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Autore: ElizabethD_Styles    05/01/2014    1 recensioni
E' la drammatica storia di Rose e Niall.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DRIVE ME.
 
Cosa sapevo di me? Praticamente nulla. Mi conoscevo solo come gli altri mi raccontavano e come lo specchio mi mostrava. Non ero molto alta e il mio fisico, come tutte le ragazze della mia età adolescenziale, non mi piaceva. Ma era quello che lo specchio mi diceva. Con la mia mente immaginavo di essere un bellissima ragazza, corteggiata da tutti. La classica ragazza popolare della scuola.Alta, super magra, biondissima e con gli occhi color oceano. Invece io, che le guardavo dal basso, ero la classica ragazza dagli occhi verdi, come se il colore degli occhi fosse una cosa importante. Come se ogni minima parte del corpo dovesse essere perfetta, ma il mio era lontano dal esserlo. E la prova ne erano i miei capelli, un mosso quasi indomabile, erano cresciuti molto negli ultimi anni, e io non volevo tagliarli perchè mi permettevano di nascondere il mio viso. Sapevo solo altre due cose di me. Che il mio nome era Rose Withmore  e che oggi era il mio compleanno.Io odio i compleanni! Una persona non dovrebbe sapere quanti anni ha, vivrebbe molto meglio. L'età è solo un fatto psicologico: ogni anno, sulla sempre più triste torta di compleanno, trovi una candelina in più e la tua anima, come un ramo di una pianta, sa di avere una foglia in meno. Si nasce in primavera si muore in autunno. E come ogni anno, mia madre aveva preparato una festa di compleanno per me. Non capisco perchè si ostinava a farlo.
''Rooose'' urlò una voce fuori dalla porta. Ne ero al quanto sicura, chi altri poteva essere, se non quel'irritante di mia madre. Ma la amavo, e lei lo faceva a modo suo. Cercava sempre di farmi integrare in qualche gruppo di ragazze, voleva che diventassi popolare. Proprio come lo era lei alla mia età. E la festa era una delle sue ultime trovate per la mia 'popolarizzazione', come diceva lei. Aveva invitato tutta la scuola. Ma a me interessava solo una persona. Il mio migliore amico Niall. Avevo solo lui. E mi bastava d'altronde. Sistemai il vestito, rigorosamente scelto da mia madre. Ed aprii la porta urlando '' Che c'è?''.
''Su è ora, devi andare. Ti staranno aspettando tutti''. Rispose lei infondo alle scale.
Scesi al primo piano, abbottonai il cappotto nero, mentre mia madre mi guardava con aria fiera. Lei era sempre bellissima. Con i suoi occhi blu  ed i suoi lunghi capelli biondi. Mi strinse in un abbraccio e mi lasciò andare. Fuori alla porta c'era Niall che mi aspettava nel suo macchinone nero. Era più bello del solito, aveva ingelatinato i suoi bellissimi capelli biondi e quando sorrise, anche i suoi meravigliosi occhi color del mare si illuminarono.Quando ti chiedi se ti piace una persona, hai già la risposta. Ed io avevo paura di farmi quella maledetta domanda. Non volevo rovinare la nostra amicizia. Aprii lo sportello e salii nel auto.'' Sei bellissima questa sera'' esordì il ragazzo. Arrossi e non risposi. Accese la macchina e partì. Mentre guidò, mi sentivo fiera di lui. Per quello che era diventato. Ora lui era una star internazionale. Ma era venuto al mio compleanno, anche se dovette sacrificare un giorno di riposo dal tour, e prese il primo volo per l'Irlanda, solo per passare il mio compleanno con me. Ma poi iniziai a pensare alla festa, e a tutte i ragazzi di scuola che erano venuti solo per vedere lui. Sicuramente non sapevano neanche che fosse la mia festa dei 18 anni. Ma alla fine di tutta quella gentaglia che con mi si filava a scuola, non mi interessava. Avevo il mio migliore amico con me, e questo era il regalo più bello che potessi ricevere. Era come avere il proprio sole personale. Quando c'era lui , tutto sembrava più bello.
Niall parcheggiò, proprio davanti all'entrata del locale, mi apri la portiera, ed entrammo nel locale. Levai il cappotto, così che tutte e le 300 persone potessero ammirare il mio vestito nero di pizzo. Ma l'unica cosa che notarono, appena entrammo nella stanza, fu Niall. Tutti si fiondarono su di lui. Io non contavo nulla. Passai tra la gente. La musica era molto alta. Andai al piano bar e presi un cocktail. E poi ne presi un altro, e ne seguì un altro ancora. Era la peggior festa di sempre. Nessuno mi si era avvicinato , neanche per farmi gli auguri. E l'unica persona che mi interessava nella stanza, era impegnata con altre persone. Ormai era passata quasi un'ora dal nostro arrivo. Ormai ero quasi stufa di questa situazione. Mi alzai dalla sedia, e mi diressi verso il guardaroba, presi dalla giacca di le chiavi della sua auto. Sali ed accesi la radio. Passarono Happy Ending di Mika. E il mio lieto fine dov'era? Era in quella sala. Circondato da ragazze pettegole, in cerca di fama. Invece io cercavo solo qualcuno da amare. Iniziai a piangere, lacrima dopo lacrima, maledivo la mia vita. D'un tratto sentii aprire lo sportello della macchina. Vidi Niall salire, accendere il motore e  partire.

'' Andiamo ti porto via da qui'' disse senza guardarmi. Mi addormentai durante il viaggio. Ero rannicchiata sul sedile, e l'aria calda del riscaldamento mi aveva asciugato ogni lacrima. Mi svegliai ed ormai erano le 23.30. Aveva guidato per più di un ora e mezza. 
''Dove siamo Niall?'' Chiesi, mentre lui spense il motore.
'' Guarda tu stessa'' disse sorridendomi e slacciando la sua cintura di sicurezza.
Eravamo su una scogliera, a picco sul mare, la conoscevo questa zona. Era il posto dove Niall mi portò, quando mi disse che aveva firmato il suo primo contratto discografico. ''Howth. '' dissi meravigliata.Tutto d'un tratto mi accorsi che eravamo rimasti solo io e lui, soli, finalmente . I battiti del mio cuore aumentarono, non so se per l'alchool e per lui. Penso per la seconda. Lo guardai ... mi sembrava che fossi ubriaca di lui e poteva che essere vero. Mi posò la mano sul volto che si avvicinò sempre di più verso il suo fino ad unirsi in un unico . Sapevo che lui sarebbe stato mio, non sapevo quando, non sapevo per quale motivo, ma sapevo che lo sarebbe stato. E mi bastava sapere quello. Sopratutto per una come me che non sapeva nulla, tranne quello che i libri insegnavano.

''Così è il modo in cui vi siete messi insieme? E' una storia veramente fantastica. Ed ora un po' di pubblicità. Ci vediamo qui tra 5 minuti, non cambiate canale. Rose e Niall, resteranno ancora con noi, solo al Good Morning Show''.
''5 minuti di pausa e poi torniamo con la diretta'' disse una voce fuori dallo studio 
Erano passati già tre anni. E da quella sera tutto era cambiato. Io ero la ''ragazza di Niall Horan'', il successo mi aveva travolto. Avevo lasciato l'Irlanda, seguivo Niall in tour. Le persone che prima, per i corridoi della scuola mi davano le spallate per farmi cadere i libri, adesso mi cercavano solo per avere,un pass, un biglietto o solo per definirsi mie 'amiche'. Ma io come facevano come prima, le ignoravo. Ed adesso ero accanto a Niall, mano nella mano, sulla poltrona di uno dei più prestigiosi Talk show americani.
Niall girò la testa e mi disse:'' Ancora ricordi quella sera come se fosse  stato ieri?''
Gli sorrisi e non risposi. Non avevo il coraggio di dirgli che ogni ricordo di lui lo conservavo gelosamente.Non avevo il coraggio di dirgli che  ricordo quel giorno  in macchina, nel nostro nido d’amore,di come faceva lo stupido, di come era bello da morire, con quegli occhioni blu, e cantava che l’amore è una cosa semplice, cantava che me lo avrebbe dimostrato. Con la voce buffa sbagliava qualche nota, io lo filmavo con il telefono, e che avevo ancora quel video, ed alla dedica finale, ancora rabbrividivo, diceva che era per me, solo per me, e pronunciava il mio nome . “E adesso, adesso, adesso.. Te lo dimostrerò!” La canzone terminava con “tu sei il mio cielo”. Mi annullavo tra le sue braccia, rabbrividivo al suo sorriso, e quella risata.
Lo show finì. Con due macchine separate, passando tra i fans scatenati e i paparazzi in cerca di qualche nostra foto, sfrecciammo via verso l'hotel. Chiamai Niall, mi annoiavo.
''Sai oggi, vorrei mangiare cinese. A te va?'' chiesi.
Ma in quel momento non sentii la sua risposta, solo una forte frenata, un botto, e la linea cadette. Vidi la scena dal finestrino. L'autista inchiodò. Scesi dalla macchina, caddi in ginocchio.Mi rialzai, corsi verso l'auto, cercai di tirarlo fuori dai rottami dell'auto. Il suo bellissimo viso ero sporco di sangue, gli poggiai la sua testa sulle mia gambe e gli iniziai a baciargli la fronte, come facevo ogni mattina per svegliarlo. Ma non dava segni di vita. Dalla tasca gli uscì una scatolina ed un biglietto tutto tutto stropicciato e pieno di cancellature che diceva
'OGGI SONO TRE ANNI, DA QUELLA SERA.
 E VORREI RENDERE SPECIALE QUESTA SERATA.
QUINDI, ROSE. MI VUOI SPOSARE?'
Presi l'anello e lo indossai.
''Si Niall. Lo voglio''
Nel frattempo, il caos intorno a me si annullò come se  non esisteva, io non esistevo più.
   
 
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