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Autore: _alexia_94    04/01/2014    2 recensioni
Ogni grande Re ha bisogno di qualcuno che documenti la propria storia e chi meglio di Cami può aiutare Klaus a conoscersi e raccontarsi? Klaus ha un solo desiderio, farsi conoscere... Non ammetterà mai che questo manoscritto è puramente dedicato al suo bambino.
Riuscirà il nostro ibrido preferito a ritrovare il suo vero io? Riuscirà a farsi amare da qualcuno?
Genere: Horror, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Ho passato la mia esistenza nella completa solitudine, cercavo l’amore, l’affetto di una famiglia… Cosa ho ottenuto realmente?
Odio, sdegno, disprezzo.
Ero il figlio bastardo di casa Mikaelson… Io, Niklaus, ero un mostro.
Non ero degno di portare quel cognome.
Per anni ho vissuto l’inferno, per anni mi sono sentito dire che ero il diavolo... Stavo male.
Io non volevo essere il diavolo, volevo essere amato.
Volevo quell’amore che mi è sempre stato negato, quell’amore che non ho mai conosciuto, quell’amore rivolto solo ai miei fratelli.
Cosa sono? Non lo so.
So di essere maledetto, sono un ibrido… Metà vampiro, metà licantropo.
Sono un essere immortale perche mia madre -colei che mi ha cresciuto- era una strega, una strega che ha giocato con il sovrannaturale, una strega che ci ha resi immortali.
Dopo anni di sofferenza ho trovato un barlume di speranza, ho trovato una via che mi ha permesso di vivere… ho conosciuto la Vendetta.
Era lei che mi faceva respirare, mangiare, dormire. Era lei che mi teneva in vita.
Avrei ucciso il vero mostro e finalmente mi sarei guadagnato l’ammirazione dei miei fratelli: Elijah, Rebekah, Kol, Finn… gli ultimi rimasti della stirpe Mikaelson.
Naturalmente mio padre, Mikael -voleva distruggermi- voleva eliminare la feccia che rovinava i suoi piani.
Mikael  infatti aveva aperto la caccia, il suo piano era quello di uccidere chiunque mi si fosse avvicinato, chiunque avesse deciso di allearsi con me.
Purtroppo per lui avevo Rebekah,-già avevo!- la mia unica sorella.
Lei è compassionevole, lei nell’animo è ancora umana.
Lei è quello che non sono più io. Lei è la parte che mi completa.
Nei suoi occhi c’è la vita,c’è amore… nei miei solo odio.
Lei ed Elijah volevano farmi tornare il ragazzo che ero un tempo ma quella parte di me è morta. Elijah tuttavia vuole tuttora redimermi.
Che sciocco, io non avrò mai redenzione, non la voglio! Quello che voglio, quello che cerco è la gloria, il potere, la forza.
I miei piani però hanno preso strade a me poco prospere.
Rebekah, mi rallentava.  Era diventata insolente, si ribellava.
Lei voleva amare, o meglio, vuole amare.
Ma non conoscerà altri tipi di amore, se non quello per la famiglia.
Ma lei no -è testarda- non si è mai arresa al mio volere. Ho dovuto ucciderla, così come ho ucciso i miei fratelli, gli Originali.
Beh, non proprio uccisa, l’ho semplicemente fatta cadere in un sonno profondo, un sonno che l’ha tenuta per un secolo chiusa in una bara.
Solo una cosa può ucciderci, un paletto di quercia bianca.
No, non pensateci nemmeno! Non è così semplice uccidermi.
Al mondo non esiste più questo tipo di quercia, io stesso ho distrutto tutte le querce del mondo. L’eternità serve a qualcosa, no?
Non biasimatemi, tengo alla vita così come tengo alla Vendetta.
Dovevo raggiungere il mio scopo, dovevo uccidere Mikael , dovevo riunire la famiglia… Mi avrebbero amato, non sarei più stato da solo.
Nonostante i miei sforzi però, nonostante le mie continue vittorie non sono riuscito ad ottenere ciò che volevo.
I miei fratelli reputano le mie azioni come quelle di un folle.
Non capiscono cosa sono in realtà. Sono le azioni legittime di un re. Sono e saranno pure azioni malvagie, stroncherò ancora altre vite ma lo farò per un fine nobile.
Cosa c’è di male nel voler riunire la famiglia? Sarò Re e tutti loro lo capiranno con il tempo, ne sono sicuro.
Tutti pensano che sia sempre stato un mostro– ma lo sono diventato con il tempo – è stato Mikael, lui mi ha reso quello che sono. Avrebbe dovuto essere fiero del figlio bastardo che ha cresciuto. Lo stesso figlio che lo ha ucciso –perché sì- ho ucciso mio padre.
Vi chiederete come.
Prima di distruggere le querce ho creato io stesso un paletto -quel paletto- che ho usato contro mio padre. E’ stato divertente vederlo bruciare.
Ho sempre controllato ogni cosa, ho sempre avuto un piano B. Sono e sarò sempre un passo avanti a chi mi darà la caccia.
Ho sprecato troppi anni della mia vita a scappare da Mikael e io non scappo, non più almeno.
Sono Niklaus Mikaelson, se tutti tremano quando sentono il mio nome un motivo ci sarà.
Non pensate che sia semplice vanità.
Se non mi credete chiedetelo a Mikael, anche se credo non potrà più rispondere.
Uccidere Mikael non è stato facile. Innanzi tutto ho dovuto spezzare la maledizione che mi legava al mio stato di semplice Originale. Dovevo diventare un ibrido a tutti gli effetti e per farlo avevo bisogno della doppelganger, o meglio del suo sangue…
Anche lei doveva morire per un fine nobile.
Non vi ho ancora raccontato di Katherine...
Lei si è ribellata al mio volere, lei ha tardato il mio rituale, scegliendo la morte, o meglio l’immortalità. Ma Katherina adesso ha perso tutta la sua famiglia. Ha deciso di vivere, ma come me lei è rimasta sola.
Ho lasciato in vita sua figlia però, facendola crescere nel migliore dei modi affinché  procreasse. Doveva dare vita alla nuova stirpe Petrova… Avevo bisogno della nuova doppelganger.
L’eternità è inutile se non si sa aspettare e io ho aspettato pur di raggiungere il mio scopo. Ho avuto tanto tempo per pensare nuove strategie, nuove scappatoie, non avrei più fallito.
Dopo 500 anni finalmente è comparsa la mia nuova fonte di immortalità, la mia piccola doppelganger Elena.
Ma anche lei come Katherina si è ribellata, stavolta però, non mi sono fatto trovare impreparato.
La sua ribellione le è costata la morte dei suoi amici, soprattutto quella della sua zietta Jenna…
Ma non ha perso solo questo,no. Ho avuto il suo sangue, ho terminato il rituale e finalmente sono diventato l’Ibrido. Sono indifferente ad ogni attacco. Sono invincibile.
Tutti hanno pensato che avrei fallito, ma sono caparbio e testardo. Questo mi ha portato alla vittoria. Sì, ho vinto… Ma in fondo vinco sempre.
Ho ottenuto la mia squadra, le mie creature.
La particolarità dei miei ibridi? Erano i miei più fedeli servitori!
Perché ne sono così sicuro? Perché erano asserviti a me, al loro re. Facevano  tutto ciò che il loro re gli chiedeva. Io avevo donato loro la libertà. Questi ibridi,dapprima licantropi, avevano smesso di trasformarsi durante la luna piena. Avevo tolto loro il dolore della trasformazione, mi dovevono la vita e l’hanno fatto. I miei dodici ibridi mi hanno aiutato a far fuori Mikael…
L’uccisione di Mikael –come ho già detto- non è stata semplice. La mia voglia di vendetta era talmente grande da abbattere ogni ostacolo. Ho passato secoli e secoli facendomi logorare dal dolore poi ho smesso di combatterlo , siamo diventati un tutt’uno e grazie al dolore ho avuto la mia dose di soddisfazione… 
Chiamatemi anche folle ma non esiste cosa migliore della Vendetta, non dopo l’intera esistenza sprecata in questo progetto.
Vi chiederete che fine hanno fatto i miei ibridi.
E’ semplice, li ho uccisi. Purtroppo durante il loro cammino hanno incontrato Tyler Lockwood. Li ha liberati dal sirebond,ha donato loro un barlume di libertà. Una libertà che ho tolto io stesso però. Hanno meritato la morte, nessuno si ribella al Re senza ottenere alcuna conseguenza.
Cosa è successo a Lockwood? Ho ottenuto la mia piccola vendetta. Lui mi ha tolto i miei ibridi io gli ho tolto la persona che amava di più, sua madre.
Ho annegato Carol Lockwood in una fontana in piazza. Ho provato molta soddisfazione, quella donna infatti non voleva morire, ha lottato con tutte le sue forze ma è stato tutto vano. La sua vita mi appartiene, così come mi appartiene tutto il mondo.
Sapete perché ho deciso di uccidere la madre di Tyler? Perché ho giurato di donargli un’esistenza di dolore, se l’avessi ucciso avrebbe smesso di soffrire.
Possiamo anche dire che il modus operandi è sempre lo stesso, consideriamolo pure il mio biglietto da visita. E pensare che Tyler è stato il mio primo ibrido, la mia prima creatura.
E ironia della sorte colei che l’ha liberato dall’asservimento, è stata Hayley. La donna che porta in grembo mio figlio, il mio erede.
Quindi adesso capirete il perché continuo a tenere in vita questa donna.
E devo anche proteggerla perché le streghe di tutto il mondo vogliono ucciderla. Il mio erede è il protagonista di una profezia che riguarda proprio le streghe… Le fa tremare di paura. Buon sangue non mente in fondo!



-Penso che per oggi possa bastare!
Vedi Cami? Ti ho chiesto di scrivere la mia storia poiché ogni grande re ha una storia da raccontare e so che tu lo farai nel migliore dei modi.
Beh, in fondo stai trascrivendo ogni cosa che ti dico.
Scriverai il resto domani e nei giorni a seguire. Adesso torna a casa dolcecuore e dimentica tutto.-

Fissò la ragazza negli occhi soggiogandola.. L’avrebbe rivista il giorno seguente, aveva tanto da raccontare… Voleva farsi conoscere.
Le manie di grandezza dell’ibrido non sarebbero mai scemate, ma al contrario sarebbero aumentate.


“Klaus è invicibile, letale, fiero. E’ vanità, è egocentrismo puro.
Klaus è il potere. Poche cose lo scalfiscono. Ma Klaus, nonostante tutta l’eternità che ha avuto a disposizione per conoscersi, ha tralasciato qualche dettaglio, qualche dettaglio fondamentale.
Klaus può seriamente essere redento, deve solo capirlo…
Ma come? Potrò mai trovare una risposta? Non ho poi tanto tempo a disposizione per riflettere, dato che appena tornerò a casa dimenticherò tutto…”

La mente della ragazza fu assediata dalle mille riflessioni sull’ibrido… Doveva avere paura, era la cosa più razionale, tuttavia questa paura non arrivava.
Probabilmente era colpa del giochetto mentale di Klaus.
Doveva sentirsi vulnerabile ma ciò non accadeva.
La ragazza uscì dalla villa dell’ibrido e come concordato prima dimenticò tutto, tornando ad essere la solita Cami, laureata in psicologia.
La ragazza ricordava semplicemente di aver passato un pomeriggio come tanti in compagnia di Klaus, che era semplicemente un ragazzo problematico che aveva voglia di parlare con qualcuno, di raccontarsi e perché no? Anche conoscersi.
Il pedagogista Demetrio Duccio, parlava di scrittura autobiografica come cura di sè. Questo tipo di scrittura viene utilizzata da individui un po’ avanti con l’età. Il soggetto svolge il ruolo del protagonista e del narratore, infatti sotto input dello psicologo comincia a parlare di sé, raccontandosi. Facendo scrivere a qualcun altro la loro storia.
“Raccontarsi”,interrogandosi sul significato della propria vita e delle proprie scelte, è un modo per prendersi cura di sé, comprendersi. Questo conduce a una maggiore consapevolezza della propria persona, della propria identità.
Ed è questo ciò che sta facendo Klaus. Certo, nessuno direbbe mai che è avanti con l’età, ma riflettendoci  bene, ha più di mille anni.
  
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