Nella prima versione della storia questo era l’epilogo seguito da un Post
Scriptum, perciò la storia finisce quasi qui (il Post Scriptum a domani…), un
grazie a chi a letto.
Cara _CoBaIn_ secondo me Draco avrebbe potuto chiamarsi Sirius (Sirio è
infatti la stella più luminosa della costellazione del Drago come ci insegnano
i Cavalieri dello Zodiaco) ma non credo che i suoi cari genitori l’avrebbero
chiamato così, visti i parenti…
La scena dell’anello, benché un po’ disgustosa mi è venuta in mente ripensando
al film Tutti dicono I love you di Woody Allen.
Alla prossima e ultima
Inaugurazione
con sorpresa
Era la notte
della Vigilia e Draco aveva organizzato ogni cosa affinché la festa per
l’inaugurazione del nuovo reparto del San Mungo fosse perfetta. Il salone
centrale dell’ospedale, per una volta privo di gente affetta dai più svariati
disturbi, cominciava a riempirsi di gente. Aveva fatto le cose veramente in
grande e sua madre gli aveva fatto i più sinceri complimenti: era lieta di
scoprire che il suo adorato bambino aveva ereditato da lei l’abilità
nell’organizzare gli eventi mondani.
Astoria
comparve in uno splendido abito rosso che le donava molto e Draco le andò incontro
con un sorriso a cinquantaquattro denti, ma lei gli fece cenno di non esagerare
nei convenevoli perché dietro apparvero i signori Greengrass.
Nel frattempo
erano giunti nella sala anche gli ospiti più attesi, era infatti impossibile
organizzare un evento mondano senza invitare Il Bambino che Ormai è Diventato L’
Uomo Che E’ Sopravvissuto A Colui Che Non Deve Ancora Essere Nominato (perché
non si sa mai…) con al braccio la Cacciatrice migliore delle Holyhead
Harpyes (gli onori ai bravi giocatori di
Quidditch vanno fatti sempre e comunque) e i suoi due inseparabili compagni Miss So
Tutto Granger, che nonostante tutto era diventata una donna discretamente
attraente e Mr Pel di Carota Che non può essere maggiormente insultato perché è
come lanciare un Bombarda sul San Mungo[1].
Draco, spinto
dalle gelide dita della sua cara mamma, si appressò al famoso Trio e riuscì a
sibilare un rapido – Benvenuti. – Prima di andare ad accogliere ospiti più
graditi: Blaise con la sua primogenita in braccio accompagnato da una Daphne
radiosa e in avanzato stato interessante.
- Blaise, hai
intenzione di ripopolare di Maghi la Gran Bretagna?
- Scherza,
scherza, guarda che quando le Greengrass ti mettono il cappio al collo, poi non
puoi più farne a meno… - Sorrise Blaise.
Draco lo guardò
con aria saputa: - Hai notato le mani della tua dolce cognatina ultimamente?
Blaise si voltò
verso Astoria e solo in quel momento notò che all’anulare sinistro portava un
elegante anello con brillante.
- Quando pensi
di dirlo ai tuoi?
- Noti occasione
migliore di questa?
Blaise osservò
l’ex-compagno di casa poi sogghignò: - Scommetto che lo fai solo per metterla
in difficoltà, sei veramente una serpe!
- Che vuoi che
ti dica ho imparato da lei…
Nel frattempo
la sala si era riempita e Draco si era recato su un piccolo podio posizionato
davanti ad un nastro rosso che chiudeva l’entrata del nuovo reparto.
Si schiarì la
voce ed ottenne l’attenzione dei presenti: - Bene, sono molto lieto che tutti
voi abbiate accolto il mio invito per questa serata splendida, oggi ci sono
molte cose da festeggiare, prima di tutto, vorrei augurare ai miei genitori
Buon anniversario. – Tutta la folla si voltò verso gli imbarazzatissimi coniugi
Malfoy che mal sopportavano che i fatti loro venissero spiattellati così ai quattro
venti.
Poi Draco
proseguì: - Poi voglio cogliere l’occasione per presentare ai qui presenti la
futura signora Malfoy.
Astoria assunse
una tonalità verdognola mentre Draco le prendeva la mano per trascinarla con sé
sul podio e gli sibilò: - Ti giuro che questa me la paghi davvero cara.
Draco deglutì,
ma proseguì.
- Astoria, dato
che hai già acconsentito a sposarmi cosa ne dici di farlo ora?
La ragazza
impallidì: - Ma tu sei fuori!
- Ok lo prendo
per un sì.
La folla che
era rimasta ammutolita scoppiò in un sonoro applauso e Astoria non poté che
prendere la mano di Draco e fare buon viso a cattivo gioco.
L’omino del
Ministero che normalmente officiava le cerimonie apparve all’improvviso e
domandò: - Dove sono i testimoni?
Draco si voltò
verso Blaise: - Amico, mi devi un favore, ricordi?
Blaise si pose
accanto al ragazzo, mentre Astoria cercava disperatamente fra gli invitati un
volto familiare, Daphne stava cercando di giostrarsi tra il pancione e la
bambina che Blaise le aveva prontamente scaricato, quindi era fuori gioco finalmente
intravide Luna Lovegood che parlava con Ginny Weasley, abbandonò il fianco di
Draco e corse ad agguantarla.
- Luna, ti
prego, fammi un favore.
- Certo, cara,
se tuo padre mi contatta cosa devo dirgli questa volta?
- Niente, ho bisogno
di una testimone.
- Ma io non ho
visto nulla, a parte i Nargilli nel vischio, cosa dovrei testimoniare?
- Un matrimonio
ammesso e non concesso che il mio dolce fidanzato non venga barbaramente
massacrato nel sonno questa notte per la splendida improvvisata che mi ha
fatto, come vedi mio padre e suo padre non sono proprio al colmo della gioia.
Effettivamente
il Signor Malfoy e il Signor Greengrass stavano fulminando Draco con lo sguardo
anche se lui non sembrava accorgersene.
Ginny sorrise e
disse a Luna: - Vai, presto.
Poi, rivolgendosi a Astoria che non conosceva
molto bene: - Auguri, ne avrai bisogno!
La ragazza
sorrise e rispose: - Ti assicuro che lui ne avrà molto più bisogno, questa me
la paga!
Astoria
raggiunse il fidanzato e vennero officiati i riti, mentre i volti di Lucius Malfoy
e di Hyperion Greengrass assumevano connotati sempre più truci.
Dal canto suo
Narcissa si era avvicinata alla madre di Astoria che tamponava delicatamente le
lacrime di gioia per poter assistere almeno al matrimonio della sua
secondogenita.
Conclusa la
cerimonia Draco chiese ad Astoria di tagliare il nastro rosso e il nuovo
reparto del San Mungo venne inaugurato.
Poi si aprirono
le danze ed il ragazzo la invitò a ballare.
Mentre la
stringeva lei gli disse: - Senti genio, dove mi porti a dormire stanotte?
- A casa, no?
- Quale, Malfoy
Manor?
- Veramente io
pensavo a quella che mi ha lasciato il mio padrino, ci ho messo tre mesi a
sistemarla come si deve…
- Ma davvero e
dove si trova? In un angolo remoto dell’Inghilterra?
- Veramente è a
Spinner’s End. Sai Piton era mio padrino…
- Ah, ecco il
perché di tutti quei favoritismi…
Mentre
parlavano un uomo si avvicinò e posò la mano sulla spalla di Draco, il ragazzo
si voltò e si trovò faccia a faccia con suo padre che gli sibilò: - Posso
ballare con la nuova Signora Malfoy?
Il giovane
divenne decisamente verdognolo e cedette al padre la mano di Astoria, mentre il
Signor Greengrass gli si avvicinava minacciosamente.
- Malfoy.
Draco sobbalzò.
Poi si voltò con molto aristocratico terrore ed immaginò che dopo essere stato
al cospetto del Signore Oscuro parlare con un mago come Greengrass non doveva
essere così difficile. Ebbene, ancora una volta si sbagliava.
- Malfoy, se
assomigli anche solo vagamente a tuo padre sei un essere discretamente
spregevole, ma se hai preso qualcosa di tua zia allora non sei proprio da
buttare via. Ovviamente mi riferisco ad Andromeda, eravamo nello stesso anno e
nella stessa Casa ed era una persona perbene. Da quello che so, in realtà è
ancora una persona perbene. Ciò detto se ti azzardi a far soffrire la mia
bambina ti farò pentire di essere sopravvissuto alla guerra.
Gli assestò
quindi una pacca sulla spalla e si allontanò in direzione della sua nipotina.
Da quando aveva visto quella piccola bimba color caffelatte con gli occhioni
azzurri della mamma si era talmente innamorato che era riuscito a perdonare
Daphne per aver sposato Blaise ed era stato il primo a sollevare il calice
quando gli avevano detto che presto sarebbe arrivato un nuovo Zabini.
Nel frattempo
Astoria era alle prese con la morsa d’acciaio di Lucius che stava cercando di
capire cosa avesse in mente quella insulsa ragazzina e cosa ci avesse trovato
suo figlio in lei.
- Signorina
Greengrass a cosa devo l’onore di essere diventato suo suocero?
- Forse al
fatto che il suo caro figliolo si sia innamorato di me? Ah, e non sono più la
signorina Greengrass da circa mezz’ora, quindi o mi chiama Astoria o dovrà
rassegnarsi ad avere a che fare con due Signore Malfoy.
- Lingua
tagliente, ora comincio a capire, scommetto che eri a Serpeverde.
- Sbagliato, ho
più acume che malizia: ero a Corvonero, ed ora, se non Le dispiace gradirei
tornare fra le braccia di un Malfoy un po’ più giovane, sa mi trovo meglio con
lui…
Lucius la
lasciò chinando leggermente il capo a mo’ di saluto e pensò che suo figlio si
era cacciato veramente in un bel guaio.
Astoria marciò
a passo di carica verso Draco che stava appartato da un lato con Blaise, lo
prese per il collo della camicia e lo baciò con un trasporto tale da attirare
su di loro i fischi e gli applausi di tutti i convenuti.
Dopo di che
salì sul podio trascinandoselo dietro e disse: - Ora, se non vi dispiace
togliamo il disturbo!
E detto ciò se
lo trascinò dietro in una Smaterializzazione congiunta che miracolosamente finì
senza danni per nessuno dei due, anche se si ritrovarono fra la neve nel bel
mezzo del nulla.
Draco la prese in
braccio e si Materializzarono a Spinner’s End: - Casa dolce casa - Disse poi
buttandosi su una poltrona.
Astoria era
ancora in piedi in mezzo alla stanza e gli fece una volata mostruosa: - Ma si
può sapere cosa ti è preso? Non era certo quello che speravo per il mio
matrimonio! Ma è mai possibile che non ne combini mai una giusta?
Draco si fece
piccino piccino sulla poltrona e rispose: - Volevo stupirti!
Astoria gli
inveì contro ancora per un paio di minuti e poi… scoppiò a ridere.
Draco la guardò
stupito: - E adesso che ti prende?
- Scommetto che
non hai visto la faccia di Harry Potter e quella di Ron Weasley.
- Non è che ci
tenessi particolarmente, io guardavo solo te…
- Quando ci
siamo Smaterializzati Hermione Granger e Ginny Weasley li avevano messi con le
spalle al muro e dal labiale mi sembrava che dicessero che si erano fatti
battere sul tempo da uno spocchioso Serpeverde e si chiedevano dove fosse
finito il loro famoso coraggio Grifondoro…
Anche Draco
scoppiò a ridere e si avvicinò ad Astoria: - Bene, signora Malfoy, ed ora come
pensi di farmela pagare…
- Per
cominciare mi porti in camera in braccio e poi se non sei troppo stanco…