I'M A SECRET AGENT.

Correvo. I miei polmoni stavano chiedendo pietà. Ma dovevo portare a termine questa missione. O il capo non sarebbe stato affatto contento.
Le guardie del palazzo mi stavano alle calcagna. Vi starete chiedendo: ‘Che missione?’. La missione che mi aveva affidato questa volta il capo era stata la più complicata di tutte: dovevo entrare nel Palazzo Reale, scassinare la cassaforte che era nascosta dietro all’enorme quadro della regina Elisabetta e prendere la valigetta del contenuto a me tenuto nascosto. Ma a me non importava saperlo. Io svolgevo le mie missioni e il capo mi dava la mia ricompensa. E perciò meglio non mettere il naso nei fatti del mio capo.