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Autore: giuis    05/01/2014    2 recensioni
La mia vita si capovolgerà. Accadranno cose che non mi sarei mai immaginata.
Affronterò dolori, gioie, pianti, risate.
Come riempirò quel voto che mi ha lasciato? Come risolverò i miei problemi? Quali saranno i miei veri sentimenti? Chi sarà veramente sincero con me?
Sarò trascinata dagli eventi e lotterò per me stessa.
Alcune persone mi staranno vicine, altre mi abbandoneranno e altre ancora mi tradiranno.
Ci saranno colpi di scena e intrighi, mentre un segreto cambierà le sorti della storia.
Cosa accadrà? Siete curiosi? Volete scoprire qual'è questo segreto? Toccherà a voi scoprirlo leggendo tutta la fanfiction.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Quel pomeriggio quando tornai a casa, dopo scuola ero davvero stanca.
Per fortuna in casa non c'era nessuno, così misi la musica a palla. Mi buttai sul divano con qualcosa da mangiare sul tavolino. Poco dopo mi addormentai.

Fui svegliata dall'acqua gelida che qualcuno mi buttò addosso, chi poteva essere se non il mio fratellastro?! Ci odiavamo.
"Vaffanculo. Ma tu non hai un cazzo da fare?!" gridai.
"No." rispose.
"Sei solo uno scansafatiche. Hai 21 anni, non fai un cazzo dalla mattina alla sera e ti fai mantenere da mio padre e tua madre." 
Sua madre e mio padre si erano conosciuti anni prima e solo dopo molto tempo ci presentarono e decisero di vivere insieme, più precisamente nella casa mia e di mio padre. Mi arrabbiai molto. Qui ci abitò mia madre e io non accettavo la presenza di un'altra donna in casa. Era come se mio padre voleva trovarmi un'altra mamma e trovarsi per sè un'altra moglie.
Ma mia madre era ed è insostituibile, era una donna speciale.
"Perché tu li porti i soldi a casa?!"
"Io vado a scuola e appena la finirò andrò a lavorare così, appena potrò me ne a andrò da questa casa e non ci vedremo più."
Lui mi fece una smorfia e andò verso camera sua.
Andai a farmi un bagno caldo.
Quando finì di farmi il bagno, mi misi un asciugamano intorno al corpo e mi diressi verso camera mia. 
Non avrei immaginato che proprio in quel momento Louis, il mio fratellastro, sarebbe uscito da camera sua e che me lo sarei trovata davanti.
Io diventai tutta rossa, cavoli ero quasi nuda.
Mi accorsi che anche lui arrossì, iniziò a guardarsi in giro per non far cadere lo sguardo su di me, mentre io tentavo di coprirmi con le mani. 
Eravamo tutti e due in imbarazzo e giuro che non avevo mai visto Louis così, era sempre scontroso e antipatico.
"Forse è il caso che vai in camera tua o vuoi rimanere così tutta la sera?!" disse.
"Si, hai ragione."
Andai verso camera mia e quando ci entrai chiusi bene la porta.
Passai il resto della serata in camera mia fino a quando non arrivò mio padre e la sua fidanzata, la madre di Louis. No, non si erano ancora sposati, per fortuna.
Cenammo tutti insieme, tipo la famigliola felice anche se non era così.
Mio padre iniziò a farmi la romanzina perché seppe dei miei pessimi voti a scuola in questo periodo.
La cosa che odiavo di più di quei momenti è che Louis e sua madre, Elly assistevano alla scena.
Loro non si dovevano intromettere nella mia vita, perché non ne facevano parte anche se vivevamo nella stessa casa.
"Il tuo professore mi ha chiamato e mi ha detto che è dall'inizio dell'anno che prendi brutti voti. Lo sai che io ti accontento in tutto però ti devi impegnare a scuola. Rendi orgoglioso tuo padre."
"Hai bisogno di bei voti per essere orgoglioso di me?! Bella merda. Pensavo fossi orgoglioso di me per altri mille motivi, invece a te interessano i bei voti. Cazzo lo sai come mi sento dopo che lei.."
"Usi sempre la scusa di tua madre. È passato molto tempo da quando è morta, ora basta! Juls, la vita va avanti."
"Ma che cazzo stai dicendo?! Uso la scusa di mia madre?! Cosa c'è non la chiami più per nome ma tua madre?! Sai cosa c'è?! Mi deludi tu, papà. Non avrei mai immaginato che avresti detto una cosa del genere."
Iniziai a piangere. Non potevo credere a quello che aveva detto. 
Lui rimase impassibile. Louis mi guardò e per la prima volta non rise delle mie disgrazie.
Anche Elly mi guardò.
"Tu non sai un cazzo della mia vita, non sai quanto sto soffrendo, non sai cosa devo affrontare ogni giorno. Tu vuoi farmi dimenticare della mamma, portando questa qua in casa nostra, con suo figlio e fare finta di essere la famiglia perfetta, ma non lo siamo. Ci stiamo solo prendendo in giro. Elly non sa nemmeno quanti anni ho, forse non sa nemmeno come mi chiamo.
Io e Louis ci odiamo. Poi ci sei tu, che sei cambiato, non sei il papà di prima. Sei freddo, sai solo farmi le prediche, non ti interessi più alla mia vita e non scherzi più con me come se fossi un mio amico. Non fai più niente di tutto questo. Tu non sei più il papà di prima. Non ti riconosco più." gridai con tutta la voce che avevo in corpo mentre lui mi fissava, senza dire una parola.
Tra le lacrime mi alzai dal tavolo e andai via. Non sapevo dove stavo andando ma volevo scappare da tutti e da tutto. Volevo solo la mia mamma.
Continuavo a correre per le strade di Londra, piangendo.
Mi accasciai a terra, appoggiata al muro.
Avevo la testa tra le gambe. Mi calmai, anche se continuavo a singhiozzare.
A un tratto qualcuno mi accarezzò la testa, ma io non la alzai credendo che fosse mio padre.
"Ehi piccola, è tutto ok?!" mi chiese.
Non era mio padre, la voce non era di certo la sua e di nessun'altra persona a me familiare.
"Cosa vuoi? Chi sei?" dissi.
"Voglio solo aiutarti, ti ho visto piangere, che succede?"
"Non sono affari tuoi, ok?! Non so nemmeno chi sei."
"Allora non nascondere quel bellissimo viso e guardami."
Io alzai il viso e davanti mi ritrovai..

  
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