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Autore: Horan princess II    06/01/2014    1 recensioni
La piccola Honey continua a chiedersi chi sia suo padre, un ragazzo che aveva abbandonato Destiny, sua mamma, senza nessuna preoccupazione.
Questa è una revisione di quella che avevo publucato sul profilo precedente, spero vi piaccia!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Honey.

- Chi è mio padre?-
Honey ormai  ha  già  4  anni e dopo tutti questi anni senza un genitore la domanda uno se la pone.. “Chi è mio padre?”
Di certo non le potevo rispondere che suo padre era un cantate famoso. 
Questo, lo sapevo solo io. 

Mi chiamo Destiny Mason , ho 20 anni e ho cresciuto mia figlia da sola, il "padre" di mia figlia non è mai stato presente  e mai lo sarà, almeno sono riuscita a diventare quello che volevo, una manager. 

 -Ecco il tuo prossimo cliente. Lo dovrai ,anzi, li dovrai seguire per 2 anni!- Mi disse il capo.

Aprii come mio solito tutta entusiasta la cartellina ma vidi delle foto che non volevo assolutamente vedere.
 
-C'è qualche problema signorina Mason?-

 
-No, mi scusi, è tutto okei-


Rimasi scioccata, avrei dovuto seguire per due anni gli One Direction? Cioè scherziamo? Ovvio che c'è qualche problema.
 Lei non sà che mia figlia, Honey, è figlia di quella testa di cazzo di Harry Styles, che mi ha abbandonata subito dopo aver scopato con me.
 Il mio idolo mi ha messo incinta e ora lei pretende che io lo segua per due lunghissimi anni? Grazie e vaffanculo! 

-È sicura?-

-Sisi, ho solo un po' di mal di testa- Mentii.

Feci un finto sorriso che convinse quell’amasso di ciccia che mi ritrovavo come superiore.

 -Sono a casa!- Urlai per avvertire la piccola Honey e Danielle, la mia migliore amica nonchè mia coinquilina. 

-Mamma!Mi sei mancata tanto!-

-Anche tu Honey, anche tu-

Sbattei la cartellina sul tavolo, Danielle la prese e, dopo aver visto le foto, mi guardò con gli occhi fuori dalle orbite. 
Quando io dico che non dirò niente a nessuno la mia migliore amica ovviamente è esclusa dal "nessuno", lei sapeva tutto.
Il punto è che loro erano i miei idoli, e lo sono tuttora se non fosse per Honey che mi fa odiare Harry, certo, non è colpa della piccola ma lei è uguale al padre e pensare che come me avrà abbandonato tantissime ragazze in questa situazione mi fa stare male. 
Mi faccio una doccia per scacciare i brutti pensieri ma con una bimba piccola in casa non si sta mai in pace. 
 
-Mamma ma questi sono i Uan Direscion?-
Disse entrando con la cartellina in mano. 

 -One Direction amore, One Direction-
 
-Quelli della cantina?-


-Si amore, sono loro-

-Sono arrabbiata con loro, ti fanno sempre piangere.-

-Piccola, loro non mi fanno piangere di tristezza, mi rendono felice - Mentii. Solo Niall, Louis, Zayn e Liam mi rendono felice.
Harry per me è un essere ripugnante. 

-Allora li amo?- 

-Questo lo devi decidere tu! Ti faccio sentire una loro canzone.-

Presi il cellulare e feci partire il video di “Live While We're Young”.
Feci finta di sorridere anche se vedendo Harry mi veniva solo da vomitare, non perché mi ha donato Honey, per quello lo ringrazio, è stupenda, ma perchè mi ha abbandonata, sono molto delusa. 

Honey ballava come una matta, si divertiva.
Mi piace vederla sorridere.

-Mi piace questo qui- Mi disse Honey indicando la foto di Harry sulla cartellina. 

-Ah davvero?A me questo qui!- Dissi indicando una foto di Paul, ne avevo anche una sua perchè avrei dovuto riconoscerlo. 

 Scoppiammo entrambe a ridere, Honey aveva anche le stesse fossette di Harry, era la sua copia esatta, il suo piccolo clone versione femminile. 
Mi arrivo una chiamata da Mr.Derrinson, il capo.

-Buonasera capo, ha bisogno di qualcosa?-

-Si signorina Mason,volevo dirle che inizia domani non la prossima settimana come le avevo detto, domani mattina alle 10.00 la voglio in ufficio puntuale.-

 -Okei, va bene. Desidera altro?-

-Si, il manager fisso dei ragazzi si è licenziato per colpa dei suoi superiori e quindi sarai in prova  come manager fisso tu, felice?-

-Felicissima.- Dissi mettendo più eccitazione possibile nella voce. 

-Bene,buonanotte signorina Mason-


-Buonanotte signor Derrinson-

-Chiamami Mark,  Destiny, chiamami Mark-

-Buonanotte Mark- Attaccai la chiamata. 

Fantastico, anzi no F-A-N-T-S-T-I-C-O.
Che emozione.
Domai alle 10.00 rivedró i  miei idoli e Harry . 
 
 
*8.00*
 
La sveglia suona puntuale alle 8.00 spaccate come ogni mattina. 
Mi alzo di malavoglia e dopo essermi lavata e aver fatto colazione saluto Honey e Dan e poi esco. 
 Metto in moto la macchina e in circa dieci minuti sono davanti all'ufficio.  Nella hall trovo Mr.Darrinson e saliamo in ascensore insieme. 

-Allora...emozionata?- Domandò eccitato.

-Non sa quanto.- Dissi con un tocco d’irnoia, che non colse.
 
-I ragazzi arriveranno tra quindici minuti


-Okei, perfetto. –

Dopo quindici minuti precisi arrivarono i ragazzi, tutti bellissimi e semplici, come al solito e poi Harry, che li sfigurava.
Chissà se si ricordava di me, chissà se sarei riuscita a dirgli di Honey.

 
-Sei ancora innamorata di lui-

 -E tu chi minchia sei scusa?-

-Sono la tua coscienza!-

-Coscienza un cazzo!Potevi intervenire prima che scopassi con Harry!-
 
La mia coscienza è come Harry, mi ha abbandonato, meglio così. 
Stringo la mano a tutti e mi presento.
Harry mi squadra dalla testa ai piedi, si, si ricorda di me.
 
*Ora di pranzo* 
 
Pranziamo all'interno dell'edificio.
Mangiamo tutti una pizza, Harry è affianco a me, vuole parlarmi, lo vedo.

-Allora ciao.. -Sussurrò Harry 

-Ciao Harry.- Dissi seccata. 

 -Ti ho riconosciuto sai? In questi anni non ho fatto altro che cercarti. Non sono più andato con nessuna.-

-Ah bene, però potevi direttamente non abbandonarmi dopo la nostra amichevole scopata!-

 -Mi spiace, ero un ragazzino, ora sono maturato- Balbettò insicuro.

-Ben per te. -

-Allora come ti va la vita?-

-Tutto meraviglioso.. anche a te immagino?- Tentennai.

 -Si, abbastanza.. mi machi tu, la ragazza  di cui sono innamorato, la ragazza da cui voglio un figlio-
 
Sentendo l'ultima parola quasi mi strozzai con la pizza, Harry caro, un figlio da me tu già c'e l'hai.

-Harry. – Balbettai.

-Hai un altro vero?-

-Non proprio...-

-Comunque.. come stanno i tuoi, la tua famiglia?-

-A meraviglia...credo... mamma e papà non so-

-Non abiti più con loro?- Domandò addentando un pezzo di pizza.
 
-No, abito con Danielle e Honey. –


-E chi sono? Tue amiche?-

-La mia migliore amica e mia figlia-Dissi con un lieve tono di strafottenza.

 -Tua cosa?- Chiese con voce quasi isterica, cacciando qualche colpo di tosse

-Mia figlia. -  Ripetei secca.

 -Ah..Quanti anni ha?-

-Quattro, ne ha quattro.-

-E il padre chi é?-

Finsi di non aver sentito e addentai un pezzo di pizza.

-Des, chi è?-
 
-....Nessuno...-


- Si certo nessuno.. chi cazzo è Ulisse?-

- Coscienza zitta, non è il momento!-

-Nessuno? Scusa ma la vedo difficile.-  Disse dolcemente.

Mi veniva da urlargli contro "Sei tu suo padre, sei tu!”

 -Suo padre non c'è mai stato e non ci sarà mai.. è stato stronzo, mi ha lasciata sola perché era un ragazzino-
Sputai fuori queste parole senza pensare. 

-Quattro anni... ragazzino... Des! Non dirmi che...- Mi sentii crollare, c’era arrivato, aveva capito tutto.
Era sconvolto, si vedeva, ma vidi passare nei suoi occhi uno scintillio, probabilmente era un briciolo di felicità.
Lo guardai fisso negli occhi e mi scese una lacrima.

-Scusa scusa scusa. – Sussurrò.

-Vuoi vedere una sua foto?- Domandai con le lacrime agli occhi. 

-Si, ma spostiamoci, i ragazzi ci guardano male.-

-Andiamo nel mio ufficio-

Mi incamminai verso il mio ufficio, mi sentivo mancare, ero sconvolta ma mi sentivo anche molto meglio, non avevo più un segreto da mantenere e un peso da portare sulle spalle.
Entrammo ed accesi il computer , gli mostrai alcune foto, guardai l'ora e  vidi che erano le 14.37, Honey era già uscita dall'asilo per una visita alle 12.00 quindi chiamai in videochiamata. 
Rispose Dan che salutò me e Harry e poi ci lasciò al computer con Honey. 

 -Mamma ciao! Tu sei quello della cantina?-

-Ciao amore! Si lui è quello della cantina. Quello dei poster che ci sono in cantina.-

 -Ciao poster.- Gridò la bimba, entusiasta.

-Si chiama Harry. Harry lei è Honey, Honey lui è Harry.-

Harry aveva le lacrime  agli occhi, io pure, erano uguali. 

-Ciao piccola principessina!-

-Ciao Harry! Mi piaci sai?-

-Anche tu Honey. Sei davvero bellissima!- Disse con un misto di euforia e stupore.

 -Grazie- Disse arrossendo lievemente.

 Vidi Harry sul punto di piangere e salutai velocemente Honey chiudendo la chiamata. 

-Des ma... ma è stupenda.- Balbettò.

-È tutta suo padre.-

-Voglio aiutarti, stare con te e prendermene cura.-

 -Harry, ma a Honey che diremo?-

 -Devi dirglielo, poi io vorrei che il Mondo sapesse, le fans sono felici che  Zayn sia papà, non hanno mai protestato.-

-Ma Harry... io non sono Perrie. Non mi hanno mai vista.- Sussurrai.

-Confesseremo insieme ti va?-

-Okei, insieme-
 
 -Coscienza avevi ragione, ne sono ancora innamorata.-

-Io ho sempre ragione-

-Non  fare come Zayn per favore!-

-Mi  spengo addio.-

 -Addio-
 
*Giorno seguente*

-Harry, vado a prendere Honey all'asilo, vuoi venire?-  

-Certo!-

-Dove andate?- Domandarono curiosi i ragazzi. 

-A prendere all'asilo nostra figlia.- Disse Harry prendendomi per un braccio per poi sbattere la porta senza lasciar ribattere i ragazzi.
Arrivammo con cinque minuti d'anticipo.

 -T-torneresti insieme a me?- Mi  domandò Harry.

Non gli risposi e lo baciai senza pensarci.
 Ci staccammo, sorridevamo entrambi.
 La campanella suonò ed io e Harry andammo davanti alla porta della classe di Honey.
Eravamo i primi "genitori" ad essere arrivati.
La maestra chiamò Honey  che si alzò e mi corse in braccio. 

 -Ciao mamma , ciao poster!-  Rise e mise una mano fra i ricci di Harry.

-Ciao piccola!- Le rispose Harry

-Honey dai ai tuoi genitori il lavoretto!- Disse la maestra. 
“Genitori”..ed ora? 

-Mamma, io vorrei poter darlo anche a papà, mi dici dov'è?-

-È qui piccola mia.. è qui-

-Harry?- Disse sorridendo al ragazzo e, allo stesso tempo, lo guardò confusa.  Entrambi annuimmo. 
 
- Papà!-

 Harry non riuscì a trattenere le lacrime e nemmeno io. 
Tornammo in ufficio, Harry teneva la piccola mano di Honey e ridevano.  Entrammo nella stanza dove c'erano tutti e Harry urlò. 

 -Io  sono suo padre!-



 
Ecco la mia One Shoot leggermente rielaborata da come l'avevo pubblicata sull'altro profilo.
Recensite, vorrei sapere che ne pensate.



 
  
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