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Autore: AndreaMesso45    03/01/2014    1 recensioni
Una storia scritta basandomi sulla canzone "Toffee" di Vasco Rossi, cercando di raccontare la sensazione che mi da la musica ...
Una donna e quello che suscita nell'autore ... e le emozioni di una notte che si ripercuotono per tutta la vita.
(Consiglio di leggere la storia ascoltando in sottofondo la canzone per raccogliere tutti i particolari)
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Toffee ...


Luce soffusa … un leggero torpore tra le dita … la puntina del giradischi che gratta il vinile e flebilmente fa sorgere la musica da quel disco nero … un po’ graffiato … un po’ vissuto.
E mentre non mi accorgo se è l’inizio di un’alba nuova o solo un tramonto improvviso, ma forse nemmeno mi importa, apro gli occhi … piano.
Il vento mi striscia tra i capelli, mi sfiora le labbra, mi accarezza la pelle … mi coccola l’anima e … la sento.
Come un dolce sussurro dell’aria, come una brezza primaverile, mi arriva la dolce melodia della musica nelle orecchie … e la sento … la sento … e la vivo.
 
Oh Toffee … Toffee … Toffee …

 
Lei è così bella … con la schiena era rivolta verso di me … la sua pelle così candida e perfetta, così splendente ma soffocante, così pura ma stupendamente piccante … così divina ma pure terrena.
Le lenzuola che sembrano panna,  talmente soffici e disfatte da parere mosse da onde del mare, blu oceano … fino ai piedi del letto.
I suoi mossi capelli che coprono quasi tutte le spalle di un castano sublime, con qualche treccia ricamata e qualche colpo di luce … nel leggero fumo che inonda la stanza e rende tutto di una luce leggera e spaesata … il fumo dell’incenso che crea flussi di odore nella camera …
Però posso distinguere il suo odore … sono rimasto attonito a fissarla … a fissare quella sua posizione dinnanzi a me, sdraiata nel letto, coperta fino alla vita dalle bianche lenzuola … una pelle così morbida e bellissima … così nitida e così lucida … con un odore di passione addosso che mi regala ancora un sussulto impressionante.
 
Oh Toffee … Toffee … Toffee …

 
Mi ricordo che mi svegliai da quel letto e me la ritrovai così mentre ero intento ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra, la luce che entrava era di un rosso chiaro ma profondo … sembrava provenire da un deserto lontano e sabbioso.
E lei era assopita e mi immaginavo il suo viso, con gli occhi socchiusi e la bocca leggermente aperta, splendidamente appesa ad un sogno.
Il vinile che riempie la camera di accordi armoniosi e soffusi che sembrano volteggiare in aria …
E penso a lei … penso a come mi fa sentire … così amato e pieno di vita … così fuori dal mondo caotico e duro, così dentro di lei.
E mi perdo … e mi perdo pensando a lei … e confondo i giorni … e confondo i ricordi … e confondo i momenti … non ricordo esattamente dove sono … ricordo chi c’è con me e non è un sogno, spero.
Tutt’un tratto, mi rendo conto di lei nuovamente, non è più nel letto … e il suo profumo mi arriva sulla pelle come una brezza … è lì … è in piedi con indosso solo la parte superiore delle lenzuola che addosso a lei sembrano decisamente più lievi e leggere … la guardo con uno sguardo assorto …
 
Ma come, sei già sveglia? …
Da quanto tempo sei lì? … così …

 
Mi assale l’aroma del caffè appena fatto, sento il fruscio dell’aria, intercetto i suoi passi a piedi nudi sul pavimento che lasciano le orme nella mia memoria e nell’immaginario … la mia fantasia è quantomeno legata alla sua anima … la guardo avvicinarsi ma senza puntarmi, solo accorgendosi piano di me … così sensualmente e così bonariamente.
 

Hai già preparato il caffè … uhm …
 

I miei pensieri su di lei si intingono di abitudini, di emozioni, di sensazioni nuove, di eterne passioni e di luoghi vissuti … di sapori così terreni e così conosciuti … ora intesi della sua immagine.
 

Saresti proprio una brava moglie … eh …
 

E ritorna verso il letto girandomi le spalle e mostrandomi le sue … di nuovo … così vere.
 

Oh Toffee … Toffee … Toffee …
 

Ho i capelli bagnati, addosso ho il vapore caldo della doccia, l’odore di un bagnoschiuma che non è riuscito ancora a togliere il profumo di lei … disegno scritte a suon di musica sul vetro del bagno … tutto appannato e sfocato … Il vinile continua il suo giro di sensazioni e musica, misto a tentazioni ed emozioni.
La sento camminare nell’altra stanza, la voglio sentire respirare, la voglio sentire tornare da me … la voglio sentire di nuovo toccare il cielo insieme a me … così come la voglio rivedere sognare.
Il freddo di una leggera aria mi percuote il petto …
 

“Passami l’asciugamano” le chiedo e la invito a tornare … ho bisogno che lei torni … è quasi come un mantra … come una preghiera …

 
Quello bianco, lì sul divano” ed aspetto … Il suo volteggiare … il suo decidere di venirmi incontro, di farmi aspettare, di crescere la mia voglia di lei è eccelso.
Nobile il suo spirito, con picchi di graziosità … eppure a tratti mi pare di vedere un angelo con gli occhi furbi di una volpe … uno spirito libero e così pieno di montagne … alti montagne con brezze fresche e inebrianti.

 
Toffee!” la chiamo … solo pronunciare il suo nome mi riporta a quegli attimi in cui siamo stati una cosa sola, in cui ho visto quello che molti intendono come paradiso e pace dell’anima, come elisir dei cinque sensi, come karma totale … “Dai che c’ho freddo Toffee!” … e lei torna …
Lei torna …

 
“Oh Toffee … Toffee … Toffee!!” ed esplode la mia voglia di lei, la mia voglia di vivere, nessuna paura, la realtà è come uno specchio rotto ed in mille pezzi … io li lascio dove sono, non mi taglio le mani raccogliendoli ma mi lancio da ritaglio a ritaglio … e scorgo in lei la felicità, la solidarietà … la bellezza dell’anima e lo splendore del corpo sotto la luce di quest’aria soffusa.
È lei che sognavo e sogno, è lei che ritorna costantemente nei miei giorni come un’anima gemella, ci siamo ritrovati anche in questa vita … non è possibile che non l’abbia mai incontrata prima … dovevamo esserci già visti in un universo diverso …

 
Oh Toffee … Toffee … Toffee!!” perché mi sento di abbracciarla e di nuovo riempirla di baci e passione, perché ho il timore di perderla e voglia di godere di questi momenti e di tentare un nuovo passo impossibile, di tentare l’infinito aperto.
Perché … dal momento che ho toccato con mano il suo cuore … sono sempre tornato qui con lei, anche in diverse parti del mondo … e continuerò a tornare per lei … e così ella fa … di me … un uomo.

 
ah … ah… oh Toffee … Toffee … Toffee …” 
 

Il vinile finisce il suo lato, il giradischi si ferma … il rumore si confondo al nostro respiro … la sua bocca è ad un passo dalla mia … e le candele ai bordi del letto hanno fatto un castello di cera …

Lei torna … sempre.

 
Messo45
   
 
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