto che finisse cosi, avrei voluto sposarti, avere dei figli con te.. ma non importa, perché anche se non sarò più presente fisicamente resterò per sempre con te e non ti lascerò sola, mai. Sei la mia vita e ti amerò, per sempre. Niente ci separerà, nemmeno la morte. Portami nel tuo cuore e non ti sentirai mai sola. Maggie, ascoltami” continuò lui cercando di raccogliere le molteplici lacrime che non ero più in grado di fermare “Non mi dimenticherò mai di te, ti amo” e per quanto avessi voluto rispondere, l’unica cosa che riuscii a fare fu accasciarmi a terra distrutta senza forze e con un macigno logorante al centro del petto.
Non volevo crederci, non potevo. Non ero pronta a questo, non potevo perderlo. Sarei morta con lui, non l’avrei lasciato. E sembrò leggermi nel pensiero perché si accucciò accanto a me e mi accarezzò il viso.
“So che adesso sei distrutta, ma io voglio che tu torni a vivere. Non fare stupidaggini o non ti perdonerò. Sorridi e vivi per me Maggie. Fallo per me” sussurrò lui “Sii felice, amerai ancora e, anche se non sarò io, sarai felice. Meriti tutta la felicità di questo mondo e ce l’avrai, io lo so”.
Iniziai a tremare e mi aggrappai di nuovo al suo petto.
“Senza di te niente ha più senso, come pretendi che io torni a vivere? Come pretendi che io trovi la felicità quando sei tu la mia felicità? Ti amo e ti amerò per sempre Zayn, sei tutto ciò che ho. Il solo pensiero di averti perso per sempre mi sta uccidendo. Come posso risvegliarmi e non averti più al mio fianco? C-come faccio? Non puoi lasciarmi, portami con te” dissi io supplicandolo “Mi sento morire senza di te, resta” continuai io.
Lui scosse la testa contrariato “Non fare cosi, ti prego. Non è facile nemmeno per me andarmene, ma non posso combatterlo” fece per alzarsi ma io lo tirai di nuovo verso me.
“Allora aspettami. Aspettami Zayn. Hai sempre detto che qualunque cosa fosse successa mi avresti aspettato” dissi io con la voce rotta dal pianto. Il moro a quel punto mi sorrise debolmente e mi baciò le labbra con estrema delicatezza come se avesse paura di ferirmi in qualche modo.
“Ti aspetterò per sempre, te lo giuro. Ma tu promettimi che vivrai anche per me. Promettimelo” disse lui attendendo quella promessa che non ero sicura di riuscire a mantenere.
E fu in quel momento che tutti i nostri momenti si fecero spazio nella mia mente come un fulmine al ciel sereno e allora capì: Nessuno sarebbe stato come lui, nessuno avrebbe preso il suo posto, non avrei mai amato nessuno quanto amavo lui.
Per quanto pazzesco potesse essere io appartenevo a Zayn: sentivo ogni fibra del mio corpo combaciare con la sua pelle scura, sentivo i miei occhi chiari agganciarsi ai suoi, sentivo il suo profumo mischiarsi col mio, sentivo perfino la parte di me più profonda incatenata al suo essere.
Ero sua e lo sarei sempre stata.
“Non posso promettertelo, ma ci proverò. Ti amo e lo farò per sempre” dissi io prima di avvicinarmi di nuovo alle sue labbra “Buon San Valentino amore” mi sussurrò lui.
E poi vuoto.
Sentii il ‘ti-ti” della macchinetta che lo teneva in vita fare un rumore assordante e mi alzai di corsa facendo cadere a terra la sedia.
“No, no, no” gridai io in prenda al panico.
Entrarono velocemente tre infermiere seguite da un dottore e una di loro si avvicinò a me, ma troppo sconvolta per capire ciò che si stavano dicendo e troppo lacerata per fare qualcosa mi lasciai cadere di nuovo a terra fissando un punto vuoto di fronte a me.
L’unica frase che mi arrivò dritta in testa fu: “Non ce l’ha fatta”.
 
 
 
 
Heeello :)
Stamattina mi sono alzata con questa grande e strana voglia di scrivere qualcosa di tragico e triste e beh eccolo qui! Spero vivamente di essere riuscita a trasmettervi qualcosa e di essere stata in grado di scrivere in modo giusto. Ci ho messo l'anima e dopo qualche lacrima (perché si, mi sono talmente immedesimata in Maggie che ad un certo punto ho pianto perfino io) ho deciso di pubblicarlo con l'attesa di ricevere qualche vostro parere. Spero che vi sia piaciuto, è importantissimo per me saperlo! Grazie mille perché se state leggendo ciò significa che due minuti al racconto li avete dedicati. 
Grazie di nuovo e recensite! xo

 
 
 
  
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