The Avengers, 'Mi sei mancata, Stark' di SherlokidAddicted su EFP Fanfiction

Mi sei mancata, Stark

Quando entrò nella stanza, Liz si rese conto del gran rischio che stava per correre e soprattutto del dolore che stava procurando a suo padre che lo osservava insieme a tutti gli altri da una stanza sopraelevata a quella dove c’era lei. Fece un sospiro e una vocina nella testa le disse “Calma Liz, ce la puoi fare”. In mezzo alla stanza un’enorme cella di vetro infrangibile la divideva dal dio delle malefatte, lo vedeva di spalle con le mani dietro la schiena, fissava un punto della parete di vetro senza nessun espressione in volto. Liz si ricordò di quando suo padre gli raccontò della cella che avevano costruito per Hulk e che poi fu usata per lui, era quasi identica.
Quando fu abbastanza vicina poggiò la mano sul vetro e lo guardò, una lacrima parve sgorgargli dall’occhio destro ma fece in tempo ad asciugarla.
- Che sta facendo? – Sussurrò Tony mentre la guardava dall’alto. Possibile che sua figlia potesse piangere per un mostro come quello, per quel piccolo cervo?
Loki parve muoversi un po’ da quella posizione eretta e fiera: la sua testa si abbassò leggermente.
- Che ci fai qui, Stark? – Disse poi lui, capendo subito che si trattava di lei, di Elizabeth.
- Quando imparerai a chiamarmi Liz? – Il dio emise una risata e si girò verso di lei.
- Dicevi che sentirti chiamare con il cognome di tuo padre ti faceva sentire importante. – Tony si avvicinò di più guardando con attenzione la scena, Thor lo afferrò per la spalla e lo fece indietreggiare nuovamente. – Non hai ancora risposto alla mia domanda. – Loki si girò nuovamente a guardare il punto di prima. – Anche se quella piccola lacrimuccia di poco fa potrebbe suggerirmi qualcosa. -
- Bene, allora non chiedermi nulla. – Liz si girò a guardare il padre, sembrava stupito, ma se lo immaginava.
- L’uomo di metallo ci osserva, dovresti fare qualcosa. -
- Ti prego, smettila. Guardami! – Liz quasi urlò, non lo vedeva da quasi un anno e gli era mancato, perché comportarsi così? Loki si voltò a guardarla, a Liz sembrò di vedere gli occhi del dio lucidi. – Sono qui per te, per aiutarti. -
- Perché? -
- Perché al contrario di mio padre e di tutti i suoi amici lassù, io so che non c’entri nulla con tutta questa storia… e credo che anche tuo fratello lo pensi. – Loki parve sbottare da un momento all’altro: si avvicinò pericolosamente a lei e batté un pugno forte contro la parete di vetro.
- Lui non è mio fratello! – Liz non si spaventò, né cambio espressione, si limitò a poggiare la mano proprio dove il pugno di Loki era ancora fermo. Loki fece spegnere quasi del tutto la sua rabbia, osservò prima i suoi occhi marroni e solo in quel momento si rese conto di quanto gli erano mancati, poi guardò la sua mano contro quella della giovane Stark, sapeva cosa voleva dirgli, sapeva cosa voleva che facesse. Aprì il pugno e fece perfettamente combaciare il palmo della mano a quello di lei. Quel semplice contatto, anche se uno stupido vetro infrangibile li divideva, bastò al dio per farla materializzare nella cella insieme a lui.
- Loki, sporco traditore! – Urlò Tony quasi sull’orlo di una crisi di nervi.
- Aspetta! – Thor lo fermò nuovamente.
- Tony guardali. – Disse Natasha con un tono quasi sconvolto. Iron Man voltò nuovamente lo sguardo sulla figlia e su Loki, cercò di sentire le loro parole.
- Era ora che lo capissi! – Liz sussurrò queste parole a Loki, si era materializzata proprio di fronte a lui e i loro palmi si toccavano senza alcun ostacolo.
- E cosa pensi di fare per far cambiare loro idea, continuano a pensare che io sia un mostro e l’ideatore di tutto questo caos. -
- Io non lo penso. – Le loro dita si intrecciarono nel giro di pochi secondi. Lui la guardò ancora negli occhi, vedeva una Liz più forte, più bella, più cresciuta dell’anno prima, più in gamba forse, ma il rivederla faceva battere il cuore del dio come quello di un coniglio.
- Ecco a cosa si riferiva! – Sussurrò Thor mentre vedeva gli occhi ammaliati del fratello.
- Cosa? – Gli chiese Tony.
- Mi disse che aveva lasciato un tesoro prezioso sulla Terra, e che sarebbe tornato per riprenderselo… - Tony guardò la figlia e fece un lungo sospirò. Non poteva credere che tra quei due ci fosse realmente qualcosa.
- Odio ammetterlo, ma mi sei mancata, Stark. – Quell’uomo poteva pur essere il dio dell’inganno, ma quando Elizabeth Stark gli rubò il cuore, il suo orgoglio passava decisamente in secondo piano. Lei non disse nulla, lo guardò negli occhi e una lacrima gli rigò il viso. Prontamente Loki gliel’asciugò con il pollice e si avvicinò al suo viso, non poteva più nasconderlo nemmeno ai Vendicatori, nemmeno a Tony Stark e nemmeno a sé stesso che provava qualcosa per quella giovane donna. Si avvicinò ancora e poggiò le labbra alle sue. La baciò con estrema dolcezza, le loro lingue si cercavano, si intrecciavano fra di loro, facendo restare allibiti chi li stava guardando. In fondo chi poteva aspettarsi tutta quella dolcezza dal dio dell’inganno? Ma Loki non la vedeva da un anno e non aspettava altro che quello.

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Allora, adesso vi faccio capire meglio! Sto cominciando una storia che metterò nella categoria dei film, in “Iron man”, dove capirete ovviamente chi è questa Elizabeth Stark e come fa ad essere la figlia di Tony. In questa storia che pubblicherò sarà presente anche Loki.
Invece, questa piccola one-shot che avete appena letto, sarà il continuo della storia che devo ancora pubblicare di Iron Man e sarà nella categoria Avengers. Vi ho un po’ incuriositi? Sto lavorando al primo capitolo di Iron Man e presto lo pubblicherò, ho deciso di pubblicare questo perché ovviamente farà parte del seguito, ma anche perché mi piaceva così tanto la scena che dovevo metterla a tutti i costi. (Io ho una cotta pazzesca per Loki e Tony, capitemi ahahahaha)
Beh, fatemi sapere che ne dite
Un bacio a tutti