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Autore: Deliquium    27/05/2008    4 recensioni
«Guardami? Non ti sembra che io dimostri un giorno in più? Non pesano di più i miei ricordi? Domani. Domani potrebbe essere un giorno perfetto. Domani... credo che domani potrebbe piovere.»
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JUST A PERFECT DAY


Il tempo scivola via come sabbia tra le dita, incurante delle lacrime e dei sospiri, dei desideri e delle implorazioni di uomini accovacciati a ridosso dell'asfalto. Un bambino cangiante corre là davanti, mentre lei si trascina come un animale ferito. Una piuma nelle mani del vento.
Lo specchio in frantumi riflette il suo io; perfetto nella sua instabilità.
Chiude gli occhi per sentirlo respirare.
Biorganismi intelligenti si spostano attraverso la landa artificialmente perfetta.
Dietro gli occhi oceani da versare. Abbandono. Il respiro è spezzato. Interrotto. Un cappio stretto a due millimetri dalla carotide.
L'aria, pesante come acciaio pieno, fluidifica i movimenti. Chini con il viso a venticentimetri dalla terra rossa, sotto il peso di giganti addormentati sulle spalle, gli uomini attendono la mietitura.
Le croci.
Il deserto intorno.
Il panico mentre il tempo scivola via, sempre più veloce.
La rassegnazione cosciente mentre il tempo l'attraversa sussurrando «guardala». Il passato ha gli occhi stanchi di una madre abbandonata. Rivolge il suo sguardo triste a un presente in abito da sera che si muove sinuoso tra sfavillanti neon multicolore.
Il futuro in fasce sveglia gli dei con i suoi pianti e la sua voglia di essere altrove.

«Cosa cambia? Annullami. Il tempo non serve. Rendimi partecipe a un eterno presente.»

Le piacciono i neon dischiusi nella notte. Quante persone le passano accanto: tutti volti espressivi che sorridono. Ira. La testa tra le mani. Quante persone le passano accanto e l'abbracciano. Il calore dura solo un attimo. Pelle contro pelle. Occhi contro viso.

«Ti amo.»
«Davvero?»
«Giuro.»
«Su cosa?»
«Su niente.»

I sentimenti, quelli veri, seguono orbite circolari.

«Non è splendido?»
«Sai cosa penso?»
«L'infinito. Il legame. In eterno ritorno. E' questo che ci mantiene vivi. E' questo che ci mantiene.»

E il tempo, si è portato via una manciata di cellule oggi. E' passato un giorno. Portato perfettamente.

«Guardami? Non ti sembra che io dimostri un giorno in più? Non pesano di più i miei ricordi? Domani. Domani potrebbe essere un giorno perfetto. Domani... credo che domani potrebbe piovere.»

   
 
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