Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Fumiyo    05/01/2014    0 recensioni
Dal Prologo.
Tutto successe in un attimo. Troppo in fretta. Era come se uno storyboard fosse accartocciato e buttato in un angolo da un disegnatore troppo stanco.
Una curva troppo stretta.
Il camion spuntato fuori dal nulla.
La macchina di Christine andata fuori strada.
Urla.
Il pianto di una bambina di dieci anni.
Le rassicurazioni di un padre affettuoso.
Le urla di una madre.
E poi buio.
Aveva quindici anni quando a Christine fu tolta la felicità.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo
22 dicembre.

-Dai papà faremo tardi!-

Christine Avalon saltellava freneticamente sul sedile della Zafira 106 del padre James. I morbidi e freddi sedili le accarezzavano le cosce scoperte dalla gonna troppo corta e il vento proveniente dallo spiraglio del finestrino aperto della madre Carol le scompigliava i lunghi capelli neri e viola.
Christine ricordava di aver insistito tanto per potersi tingere alcune ciocche di viola com’era di moda quell’estate. Aveva fatto i “capricci” prendendo esempio dalla sua sorellina Anna, aveva rinunciato alla paghetta per due settimane e sbattuto molte volte la porta della sua camera dopo lunghe litigate con la madre. Ma alla fine era riuscita a convincerli.

Come sempre del resto.

-Smettila di saltare scimmia siberiana-

Ecco Anna, la dolce, tenera, carina, adorabile, pestifera, guastafeste, orribile opossum di dieci anni, conosciuta come la sorella di Christine.
Le due sorelle passavano la maggior parte del tempo a litigare, ma in fondo, molto in fondo, si volevano un gran bene. Christine sarebbe potuta morire per Anna e viceversa.

-Farò finta di non aver sentito per questa volta opossum, è la mia serata e nessuno me la potrà rovinare.-

Christine ricevette in risposta una linguaccia. Sorrise. Era felice.
Aveva partecipato, sotto consiglio del professore Odric, insegnate di pianoforte al conservatorio Santa Cecilia sulla viale 1800,  al Festival fiori di ciliegio di quell’anno, e , nonostante tutte le paure e le tensioni, era arrivata seconda su venticinque partecipanti e, quella sera, si sarebbe dovuta esibire al Palasbrigs.
Christine si ritrovò il viso ,di una carnagione molto chiara, ricoperto da fredde goccioline d’acqua. Carol chiuse il finestrino.

Aveva iniziato a piovere.

Non le era mai dispiaciuta la pioggia. La trovava romantica. In fondo, -pensò-, tutti i migliori film d’amore finivano con un bacio
appassionato sotto la pioggia e un ombrello verde al suolo.

Sorrise. Era felice.

Quella che era sembrata una normale pioggerella estiva, diventò un vera e propria tempesta, tanto che era difficile vedere la strada anche con l’aiuto di tergicristalli e fari.

Tutto successe in un attimo. Troppo in fretta. Era come se uno storyboard fosse accartocciato e buttato in un angolo da un disegnatore troppo stanco.
Una curva troppo stretta.
Il camion spuntato fuori dal nulla.
La macchina di Christine andata fuori strada.
Urla.
Il pianto di una bambina di dieci anni.
Le rassicurazioni di un padre affettuoso.
Le urla di una madre.
E poi buio.
Aveva quindici anni quando a Christine fu tolta la felicità.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Fumiyo