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Autore: Nifhen    06/01/2014    4 recensioni
Lo cercava ovunque,nei suoi ricordi e nelle voci della folla; ma da quelle, riceveva solo informazioni vaghe. -Ehi, hai sentito, hanno avvistato un ragazzo con i capelli verdi in groppa ad un pòkemon nelle terre lontane.- Touko era stata in ogni posto conoscesse e avesse sentito. Invano, ma sapeva che un giorno l'avrebbe ritrovato.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Lo cercava ovunque,nei suoi ricordi e nelle voci della folla; ma da quelle, riceveva solo informazioni vaghe. -Ehi, hai sentito, hanno avvistato un ragazzo con i capelli verdi in groppa ad un pòkemon nelle terre lontane.-  Touko era stata in ogni posto conoscesse e avesse sentito. Invano, ma sapeva che un giorno l'avrebbe ritrovato. 
** 
La pioggia scendeva incessante su Alisopoli, Touko si trovava al calduccio sotto il piumone, era come una protezione dal gelo invernale che si accalcava alla porta, c'era il tipico odore di calore là sotto. Sul pavimento c'era la sua borsa, scucita, scuciture che riportavano alcuni ricordi più belli della sua avventura iniziata un giorno di sole quando il suo destino bussò alla porta. 
La ragazza era immersa nel mondo dei sogni,questa parallelità aveva aperto la porta ad una visione onirica.
Il compagno leggendario Zekrom la riportò alla realtà, la prima cosa che la ragazza disse fu :-Mamma, ancora 5 minuti ti prego.- E chiuse gli occhi cercando di recuperare il sogno. 
-Zeeeek!- Urlò il leggendario. -Zekrom! Cosa fai sveglio, torna a dormire sono le 4! Stavo sognando!- Così dicendo si girò dall'altra parte e cercò di riprendere sonno. Il pòkemon non si arrese:-Zeek!- Con gli occhi ancora succhiusi Touko si voltò verso il suo amico che guardava fuori dalla finestra, il vetro era bagnato, una goccia d'acqua non riusciva a raggiungere la fine della foresta che subito veniva spazzata via da molte altre, solo le luci dei lampioni si contraddistinguevano in quell'oscurità.
-Cosa c'è vuoi uscire con questa pioggia?- Chiese la ragazza speranzosa in un no. Zekrom si voltò verso di lei e la guardò negli occhi come se la supplicasse. -Ok, ma sappi che dopo mia mamma ci ucciderà,o lo farà lei o la febbre.- Come mise i piedi a terra, il freddo la fece rabbrividire. Raccolse la borsa da terra e, cercando di non fare il minimo rumore, uscì dalla porta. Quando fu fuori venne investita da uno sroscio d'acqua e solo in quel momento si accorse che indossava ancora il pigiama,non aveva con sè neanche un giacchetto o un ombrellino. -Aspetta. Vado a vestirmi e torno!- Zekrom non ne volle sapere. La prese per una gamba e la sollevò in aria.
Si fermarono solo per un Lemonsucco e partirono di nuovo. Zekrom andava ad una velocità maggiore rispetto al solito, forse per il piacere di poter sentire la pioggia incessante sul suo dorso pensò Touko, o forse perchè voleva farle vedere qualcosa. La ragazza non proferì parola. La meta era ignota alla castana, anche se avesse provato a capirla non ci sarebbe riuscita per due motivi; il primo per la pioggia che non dava a vedere un palmo dal naso, non si sà come i pòkemon riuscissero a farlo; due perchè a metà viaggio si addormentò. Avevano impiegato un' ora per arrivare, Touko lo capì perchè quando si sveglio sentì cinque rintocchi provenire da chissà dove. I due compagni atterrarono sul cemento umido, la ragazza si strizzò i vestiti e formò una pozza dove dei tranquilli Magikarp avrebbero potuto nuotare. -Sciriccopoli, cosa ci facciamo qui?- Chiese spostando la testa a destra e sinistra cercando di capire dove si trovassero. Il leggendario si voltò in direzione di un enorme struttura, vide tante lucine che la circondavano. Zekrom camminò verso la struttura e la ragazza fece lo stesso, anche se avrebbe voluto entrare nel Centro Pòkemon. 
Giunsero sotto la ruota panoramica, era un ricordo fondamentale della vita di Touko. Riuscì a malapena a vedere una figura schiarita dalla luce del lampione. Li si avvicinò e li chiese cosa ci facesse lì. Era una figura poco più alta di lei che indossava un cappello nero e bianco e un lungo giacchetto dei medesimi colori. 
-Lo stesso motivo per cui tu sei qui.- Una voce maschile le entrò nella testa. Impossibile non poteva essere lui. -Ti stavo aspettando Touko.-
-Chi sei!? Fatti vedere!- Disse, agitandosi, si avvicinò lentamente per vederlo in volto, ma la fioca luce glielo permise a malapena. La figura si tolse il cappello e la luce artificiale li fece scorgere dei verdi capelli un pò arruffati e dei bellissimi occhi grigio-azzurri. 
Natural Harmonia Gropius.
Non riusciva a crederci, la pioggia continuava a scendere incessante. 
-Ciao Touko.- La ragazza gli saltò addosso e lo salutò dei deboli pugni sul suo petto e le lacrime scendevano da quegli occhi azzuri come l'oceano, un oceano pieno di N. Lui la strinse forte a sè era tutto ciò di cui aveva bisogno. 
-Vieni andiamo a fare un giro.- La prese per mano e una volta che Touko si asciugò le lacrime annuì dolcemente. Un breve silenzio ci fu tra i due che venne interrotto dalla ragazza che lo tempestò di domande:-Come mai sei qui? Dove sei stato? Quando sei tornato?.- Il ragazzo prese un sospiro. -Il motivo della mia presenza è il motivo della mia assenza. Sono stato alla ricerca di mè stesso. Sono arrivato con la pioggia.- La sua voce era calma e rassicurante. 
A Touko davano fastidio quelle frasi enigmatiche, ma adesso l'importante era tutto lì, in quegli attimi. N ricominciò:-Sai, ogni venerdì venivo qui e ti aspettavo ma appena ti vedevo mi nascondevo. Avevo paura di cosa avresti pensato o detto.-
La voce della ragazza assunse un tono confuso. -Quindi, fammi capire. Tu, per questi 2 anni saresti rimasto in disparte. Se il tuo scopo era quello di uscire dalla mia vita sappi che non ci sei riuscito e mai ci riuscirai.- Le lacrime cominciarono a riincorniaciarle il volto. Riprese con un tono più forte:-E' dal primo momento che i nostri sguardi si sono incontrati che sei entrato a far parte del mio destino!-
-Lo so. Cosa credi, vale la stessa cosa per me?!- Touko si zittì. L' espressione di N era ben diversa da quella della ragazza che incrociò le gambe e le braccia sotto il seno. Si misero a guardar fuori dal vetro. Le luci dei locali davano colore alle piccole particelle d'acqua. Sembrava proprio una magia, cosiccome la presenza di N, lì seduto davanti a lei. Non era certamente un sogno, quindi quella volta sarebbe stata l'ultima possibilità che aveva di parlarci. -Te ne andrai?- 
-Si, dopo questo giro.- I secondi passarono in silenzio. C'era solo il rumore degli ingranaggi della ruota panoramica che rallentavano man mano che il tempo passava. 

**
La ragazza si svegliò, era alcuni giorni che pioveva, si alzò dal letto e si diresse in cucina, sulla sedia del corridoio c'era la sua borsa. Il pigiama la teneva al caldo. Quando arrivò in cucina un buon profumo di colazione le investì le narici. -Buon giorno, siamo di cucina oggi eh?-  L' artefice della colazione si diresse verso la ragazza e gli schioccò un sonoro bacio sulle labbra.
-Buon giorno a lei Signora Harmonia.- 
  
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