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Autore: Miyu92    25/05/2008    1 recensioni
[Heroes Cast - Hayden/Milo] “Mi…” Lo dice sussurrandolo e, oddio, ringrazi Adrian per averti fatto fare un esame di coscienza. Sei egoista. Perché quando si sdraia in quel modo addosso a te, vorresti rinchiuderla in una bolla di vetro e non lasciarla uscire per nessuna ragione.
“…buon compleanno.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayden Panettiere, Milo Ventimiglia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy Birthday Mi-love.

 

 

Da circa venti minuti, senti il tocco delle dita di Hayden giocare con i ciuffi di capelli che ti ricadono sulla fronte. Ti sei deciso, finalmente e dopo le numerose minacce da parte di Zach, a farli ricrescere.

 

Storci il naso quando avverti la lingua di  Hayden accarezzarti dolce il tuo labbro inferiore, lasciandoti una piacevole sensazione di umido sulla bocca.

E ti viene in mente Adrian che non fa altro che sfotterti per la tua incredibile e incessante voglia di amare quella ragazza che ogni giorno che passa diventa una donna.

 

Mugugnando qualcosa di insensato ti nascondi la faccia con il lenzuolo, e ti senti un ragazzino. Non riesci a capacitarti di essere arrivato ai trentuno senza essere cambiato minimamente da quando ne hai compiuti diciotto.

 

E ti rendi conto che lei ne aveva solo sei anni. Che era ancora una bambina, cazzo. Mentre questo pensiero si fa via via più insistente, Hayden è passata a torturarti il collo. Le sue mani scendono ad accarezzarti la gola, sfiorando il pomo d’Adamo. E fremi a quel contatto.

 

Il letto viene scosso da una risata silenziosa da parte della ragazza, ma tu decidi che non è ancora il momento di svegliarsi.

In fondo, avete tutto il tempo del mondo. Oggi è tutto tuo, ed è anche suo. Perché senza di lei, saresti orribilmente annoiato, da far venire voglia a chiunque ti incontrasse di tagliarsi le vene e darsi all’alcolismo.

 

Un sorriso che non lascia intravedere i denti ti si dipinge sul volto, alzandoti leggermente gli zigomi. Hayden si muove sopra di te e comincia a baciarti le guance e ti fa capire che vuole che tu apra gli occhi ora. Perché è passato troppo tempo ed è stanca di giocare.

 

Ma pensi che è un’ingiustizia. Perché è il tuo compleanno e pensi che in teoria tu puoi fare quello che vuoi e nessuno puo’ dirti niente o fare niente per fermarti. Ma poi lasci che il tuo cervello smetta di regredire gradualmente e ritorni alla realtà.

 

Apri gli occhi piano, cercando di goderti questo momento il più possibile. Incontri i suoi occhi che ti guardano come solo lei sa fare. Sorridono, per l’esattezza.

Ed ecco che per l’ennesima volta rimani incantato a fissarla con un espressione indecifrabile sulla tua faccia.

Tu sai benissimo che quell’espressione vuol dire solamente “oh, ‘fanculo a tutto. Ventimiglia muovi il culo e baciala…”. Dopo ti rendi conto che da quella posizione, baciarla non comporterebbe nessun movimento da parte del tuo didietro.

 

La confusione che prende possesso di Hayden ti fa sorridere leggermente. Le raccogli una ciocca di capelli e gliela pettini dietro con le dita, mentre la vedi lasciarsi andare al tuo tocco.

 

“Mi…” Lo dice sussurrandolo e, oddio, ringrazi Adrian per averti fatto fare un esame di coscienza. Sei egoista. Perché quando si sdraia in quel modo addosso a te, vorresti rinchiuderla in una bolla di vetro e non lasciarla uscire per nessuna ragione.

 

“…buon compleanno.”

 

Perché queste parole ti fanno venire in crampi allo stomaco? Forse è la dannata consapevolezza che ogni giorno che passa, tu invecchi sempre di più, mentre lei rimane sempre quella ragazzina di appena diciassette anni che ti ha fatto perdere la testa.

 

Okay. Ora sì che sei costretto ad alzarti, sbuffando sonoramente, per poi sciogliere quel groviglio di gambe che avevate creato e osservarla mentre si inginocchia davanti a te, ti prende le mani e ti fa sedere.

 

“Ora” sollevi lo sguardo per osservarla “trova una sola ragione per cui alle dieci del mattino, il giorno del mio compleanno, sono sveglio.”

 

Sbuffa, portando gli occhi al cielo “Adri ha detto che io posso.”

 

Ora sì che sei confuso.

 

“E’ per caso uno di quei giochi di parole che usate voi due per prendermi per il culo?” Chiedi, rabbrividendo al pensiero.

 

“No, ma cosa centra?” dice mentre scrolla le spalle. E’ bella. E’ meravigliosamente bella, più di quanto tu abbia mai desiderato. Ed è altrettanto bello sentire quella sensazione allo stomaco che ti era tanto mancata, ogni volta che i tuoi occhi si posano su quel sorriso sbarazzino che lei ti regala tutti i santi giorni.

 

Improvvisamente ti prende per i polsi e ti trascina in avanti, facendoti cadere a faccia in giù sul materasso. La senti ridere forte e rimani lì, come uno scemo a guardarla di sbieco mentre corre giù dal letto e scivola lungo il corridoio, verso la cucina.

 

Grugnisci nel tessuto del lenzuolo e ti ritiri su, mentre alzi gli occhi al cielo, e con lo sguardo di chi la sa molto lunga, la raggiungi.

 

Non riesci a capire come Hayden si diverta così tanto a fare certi giochetti. Ma non te ne importa tanto. In fondo ti divertono le sue bambinate. E qualche volta riesce a farti sentire un uomo della sua età. Anche se ci sono giorni in cui si trasforma in donna adulta e responsabile e vi lascia tutti quanti basiti davanti a quelle parole così inadatte a lei.

 

Ti fermi sulla porta, appoggiandoti allo stipite freddo con la spalla e ti godi lei che, intenta a mettere le mani chissà dove, cerca di preparare qualcosa di commestibile.

 

Cammini piano verso di lei e, quando la vedi rabbrividire sotto il soffio del tuo respiro, le assaggi un lembo di pelle visibile sotto la ragnatela di capelli color del miele.

 

E’ dolce, Hayden. E’ morbida e piacevole per le tue labbra. Le tue papille gustative gioiscono mentre le lecchi la clavicola su e giù.

 

Chiudi gli occhi e la senti inarcarsi contro di te, mentre i tuoi polpastrelli scorrono lenti sotto la sua canottiera dalla base del seno fino al bordo delle sue mutandine.

 

E’ un lungo momento in cui la stai appagando, e quasi non ti accorgi dello schizzo di panna che è appena partito dalla bomboletta che tiene in mano. La quale finisce tutta sul pavimento e lo rende ancor più scivoloso di quanto non lo sia mai stato.

 

“Cazzo!” Gemi, tirandoti in dietro e non ti rendi conto fin quanto non vedi Hayden cadere all’indietro e finire rovinosamente a terra.

 

Il tonfo della sua testa che sbatte sulle piastrelle ti fa andare in panico e non sai più cosa fare e cosa dire.

 

“Merda. Merda. Merda!” Urli, strillando quasi. E con foga le tiri sul la testa, e le palpi il cranio, cercando di capirci di più di quell’assurda situazione.

 

“Hayden, cristo, fai qualcosa.” Dici, fra gli ansiti, scuotendola.

 

E qualcosa succede, perché ora sei disteso sotto di lei, che si trova a cavalcioni su di te, e ride beffarda, schioccandoti un bacio sul mento e lasciandoti lì, come un idiota a guardarla basito.

 

“Oh si, Mister Ventimiglia. Sa? Potrebbe andare a lavorare come bagnino. E poi quel costume rosso e attillato le starebbe d’incanto…”

 

E la tiri giù baciandola, solleticandole la sua lingua con la tua.

 

E poi lei, mentre le togli la canottiera e le baci il seno, ti mormora sulle labbra: “Adri mi ha dato il permesso di farti tutto quello che voglio.”

 

Ed è l’oblio.

 

“Buon compleanno, Mi.” “Fottiti Pasdar.”

 

 

  
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