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Autore: Boy_    06/01/2014    0 recensioni
Alcuni dicono che questo ragazzo abbia portato alla rovina la ragazza.
Altri che lui l’abbia rapita.
Ma la vera storia è quella che starete per leggere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attack

Terrei a precisare che la storia è ideata da mia sorella. NON E' MIA.
Ma pubblicata sul mio profilo di Efp, quindi a rispondere a eventuali recensioni sarà lei. Fate un saluto al mio piccolo Efelante rosa!


Girano strane voci, su una storia.
Una storia di due adolescenti.
Due adolescenti che ne hanno passate di cotte e di crude.
Alcuni dicono che questo ragazzo abbia portato alla rovina la ragazza.
Altri che lui l’abbia rapita.
Ma la vera storia è quella che starete per leggere.


Era una di quei sabati in cui saresti stato volentieri a casa.
Il moro aspirò l’ultima sigaretta del pacchetto che aveva accuratamente buttato per terra nella grande piazza. Aspettò che il fumo gli perforasse i polmoni e bruciasse la gola per poi buttarlo fuori. Con la mano sinistra giocherellava con l’accendino rosso, spegnendo e accendendo la fiamma. Si era promesso che al fine della sigaretta avrebbe preso la sua moto e sarebbe andato a fare baldoria in qualche pub, dato che la serata lì si prospettava pressoché molto noiosa. Gli unici esseri viventi erano qualche suo amico, qualche ragazza eccessivamente piccola e dei vecchi che chiacchieravano animatamente.
Era strano vedere la sua compagnia in un luogo così comune, proprio perché le serate erano morte, eppure quella sera erano tentati a farci un salto.
Dun tratto l’intera piazza si riempì di gente e la confusione sovrastò il silenzio snervante di prima.
-Sta arrivando mia sorella, devo dargli le chiavi di casa e poi saremo liberi di andarci a divertire Malik.- esclamò Harry guardando un posto indefinito in tutta quella massa di ragazzini. Malik posò l’accendino nella tasca dei jeans decisamente troppo stretti e prese le chiavi della sua moto pronto a scattare una volta fatto. Quando Malik vide il compagno alzarsi scattò verso la sua moto aspettando che lo scambio di chiavi fosse finito. Infilò il casco nero e girò lo sguardo verso Harry. Ghignò quando vide il sorrisino conquistatore dell’ amico e lo chiamò esasperato, aveva una gran voglia di bere quanto più possibile per dimenticarsi dei pregiudizi del mondo.
Perché si, Malik l’aveva notato. Aveva notato gli occhi indiscreti delle persone che lo fissavano incessantemente, quasi come a volerlo perforare. Ma lui se ne fregava altamente. Gli altri del gruppo saltarono nelle loro rispettive auto e con Harry partirono per la loro serata di fuoco.

Una scossa di adrenalina si impossessò di Malik quando l’ultimo bicchiere di vodka  e l’ultima canna si posarono sul tavolino. Avevano passato l’intera serata a ballare, bere e fumare. Questa era una delle serate che per il giovane potevano essere memorabili. Appena entrati una massa di ragazze che ballavano si fecero largo agli occhi del moro, droga a fiumi. Ad un certo punto della serata, quando il mal di testa divenne davvero insopportabile Harry convinse Malik a passare la notte da lui, per evitare spiacevoli incontri e discussioni con la madre del moro.
Tutto ciò che Malik ricordava erano delle voci, e il viso di una ragazza a lui sconosciuta. Tutta quella droga che gli pulsava nelle vene lo stava facendo sentire male. Harry non l’aveva mai visto bere così e abbuffarsi in quel modo di tutta quella polverina bianca.

Non si può dire che fu un bel risveglio quello del moro. La luce gli andò a sbattere sulle palpebre, e più si muoveva più il mal di testa si faceva sentire. Decise di chiamare Harry, così a fatica si alzò e iniziò a cercarlo per le stanze. Continuò finché non aprì una porta marrone. Ciò che vide per lui fu una bella batosta. Una ragazza sdraiata sul letto di spalle, i capelli castani le ricadevano sul cuscino, era avvolta da una maglietta bianca che stando in quella posizione si era alzata arrivando a coprire a mala pena il sedere. Le gambe lunghe e ambrate si spingevano fino alla fine del letto, dove i piedi della ragazza si nascondevano.
-Dura tentazione quella- comparve Harry alludendo alla ragazza che stava osservando.
-Chi è?- sussurrò Malik continuando a fissarla.
-La migliore amica di mia sorella, ha sedici anni- l’età della ragazza lo fece trasalire.
-Quella ragazza ha sedici anni? Non si direbbe- continuò Malik sussurrando. Trovava tutto questo impossibile. Possibile che una ragazza come lei avesse solo sedici fottuti anni?
-Quella dea ha solo sedici anni. Fuori dalla nostra portata, ma..- Harry lasciò in sospeso il discorso toccando si i ricci. Questo fece intendere a Malik che un pensierino lo stava facendo.
-Ha sedici anni e noi venti. Harry è troppo piccola- lo persuase Malik. Harry sbuffò e passò un bicchiere d’acqua al moro. Dopo di che scesero entrambi al piano di sotto.

-No.. Josh ho detto che va tutto bene.. Si, adesso la sveglio.. Non siamo sole- una voce sottile e roca perforò le orecchie dei due ragazzi che stavano facendo colazione allegramente.
-Non è mia sorella Zayn- disse sotto voce Harry. I suoi occhi verdi scrutavano il corridoio in attesa di vedere la figura a cui appartenesse la voce.
Una ragazza fece capolinea nella sala e si appoggiò al bancone di marmo. Harry e Zayn subito la riconobbero. E guardandola non aveva solo un corpo stupendo, anche il viso faceva la sua parte. Era perfettamente struccata e i suoi grandi occhi marroni perlustravano la casa, le sue labbra si muovevano freneticamente cercando di spiccicare qualche sillaba. Era ancora avvolta nella maglia bianca. Si avvicinò al tavolo e prese un biscotto al cioccolato dal centrotavola.
-Dio, Josh sei peggio del ciclo- esclamò rovistando in una mensola della cucina. Le sue gambe si muovevano lentamente e lo smalto rosso sui piedi spiccava maggiormente sulla pelle ambrata della ragazza. I capelli mossi le ricadevano su una spalla lasciando l’altra splendidamente scoperta.
Non ci volle molto per capire che i due ragazzi rimasero a fissarla per un po di tempo.
La risata di Harry fece capolinea mentre ripensava alla battuta della ragazza., che si voltò immediatamente accennando un sorriso. Staccò e posò il telefono sul tavolo.
-Harry, sai dov’è andata Cassie?- chiese posando le braccia sul grande tavolo che si trovava al centro della sala. Il riccio scosse la testa e continuò a mangiare il suo cornetto.
-Sarà andata a prenderti un cornetto, dato che li ho finiti tutti- continuò mettendo in bocca l’ultimo pezzo del cornetto. La ragazza rise e prese un fazzoletto, si avvicinò al viso di Harry e passò lentamente lì, dov’era sporco. Harry rimase a fissarla per un po, i suoi occhioni, la sua voce ancora impastata dal sonno. Buttò il fazzoletto e si diresse di nuovo al piano di sopra.
-Attento che ti scende la bava Styles-  lo prese in giro Zayn.
-Non sono io che le ha guardato la scollatura per tutto il tempo, Malik- pronunciò Harry fingendosi offeso.
-Ehm, mi servirebbe un aiuto- la voce di quella ragazza fece di nuovo capolinea nella sala. I due si girarono e lei sorrise imbarazzata.
-Non riesco ad abbottonarmi la cerniera del vestito- i ragazzi fecero scendere il loro sguardo, per l’ennesima volta, sul corpo della ragazza. Un’adorabile tubino rosso le cingeva il corpo, lentamente si girò lasciando piena vista ai due del vestito totalmente aperto dietro. Le mani di Zayn scattarono sulla zip fino ad arrivare alla chiusura completa.
-Io comunque sono Nina-  disse prima di sedersi ed infilare delle scarpe prese da Cassie, la sua migliore amica, nonché sorella di Harry.
-Io sono Harry e lui Zayn- disse il riccio.
-Sono in una casa da sola con due ragazzi, quasi mezza nuda, posso fidarmi?- disse sorridendo Nina.
Zayn rise e poi parlò per la prima volta con la ragazza.
-Sei una bella tentazione, ma si, puoi fidarti.. Per adesso- disse Zayn mettendosi le mani nelle tasche. Il viso della ragazza si girò verso la sua direzione. Era notevolmente sorpresa.
-Ah, allora ce l’hai una voce. Non ci speravo più sai?- disse Nina alzandosi.
La risata di Harry infastidì il moro, così il ricciolino uscì fuori.
-Non sfidarmi nanetta- disse Zayn avvicinandosi e sovrastandola con la sua altezza.
-Altrimenti, galletto?- rispose Noemi a tono.

Alcuni dicono che il loro, fu un incontro casuale.
Altri dicono che sia stato voluto dal fato. Beh, la scelta sta a voi. Dipende dai punti di vista.
Alcuni dicono che quello fu l’inizio di Zayn e Nina.
Altri dicono che quella fu la fine per Nina.


Cassie si dirigeva a passo svelto fuori dall’edificio scolastico, mentre cercava di evitare le matricole che gironzolavano per i corridoi. Odiava dover fare quel tragitto da sola, senza Nina, ma era per una buona causa.  Infatti quando buttò lo sguardo verso la sua direzione la vide mentre scambiava sguardi con un ragazzo del quinto.
-Cassie!- una voce fastidiosamente familiare la distrasse da i suoi pensieri. Si girò e notò la figura di suo fratello e quella di Zayn. Infuriata di diresse verso di loro.
-Cosa ci fate qui? Io e Nina dovevamo tornare da sole a casa.- sibilò la ragazza.
Sentivano gli sguardi di tutta la scuola addosso. Era sempre così quando i mitici Harry e Zayn passeggiavano per i dintorni. Erano come star.
-Mamma mi ha detto di venire! A quanto pare non si fidava del suo piccolo bocciolo- la prese in giro Harry pizzicandole una guancia.
-Bei riccioli, vorrei riavere la mia amica sana e salva- una voce li distrasse.
-Nanetta- la salutò Zayn.
-Galletto- rispose di nuovo lei.
-Si prospetta un lungo pomeriggio.- esclamò Cassie sbuffando e tirando Nina verso di lei.
-Allora?- chiese ansiosa Cassie verso l’altra ragazza.
-Sai quanto io odi imbucarmi alle feste, perciò mi sono fatta invitare- esclamò Nina mostrando un foglio strappato, bianco con sopra l’indirizzo di una casa. Cassie la spinse leggermente..
-Tu adori imbucarti alle feste Nina! Una volta mi hai costretta a salire un albero per poter entrare.-
-Ehi, se non sbaglio ti diverti da matti quando ci imbuchiamo alle feste- finse di essere offesa Nina.
-Che festa sarebbe?- si intromise Harry.
-Festa non degna di invitati come voi riccio.- sospirò Nina.
-Stasera verrete con noi ad una festa. Se non vi divertirete faremo ciò che volete per due mesi. Altrimenti sarà il contrario- esclamò sorridente Zayn.
-Ci stiamo.- disse Cassie.
Tipico di quella ragazza. Si buttava troppo presto in cose più grandi di lei.
Se ad una festa c’era la combriccola Malik-Styles era una festa mitica. Pensò Nina.
-Ci sto anche io amico.- un ragazzo castano si intromise appoggiandosi alla moto di Zayn.
-Io mi tiro fuori- Disse Harry allontanandosi e dirigendosi verso una ragazza appena uscita dalla scuola.

Io vi dico di fidarvi delle mie parole.
Non pensate a tutti i pregiudizi e a tutti i pettegolezzi che si dicono in giro riguardo questa storia.
La vera catastrofe avvenne durante quella festa.

 
  
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