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Autore: xproudofmyhero    05/01/2014    4 recensioni
Thadastian | Fluff
[Sebastian Smythe non era il tipo da esternare i sentimenti.
Non aveva mai pensato a quella cosa, all’amore.
Ma se la concezione di amore a prima vista, esisteva, lui l’aveva provato.
...
Erano bastati alcuni semplici sguardi che si erano rivolti, delle mani impacciate mentre si rimettevano in piedi, tutto ciò aveva comportato il cosiddetto colpo di fulmine.]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tutti coloro che si sentono dei Thad Harwood e aspettano con ansia che il loro Sebastian Smythe dica "ti amo".

A piece of my iced heart.
 
Sebastian Smythe non era il tipo da esternare i sentimenti.
Non aveva mai pensato a quella cosa, all’amore.
Ma se la concezione di amore a prima vista, esisteva, lui l’aveva provato.
Un giorno, un lunedì mattina di ottobre, quando, con sacrificio, si era ritrovato a varcare la soglia di quella nuova scuola, rigorosamente maschile.
Era entrato in segreteria, compilato vari moduli, e insieme ad una signora si era ritrovato a fare il giro della scuola.
Era vicino alle scale, quando notò un malloppo di fogli svolazzare e cadere a terra.
Un ragazzo, più basso di lui, con i tratti ispanici, occhi scuri ma profondi.
Si era perso in quello sguardo, ritrovandosi a sorridere come mai aveva fatto nella sua vita.
Era stanco di ascoltare la segretaria parlare, quello era stato un ottimo diversivo, aiutarlo a raccogliere tutti quei fogli l’avrebbe fatto apparire per un ragazzo beneducato e gentile, cosa che in fondo lui era.
Erano bastati alcuni semplici sguardi che si erano rivolti, delle mani impacciate mentre si rimettevano in piedi, tutto ciò aveva comportato il cosiddetto colpo di fulmine.

“Io sono Sebastian, sono nuovo” “Piacere, sono Thad”
 
Poche parole, semplici, coincise, erano bastate quelle.
Sorrisi rivolti, maliziosi di Sebastian, sinceri e profondi quelli di Thad.
Non si erano detti altro.
 
Era lì che era iniziata la loro storia, fatta di alti e bassi, fatta di gelosia, pianti, urla, tradimenti, carezze, abbracci, baci, desiderio che veniva sfogato sotto le coperte di uno o dell’altro all’inizio, poi nel letto di entrambi quando si ritrovarono compagni di stanza.

Sebastian aveva pensato a tutte quelle cose quella notte, mentre era rimasto sveglio a guardare dormire Thad tra le sue braccia.
Si era ritrovato a notare la fossetta che gli veniva sulla guancia, perché se la mordeva all’interno, aveva notato ogni singolo particolare, il sorriso che gli veniva fuori, il modo in cui i capelli gli ricadevano sul viso, era in quel momento che aveva preso coscienza di tutto.
In un sussurro, avvicino il viso a quello del suo ragazzo, che dormiva profondamente, e con un sorriso sul viso aveva pronunciato quelle due semplici parole.
 
“Ti amo”
 
L’aveva detto, per la prima volta, Thad dormiva, non l’aveva sentito, ma Sebastian finalmente l’aveva detto.
Era stato così duro, fino a quel momento.
Non aveva dato la possibilità a nessuno di raggiungere quel cuore che gli pulsava all’interno del cuore, più per obbligo di vita, che non per spensieratezza e gioia.
Decise di addormentarsi, dopo aver capito ciò che provava e quali sentimenti erano nascosti al suo interno.
 
Aveva lasciato Thad dormire, si sarebbe potuto svegliare anche al pomeriggio, niente e nessuno lo svegliava mentre dormiva, neanche le dolci carezze e i baci di Sebastian.
Uscì dalla loro camera, dirigendosi verso il primo negozio di peluche disponibile.
Guidò con molta calma ma anche con eccitazione quel giorno.
Sapeva cosa gli avrebbe preso.
Thad era un cucciolo di panda, lo considerava così Sebastian, era il suo piccolo, il suo cucciolo, e amava tenerlo tra le braccia.
Amava, una parola che non pensava di usare, ma che ora riusciva a ricollegare perfettamente a Thad.
Sì, perché lui lo amava.
Amava ogni singola cosa di lui, anche le più strane, come la sua ossessione per la fotografia, la sua ossessione per la pulizia, il riprendere Sebastian quando sbagliava qualche termine –cosa che faceva spesso, giusto per ritrovarsi Thad versione maestrino-, amava le specialità messicane, solo quando le cucinava lui.
Amava tutto, dalle piccole alle grandi cose, e non c’era niente che riuscisse a fargli dire il contrario, perché era quella la verità, si era perso nei suoi occhi dal primo momento, quegli occhi così profondi e così pieni d’amore.

Arrivato al negozio, comprò subito quel panda, che con un solo sguardo l’aveva colpito.
Un panda con al centro un cuore, con scritto I love you.
Riuscì ad ottenere anche un notevole sconto, quando si mise a chiaccherare con la commessa, raccontandole tutti gli aneddoti legati a quel peluche gigante.
Metterlo in macchina era stato difficile, troppo grande, ma ne valeva la pena.
Questa volta percorse la strada verso la Dalton con più velocità, aveva bisogno di tornare subito da lui, ritrovarselo tra le sue braccia, baciare quelle labbra che gli stavano mancando terribilmente.
Camminare in mezzo alla Dalton con un peluche enorme, quando tutti ti consideravano stronzo ed egoista, era decisamente buffo, e tutti quelli della Dalton non potevano fare a meno di sorridere, anche se molto tempo prima di lui avevano capito i sentimenti che Smythe provava nei confronti di Harwood.
Con un colpo secco si ritrovò ad aprire la porta della camera, il peluche l’aveva appoggiato a terra giusto per qualche secondo.

“Dove sei stato? Non mi hai lasciato neanche un biglietto, odio svegliarmi e non vederti qui con me”

Neanche il tempo di entrare che si era ritrovato le urla del suo ragazzo che lo tempestava di domande.

“Calmati piccolo”

Prese il peluche, ancora appoggiato fuori dalla porta, e glielo porse.
La particolarità di quell’oggetto era che potevi registrare la tua voce, e premendo sul cuore al centro, quel ti amo sarebbe uscito con la voce della persona che te lo stava dicendo.
Sebastian era impazzito per trovare l’intonazione giusta, aveva provato in molte lingue, poi si ritrovò a dirlo così, di getto, e quella era la versione perfetta.

Gli occhi di Thad si illuminarono, e quella visione scaldava il cuore di Sebastian.
Quel cuore che era gelido e che nessuno aveva saputo scaldare, ma che Thad, con pazienza, sacrificio, e tanto, tanto, tanto amore era riuscito a sciogliere.

“Avanti piccolo, premi al centro”

Con un po’ d’esitazione Thad si ritrovò a premere lì, quel cuore al centro di quel panda, sentendo la voce del ragazzo di cui era innamorato dirgli quelle due parole che avrebbe atteso per tutta la vita, ma che sapeva un giorno avrebbe pronunciato.
Prese il peluche, appoggiandolo sul letto, per poi stringergli le braccia attorno al collo sorridendo.

“Ti amo anche io Bas, ma non provare mai più ad uscire senza avvisarmi”

Ridacchiò appena Sebastian, tenendo tra le braccia quel piccoletto che gli era entrato dentro, sconvolgendo totalmente la sua esistenza, sciogliendo quel pezzo di ghiaccio che aveva attorno al cuore.

 

Ciao a tutti, rieccomi con una nuova one shot, mentre sto continuando a scrivere la Jeffbastian.
Ho scritto questa storia per il gdr dove ruolo Sebastian "Glee - Gioco Di Ruolo Italiano" e ho deciso di postare la storia anche qui.
Ho scelto questo modo per far dire a Bas ti amo a Thad, e niente, sto compensando con queste fluff per cercare di non mettermi a scrivere angst.
Non so che altro aggiungere, spero vi piaccia!
A mercoledì per la long, e a presto per un'altra storia Thadastian.

Sab ♥
   
 
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