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Autore: sfiorisci    05/01/2014    20 recensioni
Tutti i giorni noi sentiamo parlare delle fangirl, con il loro linguaggio particolare, otp, ship, fandom... ma come vede la fangirl la propria giornata?
Un divertente (si spera) esempio di come la fangirl trascorre la sua giornata tipica.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La difficile vita della fangirl
 
 
La fangirl ha una vita, più o meno, come tutti gli altri. Si alza di malavoglia dal letto e inizia a prendersi cura di se stessa ancora addormentata. Il suo cervello però, fin dal primo mattino, è già pieno di parole incomprensibili ai normali esseri umani. Ship, fandom, otp… questo è solo parte del lessico che trovano basilare.
Appena arriva a scuola, la fangirl, inizia un monologo interiore sul perché il gufo abbia perso la sua lettera per Hogwarts e quanto le piacerebbe frequentarla. Invece spesso si trova a dover condividere cinque ore con degli esseri che reputa di scarsa intelligenza e tatto e che chiama di spregiativamente “sudici babbani”.
Il cervello della fangirl a scuola si concentra su tutto tranne che sulla lezione in corso, infatti i suoi pensieri sono equamente divisi fra otp, shippare ogni cosa che vede (come il gesso ed il cancellino) pensare a trame per improbabili fan-fiction (il cancellino tradisce il gesso con la lavagna), che vorrebbe una bacchetta magica e che Harry Potter ha sconfitto il Signore Oscuro senza conoscere la trigonometria.
La fangirl può fare tutte queste cose da sola, ma meglio ancora se nella sua classe c’è una come lei: non la chiamerà mai babbana, si scambieranno occhiate ogni volta che pensano al loro fandom (sempre) e scoppieranno, come due perfette idiote, a ridere o a piangere a certe frasi o parole dette dalle insegnanti o compagni di classe. Per esempio non dovete mai dire “sempre”,”zolletta di zucchero”,”tributo”,”ragazzo del pane”,”mango”,”diurno”,”ibrido”… la fangirl potrebbe impazzire con queste parole.
Quando la fangirl decide che i suoi compagni hanno il lusso di parlare con lei tenta di convincerli, inutilmente, a diventare gay. Oh, è allora che la fangirl dà il meglio di sé, mostrando un sorriso innocente, con gli occhi umidi mentre dice “Gay è meglio, arcobaleni, unicorni rosa” e a quel punto i suoi compagni, se non hanno ancora chiamato un manicomio, decidono che è meglio ignorarla e isolarla. La fangirl, però, è testarda: si ritirerà in un angolino e continuerà a parlare di gay da sola.
La lezione preferita della fangirl è quella di inglese. Grazie alla moltitudine di serie tv che segue in lingua originale, non è per lei difficile capire ciò che l’insegnante spiega. Si diverte anche con l’inglese, perché, quando è il suo turno parla con l’accento del suo attore preferito e scoppia a ridere (per la seconda volta nella giornata) senza che gli altri capiscano nulla.
Quando la fangirl torna da scuola (che, ricordiamolo, non è Hogwarts), pensa alle innumerevoli cose che potrebbe fare se non avesse i compiti. In questo caso è felice che la sua scuola non sia Hogwarts: lì ne avrebbe il triplo. La fangirl per cui, dopo mangiato, inizia a fare i compiti, restando però sempre connessa con le notizie che le interessano tramite tablet o smartphone.
Un fatto interessante di questa creatura è che lei non può vivere senza connessione internet e se a volte vedete qualcuno che si aggira nella notte con qualcosa in mano mormorando strane parole… beh, quella è una fangirl che cerca una rete wi-fi libera.
La fangirl il pomeriggio non esce. Non sa cosa sia quella che chiamano “vita sociale”, teme possa essere una malattia mortale. Lei ha i suoi personaggi e le sue coppie gay a cui pensare, e questo le basta.
Quando finisce di studiare la fangirl prende il suo computer, con cui vive in simbiosi, e sceglie di occupare il proprio tempo libero come vuole. Scrive fan-fiction sulle sue coppie, a volte sono così piene di angst che si chiede ancora se abbia un cuore. Se non scrive la fangirl può anche andare su vari siti per cercare fan-fiction che le interessano. Ha anche una lista di fan-fiction preferite e non vede l’ora che le autrici (ci sono pochi esponenti dell’altro sesso fra loro, pochi fanboy) aggiornino. Quando vede che non lo hanno fatto le insulta amorevolmente, quando invece lo fanno la insultano ancora più pesantemente (ma sempre amorevolmente, eh) in modo tale che le offese ricevute bastano per sette generazioni dopo di lei.
La fangirl può anche decidere che non vuole leggere né scrivere: a quel punto si ritrova a girare sui social network: facebook (sul quale di solito ha un altro account, un fake, oltre a quello della sua vita normale, il real), su twitter, in cui avrà sicuramente l’icon del suo attore o cantante preferito e simili. La fangirl può decidere di passere il suo pomeriggio su pottermore, in cui finalmente può essere ciò che ha sempre sognato, ovvero una strega che viene smistata nella sua casa, con la sua bacchetta e il suo patronus.
La fangirl può anche guardare serie tv in streaming, che di solito sono la sua morte, date tutte le scatole di fazzoletti che usa solo per quello. Piange ogni volta che i personaggi della sua otp respirano la stessa aria e, ovviamente, ogni volta che muore un personaggio. La fangirl sa che vedere serie tv la farà morire dentro, ma a lei non importa e decide di rovinarsi la vita così.
Non ho ancora parlato del social network preferito dalle fangirl: Tumbrl. La fangirl è Tumblr e Tumblr è la fangirl. Lì nessuno sembra stupido o idiota e tutti piangono o ridono per le stesse cose. Lì la fangirl si sente nel suo mondo, può vedere fan-art, spoiler (che odia), altre fan fiction, gif, immagini diverti ma, soprattutto, incontra altra gente come lei.
Gente che, alla fine, non è proprio sconosciuta, perché chi fa parte del fandom è come se fosse un parente alla lontana che non si vede spesso. La fan girl ama questo mondo, ci si immerge completamente e se fosse per lei non si scollegherebbe mai. Ama Tumblr alla follia, per lei è come linfa vitale.
Un altro desiderio della fan girl è il cibo, infatti piangere, urlare e sclerare le consuma molta energia e non riesce a farcela con in normali pasti che ci sono in un giorno; per questo fa molti spuntini e poi si vede sempre come una balena grassa.
La giornata della fangirl si chiude in bellezza: dopo aver cenato ed essersi messa il suo pigiama preferito si mette sotto le coperte con il suo portatile per morire ancora un altro po’ guardando serie tv o leggendo un libro. Quando è arrivata al punto che non ce la fa più spegne tutto e si raggomitola sotto le coperte, pensando a tutte le posizioni in cui la sua otp è in grado di farlo.


 

Beh, ecco,  so che questa storia non è il massimo, ma mi sembrava una cosa carina e  originale da scrivere. Mi è venuta l'ispirazione guardando il video 'La difficile vita della fangirl' di doyouknowellie e ho pensato che potesse essere una cosa carina scriverci sopra due righe con un po' di ironia. Anche io sono una fangirl e spesso mi comporto come ho scritto sopra, perciò ho pensato che potesse essere divertente fare un po' di auto-ironia, ogni tanto.
Questa è la prima storia comica che scrivo e sinceramente non so cosa aspettarmi, per cui per critiche o consigli scrivetemi pure! :D
   
 
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