Di decisioni istantanee e riverberi d'Ade
{in fondo, anche i cattivi amano}.

Aro rammentava nitidamente la prima volta che aveva visto Sulpicia.
Una minuta figura dai capelli chiari che le ondeggiavano sulle spalle, gli occhi di gemma – di gemma azzurra come il mare e il cielo, intensa, di gemma che possiede la capacità di infrangere qualsiasi barriera, carpire il pensiero più recondito e il segreto più proibito.
E altrettanto nitidamente rammentava come in un istante – è bizzarro, come in un arco di tempo così breve tutto possa mutare – aveva semplicemente pensato che fosse lei, lei quella donna con cui trascorrere l'eternità. 
E Aro ne aveva viste di donne. Ponderato di decisioni per ore e giorni e notti. 
E chissà, forse quell'inquietudine umana lasciata nella piazza di Atene, che percepiva, sentiva, ogni qualvolta sfiorasse Sulpicia era dovuta al fatto che allora lei se n'era accorta, del diavolo. Aveva tentato di convincersi che fosse errato – e lo era. Lo era per quella fanciulla dal Fato ancora indeciso e una vita dinanzi. Compreso, che in tal modo avrebbe perduto tutto – anche se stessa.
Eppure quel giorno che, gli occhi riverberanti come le acque del Flegetonte (1), le aveva sorriso – una di quelle contrazioni di labbra che erano solo circostanza o ghiaccio oppure fiamma – lei aveva ricambiato.  
Se poi fosse stata mera cortesia o il consenso per entrare in quell'esistenza e non uscirne più poco importava.
E ancora in quel momento, benché le parole e i ringhi sommessi e la rabbia che le membra non riuscivano a cancellare si opponessero – lei no. Lei restava. Rimaneva lì, si lasciava baciare –, permetteva quel gioco di lingue e fuoco e sentimenti. 
E quella conclusione a cui era giunto con tanta celerità, nonostante gli anni, gli screzi, nonostante le frasi non dette, emergeva effettivamente come la più giusta di tremila anni. 

{300 words.}

Note:
(1) Flegetonte: corso d'acqua che scorre nell'Ade, il suo nome significa fiume del fuoco.

Dream's corner: ciao a tutti. :)
Non sono forse carinissimi, loro due? 
No, a parte i commenti stupidi di una fan sconsolata, non so assolutamente perché sia tornata in questo fandom. 
Lo ammetto: Aro è un personaggio che mi fa inesorabilmente paura. Quando scrivo di lui ho sempre la sensazione di non caratterizzarlo in maniera adeguata, tant'è che mi ero ripromessa di non provarci più. Semplicemente, non lo so gestire.
Poi mi sono invaghita di questa coppia. Così, senza motivo. E, oh, capitemi!, una pagina bianca di word, un periodo di poca ispirazione e la disperazione mi hanno costretta a stilare la flashfic in questione. La pubblico proprio per avere un parere possibilmente obbiettivo, quindi le recensioni sono le benvenute. :)
Non ho nient'altro da aggiungere se non grazie per essere giunti fin qui. Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento. 
Baci, Dream.