S’è trafitto con le spine di quella rosa bugiarda che tinta s’è con quel rosso. Ancora il mio stilo s’intinge nel calamaio battente. Non vorrei più sprecar verbo per decantare liquorose parole Se labbra non potranno mai assaggiar il loro vero sapore. Parole? Quante ne ho torturate? Sol, solo per rompere il silenzio. È stato come colorare le penne d’un fenicottero, intrappolato nel sale pesante del bianco ricordo. Bianco restai, perso, arso