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Autore: Miss Kon    03/01/2014    1 recensioni
Era stato un salto nel vuoto.
Una follia.
Un momento di smarrimento.
Se gli avessero chiesto perché avrebbero risposto, entrambe, “Non lo so”.
Ma non aveva importanza.
Era stato un salto nel vuoto e le era piaciuto
WARNING! →Crack-pairing & FemSlash!
-toria ispirata dal contest: “[Multifandom & Originali] Il masochismo è un pacchetto colmo di prompts ”-
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Agente Maria Hill, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia ispirata dal contest: “[Multifandom & Originali] Il masochismo è un pacchetto colmo di prompts ”

Coppia NatashaxMaria Hill

PACCHETTO:
Genere: Guerra./(accennato)
Titolo: Salto nel vuoto.-
Avvertimento: Yuri/Fem-slash.-
Citazione: O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. (Il Cavaliere Oscuro)/
Canzone: This is war (30 Second to Mars).-
Luogo: Serra./
Colore: Viola.-
Oggetto: Collana.-
Prompt generico: Fiducia.-



Salto nel vuoto



Era stato un salto nel vuoto.
Una follia.
Un momento di smarrimento.
Se gli avessero chiesto perché avrebbero risposto, entrambe, “Non lo so”.
Ma non aveva importanza.
Era stato un salto nel vuoto e le era piaciuto.
Un momento di tregua.
In mezzo alla guerra, in mezzo alle urla, in mezzo al delirio.

A warning to the people
The good and the evil
This is war

Si erano rinchiuse in una stanza, una a caso tra le tante, tanto nessuno probabilmente se ne sarebbe mai accorto. E avevano fatto finta che, chiudendo la porta, potessero davvero chiudere fuori il mondo.
Tutto il mondo.
Lo S.H.I.E.L.D., Nick Fury, i Vendicatori, la battaglie, Thor e tutta quella serie di problemi connessi a quello strano universo su cui avevano aperto gli occhi da poco.
E si erano comportate di conseguenza, come se fuori non ci fosse nessuno e nulla.
Ma la guerra c'era, infuriava, e senza tregua.
Thor aveva deciso di aiutarli ma questo non rendeva più semplice né la situazione né il loro ruolo. Oltretutto erano solo degli umani, contro degli esseri assurdi.

To the soldier, the civillian
The martyr, the victim
This is war

Glielo avevano detto: “Attaccheranno entro pochi giorni. Dobbiamo prepararci. E prepararci al peggio”
Fury non era un tipo di molte parole, era uno di quei bulli anni sessanta che prima agivano e poi, forse, parlavano.
E Maria sapeva benissimo che Nick Fury non parlava per nulla.
E forse era per questo che si era buttata.
Giù di testa senza paracadute. Uno spettacolare salto nel vuoto.
Un salto nel vuoto dal nome russo.
Natasha Romanoff.
Un magnifico salto dai capelli rossi, dal profumo tenue ma caratteristico, tanto da essere inebriante. Un magnifico salto dagli occhi azzurri e dal fisico bel scolpito ma non per questo meno morbido al tatto.
O meno piacevole da scorrere.

It's the moment of truth and the moment to lie

Strette l'una all'altra fingevano che andasse tutto bene, tra quelle coperte stropicciate e pregne del loro sudore, come del loro odore.
Così prese l'una dall'altra che non si chiedevano neppure se esistesse ancora un mondo oltre loro e oltre i loro gemiti.
Così impegnate nel loro salto nel vuoto che neppure si erano accorte dell'inusuale colore viola delle lenzuola.
E pensare che Natasha il viola lo odiava pure.

The moment to live and the moment to die

L'allarme risuonò all'improvviso.
La realtà era tornata e lo aveva fatto con quell'irruenza tipica di chi sa di avere ragione.
Maria si alzò di scatto, reagendo d'istinto e abbandonando a metà un bacio.
Natasha mugugnò qualcosa, un'imprecazione che presto si trasformò in un “Le pistole?”

The moment to fight, the moment to fight, to fight, to fight, to fight

Maria veloce recuperò la giacca e le sue armi, lanciando al volo le pistole che la russa stava cercando.
“Quattro strilli, siamo sotto attacco” commentò la rossa.
L'agente S.H.I.E.L.D. annuì in risposta.
“Allarme rosso” commentò chiudendosi la zip degli stivali, di lì a breve imitata dall'altra.
Prima di chiudere completamente la sua tuta la Hill prese in ciondolo che aveva addosso e distrattamente lo poggiò sulle labbra a dargli un fugace bacio.
Ormai era divenuto un gesto rituale.
Natasha, con la coda dell'occhio se ne accorse.
Quella collana gliela aveva già vista addosso.
Propriamente la indossava sempre. Certo sotto la tuta, ma non se ne separava mai.
Era una cosa che l'aveva colpita e incuriosita.
Ma non gli aveva mai chiesto nulla al riguardo.
Non perché temesse che l'altra non si fidasse di lei, erano ormai due anni che lavoravano assieme in un ambito dove la fiducia era tanto rara quanto indispensabile, quanto perché aveva imparato a farsi gli affari propri.
Se Maria avesse voluto palargli di quella collana lo avrebbe fatto e lei sarebbe restata lì ad ascoltarla, per poi mantenere il suo segreto.
Quasi il continuo suono dell'allarme resettasse i loro pensieri Maria nascose di nuovo la collana dentro la tuta, chiudendo la cerniera, quasi non non esistesse più e Natasha finì di allacciare le bretelle delle fondine, dimenticandosi ogni pensiero riguardo il ciondolo.
In pochi istanti furono definitivamente pronte.
Si diressero quasi contemporaneamente alla porta, la mora aprì la porta e la rossa sgusciò subito fuori.

To the right, to the left


Non vi era tempo da perdere.
C'era una battaglia che aveva preso a infuriare fuori e il loro dovere le portava lì.

We will fight to the death

Però.
Sembrava mancare qualcosa.
C'era un leggero velo di amaro in bocca.
Il mondo aveva vinto di nuovo.

To the Edge of the Earth

“Natasha!”
É un'azione veloce, una sola parola: un nome.
La Vedova Nera si voltò a guardala, un solo istante negli occhi lesse e capì ciò che pensava. Lo ha aveva pensato anche lei.
Si sporse, in un gesto fulmineo di quelli che nel tempo dovevano aver condotto alla morte un sacco di gente.
Poggiò la sua bocca su quelle della mora, imitando il gesto rituale che quest'ultima aveva fatto prima con la collana.
“Non temere” sussurrò staccando appena le proprie labbra da quelle di chi le stava davanti “Non mi succederà nulla”
Maria alzò lo sguardo ad incontrare quelle iridi chiare e quello sguardo intenso, intenso e determinato come il suo.
“Fidati di me” mormorò ancora la rossa.
La donna annuì.

It's a brave new world

C'era poco da fare.
Il mondo aveva vinto e si era intromesso di nuovo, cancellando la loro distrazione.
Il mondo aveva vinto di nuovo ed era per questo che stavano andando a proteggerlo.
Con il sapore di un ultimo fugace bacio sulle labbra e con il coraggio nella mente.
Il coraggio di chi sta andando a fare un salto nel vuoto.

It's a brave new world.
  
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