Lento, mi avvicino al letto in cui dormi avvolta fra le lenzuola in cui sei stata mia.
Parole nascoste, che mai pronuncerò ad alta voce, si sciolgono sul mio cuore, che brucia ogni volta che incrocio il tuo sguardo fiero che riesce a costringere me, un principe, ad inginocchiarmi alla tua volontà.
Volgo lo sguardo a est, dove presto sorgerà il sole dalla cui luce mi nascondo con quella maschera d’indifferenza che solo tu riesci a strappare.
Ma è ancora buio e posso rimanere a guardarti un istante ancora.
Continua a sognare, Bulma.
Io veglierò il tuo sonno fino all’alba.