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Autore: swagmastah_    04/01/2014    2 recensioni
“È un 9 dopo lo 0, non un altro 9”
“Guarda che lo so il mio numero.”
“Poi quando risponderanno in Cina non chiamare me.”
“Non ti chiamerei di certo visto che non fai altro che dare numeri non tuoi...”
“Che cazzo hai detto?”
“Io... Insomma hai capito no?”
“No ma è meglio così, ora cancella quel 9 e falla finita.”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Lo chiamo? ’
‘no’
‘lo chiamo? ’
‘no’
‘lo chi...’
‘e chiamalo allora, che minchia! ’
Iris se ne va sbattendo la porta. Poco male, tanto lo avrei chiamato lo stesso.
Il suo numero lo so a memoria, non che sia difficile da imparare ovviamente, una combinazione di 0 e di 9 a prova di deficiente. Ma, ovviamente, non a prova di George. Dio se mi manca. Ci saremmo di sicuro messi a litigare;

“È un 9 dopo lo 0, non un altro 9”
“Guarda che lo so il mio numero.”
“Poi quando risponderanno in Cina non chiamare me.”
“Non ti chiamerei di certo visto che non fai altro che dare numeri non tuoi...”
“Che cazzo hai detto?”
“Io... Insomma hai capito no?”
“No ma è meglio così, ora cancella quel 9 e falla finita.


Uno, due, tre squilli, avrà visto il mio nome sul display del telefono, lascerò un messaggio in segreteria, sarà meno imbarazzante.

“ei George, sono Arianna, ti ricordi di me, si? Io, si insomma io credo... mi dispiace...”

No, merda a me non dispiace affatto.
O forse si.
Ricominciamo.


“ei George, mi piacciono i tuoi capelli..”

Ma che minchia sto dicendo?

“sai sono ricci, e non lo so, sai non ci sono molti ragazzi con i capelli ricci e, magari tu sei speciale e..”

Scusa?

“e non lo so, però per me tu sei speciale, perché mi piace vedere i tuoi capelli, e anche i tuoi occhi mi piacciono, e io ho sempre voluto rubarti uno dei tuoi cappellini perché ho sempre pensato che avessero addosso il tuo profumo e a me il tuo profumo piace..”

Non sono io questa, non posso essere io.

“è tipo come se ogni volta che sono vicino a te il tuo profumo mi invada e, boh sento qualcosa all’altezza dello stomaco, credo si chiamino farfalle, ma non vorrei l’insetticida per nessuna ragione al mondo, perché è come se stare con te mi facesse bene e.. non lo so credo che tu mi piaccia.."


Non..
E zitta un po'.


"ma mi sono piaciuti milioni di ragazzi, e con te sembra diverso, è strano.."

...

"e non voglio che tu te ne vada, non lo vorrei per nessuna ragione al mondo perché io ho bisogno di te qui, con me..."

Azzardati solo a versare una lacrima e vedi.

"ma tu canti dannatamente bene, e non voglio essere io ad ostacolare il tuo sogno..”

Si era detto niente lacrime.

"ti prego, vai a Londra, e non tornare prima di essere davvero felice.."

Oh, fanculo al niente lacrime.

"e spero che tu ci metta molto ad essere felice, perché non credo che avrò più il coraggio di guardarti in faccia dopo quello che ti sto dicendo, ti amo George Shelley, davvero tanto."

Ok, è tutto finito. Il messaggio è stato inviato e le vocine dentro la mia testa sono cessate.

Ce l’hai fatta Arianna, probabilmente ora non potrai più uscire di casa, ma ce l’hai fatta.

Non erano cessate le vocine?

Sento un rumore fuori dalla finestra, un bel rumore, una bella voce, una bella voce che riconoscerei tra tutte le belle voci del mondo.

‘She sees the world through TV screens
All of her friends in magazines
But everyday she lives a broken dream, yeah
Making her own reality’




"George?"
"Arianna."
"Hai ascoltato il messaggio?"
La chitarra smette di suonare e il suo viso assume un'espressione perplessa, merda.
"messaggio? di che messaggio parli?"
"Io ti ho lasciato un messaggio in segreteria.. non hai ricevuto niente? 
"io.. be no."
"e allora perchè sei qui?"
"volevo salutarti, parto domani."
Sto zitta, non ce la faccio a parlare.
"E ora perché stai piangendo?"
"Piango perché hai un numero di telefono di merda, perchè ho confuso un fottutissimo 9 con un altrettanto fottuto 0, perché ti amo, si ti amo, e sono stata così stupida da non riuscire a dirtelo nemmeno una volta in questi anni."
"non scendi?"
"cosa?"
"volevo regalarti uno dei miei cappelli, sai ho sentito che ne hai sempre voluto uno."
"tu come..?"
"sono sempre stato io a confondere i 9 e gli 0, sempre io ad amarti, e sempre io ad essere un bravo attore." 
Sta sorridendo, come non lo vedevo fare da tempo, e Dio solo sa quanto mi piace quel sorriso.
"ma perché tutto questo?"
"perché volevo essere il primo a cui Arianna, quella strana e un po' matta, diceva ti amo."
"e Londra?"
"Londra aspetterà."
"ma è il tuo sogno.. io.."
"tu sei più importante"
"questa puoi anche rsparmiartela."
"ok, in realtà non prendono ragazzi sotto i 16 anni.."
"interessante, davvero."
"ma ritenterò l'anno prossimo, e tu verrai con me.. verrai vero?"
"Ti basti sapere che ti  amo"
"come faccio a baciarti se non scendi?"
  
 
 
 
 
Eeei.


Volevo scusarmi per il titolo, lo so che non c’entra un cazzo ma non mi veniva davvero in mente niente di meno banale. Prometto che quando troverò qualcosa di meglio lo cambierò
Alloora è la prima one shot che scrivo in questo fandom e, bho mi andava di rovinnarlo con le mie schifezze.
Ahahah.
No comunuque mi è piaciuto davvero tanto scrivere questa storia, poi a rileggerla un po’ meno ma è la vita.
Mi piacerebbe davvero tantisssimissimo sapere cosa ne pensate, anche se vi ha fatto schifo scrivete tutto quello che pensate :)
Aah e poi volevo dirvi che di solito io odio mettere i puntini di sospensione ma secondo me fanno proprio parte della storia  ahaha comunque  boh se fanno schifo ditelo.
Vabbbè ora la pianto, grazie davvero a chi leggerà questa one shot spero davvero che vi piaccia :)
 
 
Ciaao.

(non so perchè è venuto questa schifezza di carattere per lo spazio autrice ma sorvoliamo perchè non riesco a levarlo. )

Ciaaao

 
  
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