Era una giornata normalissima. Il cielo nuvoloso di Londra tuonava , pronto per un temporale; le focacce erano in forno ; il thè caldo sul bancone della cucina; il pc acceso e collegato su tumbrl . C'era solo un piccolo particolare fuori posto : Louis non era a casa. 
Certo,sarebbe arrivato a casa in poche ore  dopo giorni di assenza, ma Mi sentivo piuttosto irrequieto.
Non avevo alcuna voglia di aspettare ancora del tempo per poter rivedere il mio fidanzato.  Avevo bisogno di riabbracciarlo .
Sbuffai sonoramente ,sorseggiando la bevanda calda e affogando i dispiaceri nelle focacce ai mirtilli. 
A distrarmi dai miei pensieri fu il campanello. Saltai dalla sedia,stupito. Chi mai poteva cercarmi a quell'ora del mattino? È perché mai era venuto a casa con quel tempaccio? "Solo un pazzo sarebbe uscito di casa ." Pensai ,andando ad aprire. 
Un ragazzetto minuto e dai capelli corvini,tutto tremante e impaurito con un grosso-grossissimo- mazzo di fiori tra le mani mi apparse davanti. 
"Louis" pensai con un sorriso per poi rivolgermi al ragazzo.
"Ciao." Dissi con la voce ancora un po' roca per il sonno. 
"Ehm..io,io sono Kevin ecco." Disse incerto. "Ciao Kevin!" Dissi ridacchiando. "Questi,si insomma.. Questo è un regalo per..Louis!" Disse cercando di acquistare sicurezza. "Cosa?" Dissi stralunato,alzando forse un po' troppo la voce,tanto che il ragazzino fece un balzo all'indietro. "Il mio Louis?" Chiesi ancora nervoso. Kevin annuì senza dire nulla,mi gettò il mazzo di fiori tra le mani e mi guardò tremante prima che la porta gli si chiuse sul naso.
"Oh al diavolo!" Esclamai nervoso e ancora più insofferente di prima. 
Posai le 120 -centoventi,chiaro?!- rose sul tavolo cercando tra gli steli un biglietto.  
"Il blu dei tuoi occhi mi ha fatto annegare,il tuo sorriso mi ha riportato a galla." Lessi ad alta voce,sentendomi le guance andare a fuoco. "Vaffanculo" esclamai buttando tutto per aria. 
Un paio d'ore dopo,il campanello bussò nuovamente e al di là della porta c'era il mio Louis. Il mio fottutissimo fidanzato sexy,marpione,deficiente e farfallone! 
Aprii con cautela la porta,ritrovandomi il sorriso speciale del mio ragazzo che si gettò tra le mie braccia. Non mi privai di quel contatto di cui avevo tremendamente  bisogno ,ma poco dopo mi allontanai con la scusa di posargli il cappotto nella cabina armadio. "Come mai non hai risposto ai miei ultimi messaggi, Sunshine?" Chiese Louis con quella dolcezza nella voce che per un momento mi fece dimenticare l'incazzatura. "Ho avuto da fare." Dissi evasivo ,prendendo posto sul divano. Louis mi raggiunse in silenzio,appoggiandosi sulla poltrona. 
Respirai profondamente. Odiavo non saper gestire questa cosa,era terribilmente fastidioso non poter avere la situazione sotto controllo. Perché dovevo ammetterlo,la gelosia mi mangiava. 
Quel mostro verde mi teneva in pugno,ridendo di me. Ma non potevo farci nulla,quando si trattava di Louis, la più oscura delle parti presenti in me scatenava un istinto estremamente protettivo. Diventavo una iena intrattabile. Un possessivo di primo ordine. Una donna mestruata in piena regola. 
"Sai,mi è successa una cosa simpatica stamattina." Iniziai,mentre Louis mi ascoltava attentamente. "Stavo facendo colazione tranquillamente quando qualcuno si è presentato qua." Dissi alzandomi dal divano e costringendo dunque lui a seguirmi per ascoltare quello che avevo da dire . Lou aveva la sua espressione accigliata, gli leggevo in faccia il cercare di capire quello che mi stava passando per la testa.
"Si ecco,sono andato ad aprire e.." Sospirai entrando in cucina. "Mi sono trovato questo fottuto deficiente che consegnava un triliardo di rose per il mio fidanzato!" Affermai alzando il tono mentre la faccia di Louis si aprì in una espressione meravigliata notando come sul pavimento fossero schiacciate e distrutte la bellezza di centoventi rose e la lettera d'amore di quel Kevin. "Chi cazzo è Kevin,Louis?" Chiesi alterato. 
Louis quasi scandalizzato alzò da terra una rosa. "Dai amore,sarà un fan!" Affermò cercando di alleggerire la questione. "Fan un cazzo!" Affermai raccogliendo da terra un pezzo a caso di quella lettera. " Louis,so che sei impegnato-lessi cantilenando la voce di quel cretino-ma io spero che ci sarà prima o poi un posto per noi!" Louis passó sulla difensiva. "Harold,non conosco nessun Kevin!" "Cazzate!" Dissi,riprendendo a leggere. "Credimi,non faccio che aspettare il nostro incontro la mattina per udire la tua risata cristallina che mi ha fatto perdutamente innamorare." Lessi nel pieno del fervore. Mi appoggiai al piano della cucina. "Con chi cazzo ti vedi la mattina?!" Chiesi scioccato. Vidi davanti ai miei occhi, come l'espressione di Louis si trasformò da stranita a serena. "Ah,Kevin." Sussurrò sorridendo. 
"Finalmente il guascone si è ricordato di questa fiamma!" Dissi teatrale. "Harry,Kevin è il ragazzo della panetteria." Sbarrai gli occhi indignato. "Dunque lo ammetti.."dissi seriamente preoccupato. "Sotto i miei occhi. Ti sei stancato di me. Ottimo. Bene,Kevin. Okay." Affermai camminando avanti e indietro su quel letto di rose. 
"Harry,ehi..sunshine"  Disse avvicinandosi a me e prendendomi il viso tra le mani. "Ascolta,è da un po' che questo qui mi fa la corte.. Si insomma,cose innocenti: mi regala qualche pasticcìno,mi dà doppia porzione di panna..cose cosí,ma non gli ho mai dato corda. Sa che sono fidanzato e che sono fedele. È solo molto tenero e mi dispiace davvero spezzargli il cuore." Disse tranquillamente mentre il cuore lentamente mi si scongelava. "Quindi,tu non mi hai..tradito." Louis scosse la testa. Si avvicinò a me lasciandomi un bacio a fior di labbra. "Ti amo davvero troppo,per poter anche solo guardare qualcuno che non sia tu . " affermó prima di baciarmi. Appoggiai il mio viso sulla sua spalla. "Beh. Allora scusa per la scenata.." Provai mentre lui mi sorrise.
"Lou?" Dissi. Lui si girò verso di me interrogativo. "Evita quel panificio,non mi piace l'idea che ci provi con te." Boo sorrise e annuì. "Anche se non credo lo farebbe più.."affermai sovrappensiero. "Si,insomma tu non gli avrai spezzato il cuore..ma io sono quasi sicuro di avergli spaccato il naso.." Dissi mentre Louis scoppió a ridere . 
"Cupcake,sei adorabile quando diventi una bestia gelosa..si insomma,fare a pezzi tutte quelle rose.." Disse riprendendo a ridere. 
Andai verso di lui a grandi passi,prendendolo per i fianchi e baciandolo con passione. Le lingue si cercarono a lungo ,in una danza conosciuta e elettrizzante. Lo spinsi verso il divano,affamato del suo corpo,mentre lui mi sorrideva sulla bocca. "Dopo pulisci tutto quel disastro." Disse. Annuii piano. "Ti amo così tanto Louis,che a volte penso di impazzire." Dissi mordendogli il labbro. Lui sorrise e a me sembró davvero la fine del mondo. 
"Sei il mio luz,sai?" "Cosa?"sussurrò contro il mio orecchio. Scossi la testa. "Lascia stare,voglio fare l'amore con te." Affermai prima di gettarmi sul divano. Tutto il resto è la storia piú incredibile che possa esistere.





Salve! Sono una assidua lettrice di ff,solo da poco mi sono approcciata allo scrivere di larry! Pur non essendo una fan dei one direction..credo fermamente nel larry e li shippo un sacco!
Insomma..questa storia è una cazzate ma mi piacerebbe sapere che ne pensate.. Un bacio! 
Ps. Il luz a cui si fa riferimento è un osso,presente in noi stessi,secondo una leggenda ebraica, il quale anche dopo la morte non si distrugge e resiste alla reincarnazione. Alcuni vogliono che questo ossicino non si trovi in noi stessi ma nella persona amata!