Io e te
[Un legame indissolubile]
“Ricordo quel giorno come se
fosse ieri.
Il mio coraggio, la mia forza, in quell’istante vennero meno.
E ci fu solo una persona, che
riuscì a ridarmi speranza.
Che dimostrò una forza di gran lunga superiore alla mia. Un coraggio due volte
più grande.
E un affetto così vasto da
raggiungere il cielo.
C’eri tu, Win”
L’odore
dell’erba fresca. Le risate di alcuni bambini.
Il sole
oscurato a tratti da alcune nuvole, che lo coprivano sempre più spesso.
E tu, con
i tuoi occhi color miele.
Arrivi al
traguardo. Un albero in cima alla collina su cui sei salito tante volte.
[Un
simbolo della tua infanzia]
Tocchi il
tronco lasciandoti scappare un respiro di sollievo.
Ti volti,
e sventoli la mano con un enorme sorriso.
-Ho vinto
io!- annunci orgoglioso.
Lei arriva
correndo a più non posso, tocca il tronco e si lascia cadere sfinita sull’erba.
Respira a
fatica, e quella scena quasi t’intenerisce.
D’altronde,
eri sempre stato più forte di lei.
[Sempre]
Ti pieghi
sulle ginocchia, allunghi una mano e con un dito le tocchi il nasino.
-Sei una lentona- la apostrofi con un sorrisetto.
Lei gonfia
le guance a pallone, corrucciando il suo bel visetto tondo.
Con aria
di sufficienza le porgi una mano per alzarsi, ma lei la guarda stizzita, e si
alza da sola. Si pulisce un po’ il vestitino rosa e guarda verso
l’orizzonte, aspettando l’arrivo di Al.
-Win-
le dici mettendo le mani sui fianchi –tranquilla, arriverà-
-lo so- ti
risponde lei –ma così ti posso ignorare-
-…stupida-
-scemo-
-violenta-
-maleducato-
-…maschiaccio!-
dici trionfante, pentendoti subito dopo di quell’accusa.
Lei si
volta di scatto, e ti trafigge con i suoi occhi zaffiro.
Mette
piano la mano in una tasca e comincia a fuoriuscire il suo arnese preferito.
“La
chiave inglese del terrore”, come l’avevi soprannominata.
Deglutisci
e indietreggi, sempre di più.
-Chiedi
scusa!-
-…mai!-.
E la corsa
comincia.
Al arriva stremato al tronco dell’albero, cade a terra ma
voi non gli badate.
Lui vi
guarda e si ripara, sfuggendo per un pelo all’arnese volante di Winry.
Non siete
più dei bambini piccoli, eppure, a otto anni, riuscite ancora a ridere e
a sognare, ignari del male che vi avrebbe presto circondati.
Ignari che il mondo, vi sarebbe crollato addosso nuovamente tra pochi istanti.
*
-Mamma!-
urli aprendo la porta. Hai in mano una busta con dentro gli ingredienti per il
pranzo. Non vedi l’ora che la tua mamma ti cucini qualcosa.
Ma lei non
ti risponde. E il tuo urlo rimbomba vuoto nella casa, lasciandoti dentro una
strana sensazione.
Al arranca
dietro di te, come sempre.
Tu avanzi
all’interno della casa, e ad un tratto, la vedi.
[Ed
è come venire risucchiati in un vortice di dolore. In un buio senza
luci]
-MAMMA!-.
È a
terra, priva di sensi. Col volto pallido e gli occhi spenti.
*
Ti
ritrovavi spesso a pregare, in quei giorni.
Non
credevi in Dio, non l’avevi mai fatto.
Eppure
ogni sera eri lì, premendo le mani l’una contro l’altra. Ma
non per praticare l’alchimia. Solo per rivolgerti a qualcuno che avrebbe
permesso alla mamma di restare.
E
l’hai desiderato, l’hai desiderato con tutto il cuore.
[Ma i
desideri non si avverano mai.]
E lo
comprendesti quel giorno.
Quando zia
Pinako uscì dalla stanza, con gli occhiali
appannati, e lo sguardo basso.
Era sempre
stata una donna forte, zia Pinako.
Eppure,
quel giorno, l’hai vista crollare insieme a te.
Con la
paura nel cuore, eri entrato in quella stanza.
[E lei
non c’era più]
C’era
solo un corpo privo di anima.
Perché
tua madre se n’era andata.
E Dio non
esisteva. Perché non le aveva permesso di restare.
[E
corri. Corri via dal dolore. Ma lui ti raggiungerà]
Ti ritrovi
sulla collina. La testa tra le ginocchia, chiuso a riccio nel tuo dolore.
[E
c’è qualcuno che ancora è rimasto]
Ti si
siede accanto, con un volto che non esprime nulla, tranne che disperazione.
I suoi
capelli lunghi e dorati si confondono nel vento, alcuni si appiccicano al suo
volto bagnato.
Gli occhi
zaffiro sono lucidi, seppur spenti.
[Sai
che è lei. Sai che sarebbe venuta]
-…cosa
vuoi Win?-
-starti
accanto-
-…sono
inutile-
-non
è vero-
-…vattene-
-non lo
farò-.
Ti alzi,
irato più che mai da quelle parole.
-SONO
INUTILE! VA VIA! NESSUNO MI VUOLE BENE!-.
[Il
tuo urlo si perde nel vento. Sembra ferirla. Ma non perché hai colpito
lei. Perché hai colpito te]
-…è
UNA BUGIA! IO TI VOGLIO BENE! E UN MONDO ANCHE!-
-NO! NON
è VERO! SONO INUTILE E SE MORISSI IL MONDO NON
SE NE ACCORGEREBBE!-
-SI
INVECE!-
-SMETTILA!
NESSUNO MI VUOLE BENE, NON SERVO A NIENTE!-.
Questa
frase le fa male. Ma lei continua a combattere.
-SERVI A
ME!-.
È
la prima volta che urla così. La prima volta che la sua voce è
così ferma, eppure così impregnata dal dolore.
-Ti prego-
ti dice –ti prego, smettila. Io ti voglio bene. Io voglio starti accanto.
Smettila di credere di essere inutile. Servi a me, ad Al. Perché senza
di te… il mondo cadrebbe davvero a pezzi. Ed è successo fin troppe
volte. Promettimi che non te ne andrai anche tu. Come è successo alla
mamma, al papà… e adesso…-
-a mia
madre…- sussurri con voce rotta.
Vi
guardate, e lei ti abbraccia forte, trattenendosi a stento
dal versare tutte le lacrime represse in quegli anni.
Tu non fai
niente. Rimani così.
Poi
affondi il viso nel suo vestito, e cominci a singhiozzare.
A
riversare il tuo dolore.
Le afferri
il vestito, e chiudi le tue mani a pugno.
-…Lei
non doveva andarsene…- sussurri tra le lacrime.
-…lo
so- ti risponde lei -…sono qui. E continuerò ad esserci.
Potrò chiamare un luogo “casa” solo dove ci sarai tu.
Perché tu sei la mia casa. Ed io sono la tua-.
E rimanete
lì, in silenzio, rotto solo da qualche singhiozzo.
Quel
giorno, fu lei ad essere più forte di te.
Fu lei
l’unica a saperti tener testa, con la sua determinazione e il suo
coraggio.
Fu lei a
farti comprendere che avevi ancora una casa.
Perché
lei era ancora lì.
[Ed
aveva deciso di restare]
Fine
Ed eccomi
ritornata nella sezione di FMA, con un’altra one-shot
EdWin, forse un po’ frettolosa, ambientata
nell’infanzia.
Io adoro
l’infanzia di quei due, ormai è testato XD
E, dopo la
morte dei genitori di Win, ecco quella di Trisha.
Altro
dolore, eppure altra occasione per dimostrare quanto forte sia il legame che
unisce Win a Ed, e viceversa.
Grazie in
anticipo a chi commenterà ^^
Kisses
ValHerm