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Autore: Danger_stay    06/01/2014    3 recensioni
Questa è la storia di una principessa, questa è la storia di un segreto,
questa è la storia di un terribile incubo,
Questa è la sua storia.
Una principessa, per niente normale
Un segreto diverso dagli altri
Non lo conosce nessuno, che glielo possa rivelare..
Questa è la storia di Alexis.
I sogni perduti, gli incubi che ti tormentano, la nuova scuola e i nuovi amici, buoni e cattivi..
Poi c'è lui, Harry.
Si incontrano per caso, o forse no? Destino o sfortuna? Buono o cattivo? Luce o buio? Lei non lo sá, e per tutta la sua vita ha vissuto bendata. Protetta e nascosta, ma quando uscirá sarà diverso, la vita la sorprenderà e l'amore la farà vivere come non mai, e poi la farà soffrire molto di più di quanto abbia già sofferto, o forse no?
Della sua infanzia solo vuoto. Solo incubi, e sua madre. Tanti indizi che porteranno ad una sola persona: Lei stessa.
Alexis.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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A Royal Secret

Chapter One

 

Mi svegliai urlando, ancora una volta. Un altro incubo, sempre mia madre.. sempre nel solito bosco buio, ci tenevamo per mano, sembrava stessimo scappando fin quando non si fermò improvvisamente dicendo quelle parole che ormai avevo imparato perfettamente a memoria: “Devi continuare da sola, altrimenti non ti lasceranno in pace”. E subito dopo aver pronunciato quella frase, sparì. Nel nulla, come era accaduto nella realtà.

 

Mi alzai dal mio letto per andare in bagno, dovevo pur cominciare a prepararmi per la colazione, giusto? E questa era la prima regola di mio padre: “La principessa non può fare tardi a colazione”.

Feci una doccia veloce, rinfrescandomi forse mi sarei sentita meglio, visto che tutti dicevano che l'acqua aveva il potere di scacciare via tutti i pensieri negativi. Ma secondo me non era così potente. Dopo aver terminato la mia doccia mattutina, decisi finalmente di scendere al piano di sotto, fino ad arrivare in salone dove mio padre era già seduto comodamente su una sedia leggendo il suo solito giornale.

 

«Buongiorno» sorrise lui appena mi notò. Ricambiai il sorriso e mi accomodai al mio solito posto, quello di mia madre.

«E' tutto pronto per la festa di beneficenza di questa sera?» chiesi timidamente, non avevamo un bel rapporto. Ma davanti le telecamere e ai giornalisti dovevamo pur fingere di avere un buon rapporto Padre-Figlia.

«Si, ho invitato anche gli alunni della tua nuova scuola» rispose lui usando un tono calmo, ma io non lo ero affatto. Intanto iniziai a bere il the che la cameriera aveva appena versato nella tazza che avevo fra le mani.

«Ma come? Non avrò più un insegnante privato?» chiesi curiosa, era strano.

«No, Mr. Devans si è licenziato dicendo di rinunciare» disse ancora lui. Va bene che non ero un genio, ma arrivare al punto di licenziarsi era davvero esagerato, almeno secondo il mio parere.

 

Dopo aver finito la mia colazione, decisi di andare nel giardino del palazzo. Lì vicino c'era una spiaggia splendida. Mi rilassava stare in quel posto.. ma rilassarmi mi portava anche alla mente tutte le immagini del sogno di stanotte. Vorrei tanto sapere come era scomparsa mia madre, ma ogni volta che toccavo questo tasto 'dolente' con mio padre, ogni scusa era buona per svolgere i suoi doveri da Re. Vorrei tanto ricordargli che non era soltanto quello, ma che era anche un padre. Forse non avevo così tanto coraggio come tutti credevano, o forse ero soltanto troppo confusa.

E mentre ero completamente assorta nei miei pensieri, non mi accorsi nemmeno che la mia tutrice adesso si trovava al mio fianco. Voltai lo sguardo verso di lei e le sorrisi.

«Cos'è che ti turba, piccola?» chiese gentilmente Sarah.

«Tanti pensieri, forse un po troppi» risposi vagamente. Lei mi guardò sorridendo dolcemente, la adoravo.

«Alla tua età è normale avere tanti pensieri, ormai non sei più una bambina. I tuoi capelli dorati ormai stanno diventando lunghissimi, e i tuoi occhi sono più grigi del solito. Crescere è bello, ma fa soffrire certe volte, lo so perché ci sono passata anche io, ma essere una principessa non ti aiuta di certo, vero?» Mi accarezzò la guancia con fare materno, e le sorrisi.

«Non sai quanto hai ragione, Sarah» le risposi. Sarò anche cresciuta molto, ma anche lei stava cominciando ad invecchiare, ormai sul suo viso erano iniziate già a comparire delle rughe, e tra la sua chioma nera si intravedevano dei capelli bianchi, nonostante i suoi 52 anni. Ricordavo che era molto amica della mamma, e passavo tutto il mo tempo con lei, quando mia madre era fuori città con mio padre. Poi non so come sparì, di lei nessuna traccia. Dissero che io ero con lei quel giorno, e tutti contavano su di me per sapere dove fosse finita, ma io non ricordavo assolutamente nulla della sua presunta scomparsa.

 

*** ****** ***

Ormai erano quasi le 19:00 e la festa stava per cominciare, così scesi in salone prima che mio padre mi mandasse a chiamare da Sarah. Appena entrata nella sala, mi accorsi dell'enorme quantità di persone che si trovavano lì dentro. Poi, dalla porta principale, vidi entrare una massa di ragazzi, sicuramente della mia nuova scuola... così decisi di andare verso mio padre che, come mi aspettavo, mi chiese di salutare tutti i presenti e di ringraziarli per le loro offerte.

Dopo aver 'esaudito' i desideri di mio padre, uscii in giardino. Non sopportavo le feste così noiose, era vero che avevo scelto io di organizzare la festa, ma se non era per i bambini dell'orfanotrofio di mia madre, l'idea non mi sarebbe nemmeno passata per l'anticamera del cervello.

 

«E così tu devi essere la principessa Alexis?» mi chiese improvvisamente un ragazzo dai capelli ricci e bruni, aveva degli occhi splendidi di un verde simile al colore di uno smeraldo quando gli si illuminavano. Gli sorrisi dolcemente, e lo vidi avvicinarsi nella mia direzione.

«Si, sono io..» gli risposi sospirando. Lui mi guardò confuso per poi sorridere.

«Beh, io sono Harry Styles e andremo a scuola insieme, credo» disse lui ridendo, e risi anche io.

«Ora dovrei andare, ma ci vedremo sicuramente domani a scuola» in quel momento mi bloccai, che voleva dire domani?

«DOMANI?!» gli chiesi, quasi urlando, anzi, sicuramente urlando.

«Si, domani tutti gli alunni dovranno trasferirsi al campus della scuola, poi la settimana prossima cominceranno le lezioni» disse lui guardandomi confuso. Non ci pensai nemmeno un secondo, e lo salutai velocemente, andando verso l'entrata e poi da mio padre.

«Perché non mi avevi avvertita che domani avrei dovuto trasferirmi al college?» chiesi arrabbiata, mi facevano innervosire quando mi nascondevano le cose, e soprattutto quando la persona che mi mentiva era qualcuno di molto vicino.

«Si, te lo avrei detto stasera, ma non preoccuparti le valigie sono già pronte» disse lui senza far trasparire nessuna emozione. In quel momento mi ricordai che mi trattò nello stesso modo anche quando mia madre sparì e tutti la credevano morta.

 

-Papà la mamma tornerà presto?-

-Non ritornerà mai più-

-Ci dovremo trasferire?-

-Si ma non preoccuparti le valigie sono già pronte-

 

La scena comparve nella mia mente come un flashback, lo disse nello stesso modo, con la stessa freddezza, davvero non lo riuscivo a capire. Forse non gli importava di quello che provavo, ma almeno sarei andata in una nuova scuola, e non sarei stata costretta a rivederlo ogni mattina.

 

ANGOLO AUTRICE
Heylà ragazze, allora, non sò perchè ma l'idea di questa fan fiction mi è venuta mentre ero stesa sul mio letto, ascoltando Towers delle Little Mix. hahahahahahah okey beh, volevo chiedervi di dirmi che ne pensate e se vi piace, lasciatemi una piiiccoola rensione hahahah..
Scusatemi se il capitolo è piccolo ma è una specie di prologo. Ah.. e se vi interessa ho fatto il trailer della mia fanfiction Unexpected.. Vi metto il link..  http://www.youtube.com/watch?v=-Djup5NNekw 
Un bacio!

-Sweetie.

 
  
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