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Autore: Chase    25/05/2008    8 recensioni
Un bambino.Una mattina.Una caduta.Un ricciolo.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardava il ricciolo.

Con gli occhi accarezzava la sua morbida linea,che con grazia stava lì,attorcigliata su sé stessa.I capelli sembravano catturare i riflessi del sole,luccicando dorati.

Sembrava quasi una magia.Era divertente,perché anche se lo tiravi,allungandolo e rendendolo liscio,appena mollavi la presa tornava come prima.Le spirali del ricciolo lo ipnotizzavano...Sembrava uno di quei gelati che gli facevano venire il mal di testa,perché anche se cercavi di seguire una linea,la perdevi e poi,in fondo,non finiva mai,tornava da capo.

-...an...

Però quei gelati erano tremendamente buoni...Chissà se il ricciolo aveva lo stesso odore di fragola e vaniglia...

Se lo portò al naso e ispirò l'aroma che emanava:no,non sapeva di fragola e vaniglia...Assomigliava più a menta,per la verità,ma l'odore era disturbato da un'altro,più penetrante e ferroso,che non riusciva a evitare,per quanto tenesse vicino il ricciolo alle narici. Quell'odore sembrava essere dappertutto,intorno a lui.

-...Ian...

Il ricciolo catturò un altro raggio e stavolta sembrava una stella...Restò a fissarlo incantato,per poi muoverlo leggermente con un dito: cambiando posizione,era un altra parte del ricciolo a risplendere...Aveva un anellino d'oro che luccicava allo stesso modo,che fossero dunque dello stesso materiale?

-...Ian...

Alzò lo sguardo dal ricciolo,infastidito.Sua madre lo chiamava sempre quando si divertiva...Sembrava che lei per provare gioia dovesse disturbarlo!!Risalì la bionda chioma,che mano mano che si allontanava dal ricciolo dorato diventata più scura,rossa,fino a che non incontrò gli occhi celesti della sua genitrice:erano spalancati e Ian si chiese se erano sempre stati così grandi.

-...Ian,chiama Dorothy...-bisbigliò.Anche le labbra erano rosse.Lo erano sempre,perché amava mangiare le fragole e le fragole ti rendono le labbra rosse,glielo diceva sempre!Ma lui non voleva le labbra rosse.Inoltre,adesso il rosso non era più limitato alle labbra,ma colava sul mento in rivoli densi.

"Hai mangiato troppe fragole,mamma..."riflettè.

-I-Ian,Doro...-il resto si perse in un bisbiglio.Gli occhi,però,restavano fissi su di lui.Non batteva neanche le palpebre,incredibile.

Perché doveva chiamare Dorothy?E' vero,le scale erano tutte sporche di rosso,come anche la loro base,ma se andava lui a chiamare Dorothy,lei avrebbe pensato che era colpa sua e lo avrebbe punito...Lo puniva sempre.

Ma stavolta non era stato lui,era stata la mamma a correre giù dalle scale(anche se gli aveva sempre detto di non farlo),a inciampare e sporcare tutto di rosso.Chissà poi da dove veniva...Forse era il succo di tutte le fragole che aveva mangiato che adesso usciva...Però era di un colore più scuro...

"Concentrato di fragole."risolse poi.Tornò a guardare il ricciolo:i capelli della mamma erano tutti coperti di concentrato di fragole,ma quel ricciolo no,riluceva ancora d'oro.

-...an ti prego...Presto...-un bisbiglio indistinto.

Sì,doveva sbrigarsi a togliere il ricciolo da lì,prima che si sporcasse.Cercò in tasca:aveva con sé la sua forbice dalle punte arrotondate,per non farsi male,l'aveva messa lì quando aveva sentito l'urlo della mamma,smettendo di ritagliare dal suo libro di figure, ed era andato a vedere.Prese attentamente le misure e tagliò il ricciolo,che gli cadde morbidamente in mano.

Perfetto.

Adesso però la luce del sole non lo faceva più brillare...

Si alzò in piedi e si diresse verso la porta.

-...Ian...

Magari se lo portava in cortile sotto il sole,avrebbe brillato di nuovo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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