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Autore: Symphonia    04/01/2014    1 recensioni
I Saint ci difendono dalle forze del male, ma ci viene insegnato che ci sono gli angeli custodi che vegliano su di noi. Sempre e dovunque. Quindi anche i Saint vengono protetti da essi? Certo che sì. Solitamente sono collegati ai loro protetti da un legame speciale...
Loro, gli angeli, racconteranno le storie dei loro piccoli protetti e di ciò che accade alle loro spalle e delle battaglie che hanno dovuto combattere per proteggere i nostri eroi.
[STORIA SOSPESA]
Genere: Angst, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Tenma



Mi ero svegliato in un bosco scuro, circondato da una lieve nebbia. Mi era tutto estraneo. Ricordavo solo due cose: come avevo sconfitto Hades insieme ad Sasha e Aaron e cosa dissi a Dohko prima di lasciarci. Per sempre. Anche se io non credevo che sarebbe stato per sempre.
“Ci incontreremo in un’altra vita, sicuramente.”

Sicuramente. I Saint si reincontrano sempre, le nostre vite sono intrecciato.
A quel tempo, ero convinto che un Saint finisse nell’Elisio dopo la sua morte, e che vi rimanesse finché non sarebbe rinato di nuovo. E invece… Ho dovuto scontare la mia pena nel Cocito per più di due secoli. Credevo che quella sarebbe stata l’esperienza peggiore della mia… no, non vita. Morte è la parola giusta; ma scoprii presto che non era così.
Sono ancora morto e mi tocca badare a un nanerottolo frignante che mi somiglia pure! C’è cosa peggiore di questa? D’accordo che a me i bimbi piacciono, ma c’è un limite a tutto… Almeno ha sua sorella che si occupa amorevolmente di lui e alleggerisce il lavoro a me.
Ecco cosa sono diventato: una specie di balia, quello che si definisce un “angelo custode”… Il dio dei morti doveva avercela proprio a morte con me per assegnarmi un ruolo del genere. Sempre che me l’abbia assegnato lui.
Chiudo gli occhi per cercare di riposarmi un po’ (anche se in realtà non ne ho bisogno), ma ecco che Seiya - così si chiama il bambino - scoppia di nuovo a piangere. Sospiro e mi avvicino per vedere se posso fare qualcosa per calmarlo. Di solito basta accarezzargli un po’ la testa, ma questa volta non è così. Se gli tocco la fronte, si mette a piangere ancora più forte.
Noto però che è terribilmente caldo: ha la febbre. Un bambino può morire di febbre. Adesso sono veramente preoccupato: non sono mica un dottore! Come diavolo faccio a curarlo?
“Su, Seiya cerca di calmarti…” gli dico, ma questo strilla ancora più forte. Deve fargli molto male.
Dato che non so a chi rivolgermi, vado nella camera accanto e trovo Seika, la sorella maggiore, che si sta rigirando nel letto per il fracasso che fa suo fratello, ci scommetto. Provo a scuoterla, ma mi dimentico che sono una presenza spirituale e, non essendo il suo angelo custode, non ho poteri su di lei. Dove diavolo è sua madre?
“Sayaka? Sayaka, ho bisogno di te, adesso!”
Ed eccola che appare, nel suo abito dalle lunghe maniche rosse e la gonna bianca a pieghe. E’ una donna oltre la ventina, i suoi capelli rossicci e corti sono sempre arruffati, ma le danno un’aria così materna e semplice che la fa sembrare un essere umano vivo e vegeto, piuttosto che morto e angelico.
Non so cosa abbiano detto a voi, ma noi angeli non abbiamo le tuniche o giriamo nudi, sapete? E’ tutta una farsa. Ci ho creduto anch’io! La verità è questa: con il vestiario che muori, ci vivi nell’aldilà. Ce l’hai cucito addosso, punto. La nostra vera caratteristica “angelica” sono le ali. Anche lì un falso mito: non sono piumate, a forma d’uccello o roba simile; ci scendono lungo la schiena a rivoli d’acqua cristallina e si possono spiegare per farci volare, questo sì. Inoltre possono cambiare la sfumatura del colore. Ad esempio, le mie hanno un colore rosso-violaceo, perché il mio protetto sta male fisicamente.
“Mi hai chiamata per Seiya?”
Il suo solito tono calmo. Non ho nemmeno bisogno di risponderle, che lei sveglia Seika. Ho perso cinque minuti buoni inutilmente; con quella donna non mi ci ritrovo. E’ morta dando alla luce il suo secondo figlio, è diventata l’angelo custode della sua primogenita e si comporta come se fosse tutto normale!
Una calma invidiabile e allo stesso tempo irritante che la figlia ha ereditato, nonostante si sia precipitata nella camera del fratellino.
La seguiamo e mi ritrovo davanti al pargolo; il suo Cosmo mi supplica di aiutarlo, lo avverto chiaramente, ma non so come fare. Non sono pratico con… tutto questo.
“Perché non lo aiuti?” mi domanda Sayaka.
“Aiutarlo? E come? Ti sembra che abbia un qualche tipo di medicinale sottomano?” le rispondo io, sempre più nervoso.
“Certo che per essere il trapassato Saint di Pegasus, sei proprio un fiasco.” sentenzia, scuotendo la testa.
E questa signori, era una dimostrazione della sua tagliente sfacciataggine, che suo figlio erediterà in futuro.
Sospiro e premo il mio palmo contro la fronte del piccolo, che nel frattempo ha svegliato mezzo orfanotrofio. Brucio un po’ di Cosmo e vedo i fluidi della mia schiena avvolgere il bimbo tra le lenzuola e tranquillizzarlo. Riesco a sorridere per il lavoro svolto, mentre gli adulti chiamano un dottore, ma non ce n’è più bisogno, almeno non più del dovuto.
Infatti il dottore, non appena finita la visita, ha detto che Seiya ha avuto un picco, ma che si è stabilizzato. Uno degli addetti ha aggiunto un “Per fortuna” e un altro ha detto “Grazie a Dio.”
“Gli piacerebbe che fosse stato Dio…” borbotto con una certa soddisfazione.
“Non darti troppe arie. Guarda che questo sarà il tuo lavoro da ora in poi; e vedi di svolgerlo bene! Ti ricordo che è mio figlio.”
Annuisco e ripenso alle sue parole.
Il mio lavoro. Mi sento soddisfatto del mio lavoro! Certo non posso elevarmi a Dio, ma me la sono cavata bene per essere appena al mio primo mese di lavoro… Dovrò continuare solo a seguire la vita di Seiya da dietro le quinte dopotutto e magari dargli qualche consiglio.
Non può essere così difficile, se ci prendo la mano…

***


Un saluto a tutti voi e grazie per esservi interessati alla mia fanfiction!^^
Come potete vedere, il primo capitolo non era lunghissimo, ma ho cercato di fare del mio meglio. E così, il nostro piccolo Seiya ha come angelo custode niente di meno che il suo predecessore Tenma... Di certo un bel intreccio, no? Mi piaceva come idea. Legati dalla stessa costellazione, Pegasus^^ Come vi sembra la madre? Un po' contradditoria, eh?

Mi auguro che riesca a soddisfare la vostra curiosità e fantasia.

Al prossimo capitolo^^
   
 
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