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Autore: lacoppiadifuoco    05/01/2014    3 recensioni
Non so cosa sia in realtà. È stato strano scrivere completamente come Peeta, ma sono soddisfatta.
Spero vi piacerà.
Giuls - lacoppiadifuoco
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 Quando ero piccolo Riff, la mia tata, mi raccontava sempre le favole. Avevo una tata perché mamma mi odiava e papà era sempre impegnato al negozio con Chip e Dean, i miei fratelli. 
Erano belle le favole che ascoltavo da Riff. 
Mi ricordo che parlavano di bellissime principesse indifese, draghi sputafuoco, maghi buoni e cattivi e di principi coraggiosi che salvavano le proprie amate. 
Una volta dissi a Riff che da grande avrei voluto amare qualcuno come un principe ama la sua principessa; insomma..avrei voluto salvarla e poi sposarla e stare per sempre felici e contenti insieme.

Giusto in quel periodo incontrai una bimba, veniva a scuola con me, potevamo avere 5 anni a testa. Quella mattina mi aveva accompagnato papà a scuola, era il primo giorno, me la indicò come a voler dire " Guarda, Peeta! Quella sarà la tua principessa" . 
Non ebbi mai il coraggio di andarla a salutare, di mandarle un sorriso, di scriverle in un foglietto che mi piaceva. 
Oddio,avevo solo cinque anni, cosa ne potevo sapere dell'amore? 

Dopo la seconda media non la vidi per un po' di mesi, stava sempre nei boschi. 
Mi mancavano i suoi occhi, non che lei mi avesse mai dedicato uno sguardo. 
A volte la seguivo, e se potevo lasciavo un po' di pane davanti alla sua porta.
Non mi importava che piovesse o nevicasse, volevo solo renderla un po' felice.
Una mattina di qualche anno più avanti ci chiamarono e sopra ad un palco ci stringemmo la mano. Non mi sembrava vero, dopo tutto quel tempo le stavo stringendo la mano.
Dopo quella stretta ne capitarono di cose, ma io e lei eravamo fatti cosi: ormai vivevamo solo per proteggere l'altro, ce l'eravamo detti più volte. 
La prima volta che dormimmo assieme non mi sembrava vero, insomma non nel senso in cui pensi tu! Dormimmo e basta, lei sul mio petto, io la stringevo a me. 

Poi calò il buio, iniziai ad odiarla. Mi aveva usato, voleva uccidermi..o forse no. 
Erano passati mesi e lei non si era più fatta né vedere né sentire, ormai ero diventato il suo gioco preferito. No, questo mai. Desideravo ucciderla, solo per colmare il vuoto che aveva lasciato.
Dopo tantissimo tempo la rividi, sembrava che mi avessero appena svegliato da un sonno pieno di sogni, incubi, ma quelli non erano incubi..a quelli c'ero abituato. No, era stata la realtà. 

Non riuscivo ad odiarla, in fin dei conti, e pian piano ricominciai ad amarla. Nello stesso modo di prima, forse di più. 
Lei non lo sapeva, ma mi aveva salvato, di nuovo, ancora. 
Io e lei ci salvavamo di continuo. 
Poi la guerra, una guerra bruttissima.
Poi le bombe, bombe piene di odio.
Poi l'amore. 
Era tornata da me, io ero tornato da lei. 

Beh, io volevo solo una storia come quelle delle favole. 
Volevo essere un principe, e avevo già deciso da tempo chi sarebbe stata la mia principessa, ma mi sbagliavo.
Cioè..lei non era una principessa, lei era una guerriera, una bellissima guerriera e io ero il suo dolce panettiere di fiducia.
Volevo una storia come quelle delle favole, ma sto con Katniss Everdeen, non potevo volere di più. 

Sai, io e la mamma avevamo pensato tanto,in quelle notti in cui magari uno dei due veniva svegliato da un incubo, se saresti stato bravo come lei a usare l'arco o avresti aiutato me in cucina, se avresti avuto i suoi occhi,i suoi meravigliosi occhi,che per anni sono stati la mia ancora di salvezza. 
E devo ringraziare te, tesoro,per aver fatto diminuire i nostri incubi,per averci salvato da una vita sopraffatta dal passato e farci pensare che forse tutte le morti subite non sono state vane.

L'ultima volta in sogno ho sentito una vocina,eri tu? Mi hai chiesto di raccontarti di me e della mamma,di noi. 
Sono passati tanti anni, mamma si sente ancora in colpa per non averti potuto salvare, ma soffocavi già prima del parto.

Abbiamo fatto il possibile, non è bastato, scusa.

 Soffocavi per caso al pensiero di questo mondo opprimente, tesoro? 
Ci manchi, anche se non sei mai stato con noi. 
Ti saluta la mamma, ti saluta la sorellina, Sarah.
Spero di averti reso felice,amore mio. 

Peeta,
Per sempre il tuo papà.

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Angolo Autrice : 

Mi sento una pazza spostata emotivamente ahahah 
La mia terza One Shot, un po' diversa dalle altre..spero apprezzerete comunque :) 
Ringrazio chi leggerà e chi recensirà, mi piacerebbe avere dei pareri..

Se qualcuno volesse leggere altro di mio trova le due One shot ''L'amore è qui, davanti ai tuoi occhi'' e ''One Day'' 
E poi trova anche la FF di ancora soli tre capitoli ''Ho bisogno di quel dente di leone che fiorisce a primavera'' 

Un bacio, 
Giuls-

lacoppiadifuoco
  
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