Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: myblood    04/01/2014    1 recensioni
"E tu eri lì, con chissà quanti pensieri che ti penetravano persino nell’anima, e mi guardasti spiazzato ma al contempo sorpreso mentre mi facevo avanti, avvicinandomi sempre più a te."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ri-salve a tutti! Oggi pomeriggio mi son messa davanti al pc, e per combattere la noia ho provato a scrivere qualcosa. Non so come mi sia venuta fuori, spero solo che vi piaccia e se avete qualcosa da dire basta lasciare una recensione. Bye! 



E tu eri lì, le spalle adagiate contro il muro e gli occhi persi nel vuoto, una mano stretta attorno a un bicchiere di vetro pieno di alcool e il tuo petto che si alzava e si abbassava ad ogni respiro. Non avevi nulla che fosse fuori dall’ordinario, eri un ragazzo semplice e senza fronzoli per la testa, e quando il mio sguardo incontrava il tuo il mio cuore perdeva battiti. Mi chiedevo spesso se quest’effetto lo avessi mai avuto anche tu, se i sentimenti che provavo per te potessero mai venire ricambiati, ma ogni volta che cercavo di parlarti tu facevi finta di ascoltare, persino di esistere. Presi quel comportamento come una condizione d’indifferenza, e giorno dopo giorno mi dicevo sempre di rassegnarmi, di andare avanti cancellando i dubbi, perché il mio ottimismo mi dava sempre la forza di affrontare tutto, anche i dolori e le delusioni. Non ci vedemmo più. Non ci parlammo più. Forse era meglio così, pensai con poca leggerezza. Ma qualcosa di inaspettato, qualcosa in cui probabilmente avremmo dovuto imbatterci facendolo faccia a faccia fece incrociare nuovamente le nostre vite, facendoci scontrare come la prima volta che ti conobbi. E tu eri lì, con chissà quanti pensieri che ti penetravano persino nell’anima, e mi guardasti spiazzato ma al contempo sorpreso mentre mi facevo avanti, avvicinandomi sempre più a te. Posasti il bicchiere colmo di liquido dorato su un muretto, attento a non lasciarti sopraffare dall’emozione per non farlo cadere per terra, e solo lì mi accorsi dell’espressione diversa che aveva assunto il tuo viso. Sembravi sollevato, forse non vedevi neanche l’ora che tutto questo succedesse, o eri stato proprio tu a combinare quell’incontro? Non ebbi tempo da dedicare a quell’interrogativo, ora che mi trovavo il tuo volto a pochi centimetri dal mio le mie facoltà mentali erano andate a farsi un bel giro intorno al mondo, riposandosi chissà in quale luogo. Mi prendesti una mano con le tue lunghe e affusolate, gli occhi ben immersi nei miei, e come una Ferrari che sfreccia veloce in un circuito per arrivare alla meta prima di tutti gli altri piloti le tue labbra si fiondarono rapidamente sulle mie, forse temendo che potessero essere raggiunte da qualcun altro. Proprio in quell’istante capii: non avevi alcuna intenzione di usare la bocca per parlare, bensì per mostrarmi qualcosa in più, qualcosa che non aveva a che fare con una semplice carezza o una dolce parola. No, tu volesti darmi il tuo cuore, conservarlo insieme al mio, facendoli battere entrambi all’unisono, e tutti e due stavamo per cadere in un’altra dimensione. I sogni non erano nemmeno minimamente comparabili a quella realtà, finalmente potevo toccare e sentire ciò che avevo davanti, potevo chiaramente percepire i nostri respiri mozzati da qualche mugolio di piacere per essere di nuovo insieme, e queste sono due delle tante cose che non dimenticherò mai. Mi stringesti più forte al tuo corpo possente, lo considerai un gesto di protezione, e presa da un moto d’eccitazione approfondii il bacio, le mie mani che esploravano il tuo collo e le tue labbra che chiedevano di più senza proferire alcun suono. Perché era questo che volevamo, amarci senza dire troppo, ma evidentemente avevamo solo perso un po’ di tempo per esternare tutto ciò che aumentava i nostri pensieri e metteva in continua agitazione il nostro animo. E finimmo così, a guardarci oltre il proprio aspetto, leggendo uno le emozioni dell’altra, pareva di fare l’amore anche solo con una furtiva occhiata. Finalmente “io” divenne “noi”, finalmente eravamo di nuovo vicini, e non saremo scappati dall’altro mai più.






 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: myblood