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Autore: bic    26/05/2008    1 recensioni
Con questa fic ho cercato di rispondere ad alcune domande che non lasciavano dormire le fan di Draco di notte: 1 Come si sono conosciuti Draco e Astoria? 2 Come è fatta Astoria? 3 Chi ha avuto la brillante idea di chiamare il loro unicogenito Scorpius e perchè? Se vi ho incuriosito... seguitemi!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nella prima versione della storia questo era l’epilogo seguito da un Post Scriptum, perciò la storia finisce quasi qui (il Post Scriptum a domani…), un grazie a chi a letto.

 

Cara _CoBaIn_ secondo me Draco avrebbe potuto chiamarsi Sirius (Sirio è infatti la stella più luminosa della costellazione del Drago come ci insegnano i Cavalieri dello Zodiaco) ma non credo che i suoi cari genitori l’avrebbero chiamato così, visti i parenti…

La scena dell’anello, benché un po’ disgustosa mi è venuta in mente ripensando al film Tutti dicono I love you di Woody Allen.

Alla prossima e ultima

 

Inaugurazione con sorpresa

 

Era la notte della Vigilia e Draco aveva organizzato ogni cosa affinché la festa per l’inaugurazione del nuovo reparto del San Mungo fosse perfetta. Il salone centrale dell’ospedale, per una volta privo di gente affetta dai più svariati disturbi, cominciava a riempirsi di gente. Aveva fatto le cose veramente in grande e sua madre gli aveva fatto i più sinceri complimenti: era lieta di scoprire che il suo adorato bambino aveva ereditato da lei l’abilità nell’organizzare gli eventi mondani.

Astoria comparve in uno splendido abito rosso che le donava molto e Draco le andò incontro con un sorriso a cinquantaquattro denti, ma lei gli fece cenno di non esagerare nei convenevoli perché dietro apparvero i signori Greengrass.

Nel frattempo erano giunti nella sala anche gli ospiti più attesi, era infatti impossibile organizzare un evento mondano senza invitare Il Bambino che Ormai è Diventato L’ Uomo Che E’ Sopravvissuto A Colui Che Non Deve Ancora Essere Nominato (perché non si sa mai…) con al braccio la Cacciatrice migliore delle Holyhead Harpyes  (gli onori ai bravi giocatori di Quidditch vanno fatti sempre e comunque)  e i suoi due inseparabili compagni Miss So Tutto Granger, che nonostante tutto era diventata una donna discretamente attraente e Mr Pel di Carota Che non può essere maggiormente insultato perché è come lanciare un Bombarda sul San Mungo[1].

Draco, spinto dalle gelide dita della sua cara mamma, si appressò al famoso Trio e riuscì a sibilare un rapido – Benvenuti. – Prima di andare ad accogliere ospiti più graditi: Blaise con la sua primogenita in braccio accompagnato da una Daphne radiosa e in avanzato stato interessante.

- Blaise, hai intenzione di ripopolare di Maghi la Gran Bretagna?

- Scherza, scherza, guarda che quando le Greengrass ti mettono il cappio al collo, poi non puoi più farne a meno… - Sorrise Blaise.

Draco lo guardò con aria saputa: - Hai notato le mani della tua dolce cognatina ultimamente?

Blaise si voltò verso Astoria e solo in quel momento notò che all’anulare sinistro portava un elegante anello con brillante.

- Quando pensi di dirlo ai tuoi?

- Noti occasione migliore di questa?

Blaise osservò l’ex-compagno di casa poi sogghignò: - Scommetto che lo fai solo per metterla in difficoltà, sei veramente una serpe!

- Che vuoi che ti dica ho imparato da lei…

Nel frattempo la sala si era riempita e Draco si era recato su un piccolo podio posizionato davanti ad un nastro rosso che chiudeva l’entrata del nuovo reparto.

Si schiarì la voce ed ottenne l’attenzione dei presenti: - Bene, sono molto lieto che tutti voi abbiate accolto il mio invito per questa serata splendida, oggi ci sono molte cose da festeggiare, prima di tutto, vorrei augurare ai miei genitori Buon anniversario. – Tutta la folla si voltò verso gli imbarazzatissimi coniugi Malfoy che mal sopportavano che i fatti loro venissero spiattellati così ai quattro venti.

Poi Draco proseguì: - Poi voglio cogliere l’occasione per presentare ai qui presenti la futura signora Malfoy.

Astoria assunse una tonalità verdognola mentre Draco le prendeva la mano per trascinarla con sé sul podio e gli sibilò: - Ti giuro che questa me la paghi davvero cara.

Draco deglutì, ma proseguì.

- Astoria, dato che hai già acconsentito a sposarmi cosa ne dici di farlo ora?

La ragazza impallidì: - Ma tu sei fuori!

- Ok lo prendo per un sì.

La folla che era rimasta ammutolita scoppiò in un sonoro applauso e Astoria non poté che prendere la mano di Draco e fare buon viso a cattivo gioco.

L’omino del Ministero che normalmente officiava le cerimonie apparve all’improvviso e domandò: - Dove sono i testimoni?

Draco si voltò verso Blaise: - Amico, mi devi un favore, ricordi?

Blaise si pose accanto al ragazzo, mentre Astoria cercava disperatamente fra gli invitati un volto familiare, Daphne stava cercando di giostrarsi tra il pancione e la bambina che Blaise le aveva prontamente scaricato, quindi era fuori gioco finalmente intravide Luna Lovegood che parlava con Ginny Weasley, abbandonò il fianco di Draco e corse ad agguantarla.

- Luna, ti prego, fammi un favore.

- Certo, cara, se tuo padre mi contatta cosa devo dirgli questa volta?

- Niente, ho bisogno di una testimone.

- Ma io non ho visto nulla, a parte i Nargilli nel vischio, cosa dovrei testimoniare?

- Un matrimonio ammesso e non concesso che il mio dolce fidanzato non venga barbaramente massacrato nel sonno questa notte per la splendida improvvisata che mi ha fatto, come vedi mio padre e suo padre non sono proprio al colmo della gioia.

Effettivamente il Signor Malfoy e il Signor Greengrass stavano fulminando Draco con lo sguardo anche se lui non sembrava accorgersene.

Ginny sorrise e disse a Luna: - Vai, presto.

 Poi, rivolgendosi a Astoria che non conosceva molto bene: - Auguri, ne avrai bisogno!

La ragazza sorrise e rispose: - Ti assicuro che lui ne avrà molto più bisogno, questa me la paga!

Astoria raggiunse il fidanzato e vennero officiati i riti, mentre i volti di Lucius Malfoy e di Hyperion Greengrass assumevano connotati sempre più truci.

Dal canto suo Narcissa si era avvicinata alla madre di Astoria che tamponava delicatamente le lacrime di gioia per poter assistere almeno al matrimonio della sua secondogenita.

Conclusa la cerimonia Draco chiese ad Astoria di tagliare il nastro rosso e il nuovo reparto del San Mungo venne inaugurato.

Poi si aprirono le danze ed il ragazzo la invitò a ballare.

Mentre la stringeva lei gli disse: - Senti genio, dove mi porti a dormire stanotte?

- A casa, no?

- Quale, Malfoy Manor?

- Veramente io pensavo a quella che mi ha lasciato il mio padrino, ci ho messo tre mesi a sistemarla come si deve…

- Ma davvero e dove si trova? In un angolo remoto dell’Inghilterra?

- Veramente è a Spinner’s End. Sai Piton era mio padrino…

- Ah, ecco il perché di tutti quei favoritismi…

Mentre parlavano un uomo si avvicinò e posò la mano sulla spalla di Draco, il ragazzo si voltò e si trovò faccia a faccia con suo padre che gli sibilò: - Posso ballare con la nuova Signora Malfoy?

Il giovane divenne decisamente verdognolo e cedette al padre la mano di Astoria, mentre il Signor Greengrass gli si avvicinava minacciosamente.

- Malfoy.

Draco sobbalzò. Poi si voltò con molto aristocratico terrore ed immaginò che dopo essere stato al cospetto del Signore Oscuro parlare con un mago come Greengrass non doveva essere così difficile. Ebbene, ancora una volta si sbagliava.

- Malfoy, se assomigli anche solo vagamente a tuo padre sei un essere discretamente spregevole, ma se hai preso qualcosa di tua zia allora non sei proprio da buttare via. Ovviamente mi riferisco ad Andromeda, eravamo nello stesso anno e nella stessa Casa ed era una persona perbene. Da quello che so, in realtà è ancora una persona perbene. Ciò detto se ti azzardi a far soffrire la mia bambina ti farò pentire di essere sopravvissuto alla guerra.

Gli assestò quindi una pacca sulla spalla e si allontanò in direzione della sua nipotina. Da quando aveva visto quella piccola bimba color caffelatte con gli occhioni azzurri della mamma si era talmente innamorato che era riuscito a perdonare Daphne per aver sposato Blaise ed era stato il primo a sollevare il calice quando gli avevano detto che presto sarebbe arrivato un nuovo Zabini.

Nel frattempo Astoria era alle prese con la morsa d’acciaio di Lucius che stava cercando di capire cosa avesse in mente quella insulsa ragazzina e cosa ci avesse trovato suo figlio in lei.

- Signorina Greengrass a cosa devo l’onore di essere diventato suo suocero?

- Forse al fatto che il suo caro figliolo si sia innamorato di me? Ah, e non sono più la signorina Greengrass da circa mezz’ora, quindi o mi chiama Astoria o dovrà rassegnarsi ad avere a che fare con due Signore Malfoy.

- Lingua tagliente, ora comincio a capire, scommetto che eri a Serpeverde.

- Sbagliato, ho più acume che malizia: ero a Corvonero, ed ora, se non Le dispiace gradirei tornare fra le braccia di un Malfoy un po’ più giovane, sa mi trovo meglio con lui…

Lucius la lasciò chinando leggermente il capo a mo’ di saluto e pensò che suo figlio si era cacciato veramente in un bel guaio.

Astoria marciò a passo di carica verso Draco che stava appartato da un lato con Blaise, lo prese per il collo della camicia e lo baciò con un trasporto tale da attirare su di loro i fischi e gli applausi di tutti i convenuti.

Dopo di che salì sul podio trascinandoselo dietro e disse: - Ora, se non vi dispiace togliamo il disturbo!

E detto ciò se lo trascinò dietro in una Smaterializzazione congiunta che miracolosamente finì senza danni per nessuno dei due, anche se si ritrovarono fra la neve nel bel mezzo del nulla.

Draco la prese in braccio e si Materializzarono a Spinner’s End: - Casa dolce casa - Disse poi buttandosi su una poltrona.

Astoria era ancora in piedi in mezzo alla stanza e gli fece una volata mostruosa: - Ma si può sapere cosa ti è preso? Non era certo quello che speravo per il mio matrimonio! Ma è mai possibile che non ne combini mai una giusta?

Draco si fece piccino piccino sulla poltrona e rispose: - Volevo stupirti!

Astoria gli inveì contro ancora per un paio di minuti e poi… scoppiò a ridere.

Draco la guardò stupito: - E adesso che ti prende?

- Scommetto che non hai visto la faccia di Harry Potter e quella di Ron Weasley.

- Non è che ci tenessi particolarmente, io guardavo solo te…

- Quando ci siamo Smaterializzati Hermione Granger e Ginny Weasley li avevano messi con le spalle al muro e dal labiale mi sembrava che dicessero che si erano fatti battere sul tempo da uno spocchioso Serpeverde e si chiedevano dove fosse finito il loro famoso coraggio Grifondoro…

Anche Draco scoppiò a ridere e si avvicinò ad Astoria: - Bene, signora Malfoy, ed ora come pensi di farmela pagare…

- Per cominciare mi porti in camera in braccio e poi se non sei troppo stanco…

 



[1] Sarebbe a dire che è come sparare sulla Croce Rossa

  
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