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Autore: VBonJovi    06/01/2014    2 recensioni
La morte di Finn.
La reazione di Rachel.
Una one shot che racconta in che modo Rachel, ai miei occhi, ha affrontato il primo anno senza Finn.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era passato un anno da quel giorno maledetto, da quell'incidente infernale che gli aveva strappato via anima e cuore.
Da allora non aveva più voluto mettere piede a Lima, tutto le ricordava di lui e lei proprio non ce la faceva a mettere piede in quella piccola cittadina, a ripercorrere quelle strade pensando che lui non era più lì.
In effetti, lui non era più da nessuna parte; lui non era più.
Fu un anno duro per lei, nonostante avesse ottenuto il ruolo da protagonista nel remake di “Funny Girl” nulla era più come prima.I corsi alla NYADA si facevano sempre più stressanti, il lavoro più duro e le prove per lo spettacolo più assidue e come se non bastasse si era unita alla cover band di Kurt, ma forse tutto quel voler occupare il tempo era solo un modo per distrarsi, un modo per non pensare a lui.
Carole la chiamava di tanto in tanto, passavano ore e ore al telefono ricordandolo in ogni suo minimo dettaglio, raccontandosi tutte le cose che lo riguardavano, condividevano tutto, ma soprattutto, condividevano le lacrime.
Adorava e odiava quei momenti, la facevano sorridere e la facevano dimenticare per un momento, ma le facevano anche male, la logoravano dentro; ma adorava il fatto che Carole volesse condividere momenti così delicati proprio con lei.I giorni passavano, proprio come le settimane e i mesi, l'anniversario si avvicinava sempre più pericolosamente e questo la spaventava terribilmente perchè quel giorno avrebbe ricordato, ricordato come non aveva mai fatto.
Kurt e Santana, sarebbero tornati a Lima per una settimana, l'avevano pregata di andare con loro, che le avrebbe fatto bene, ma lei non aveva sentito ragioni.
Avrebbe deciso da sola, nessuno avrebbe interferito su quella decisione così importante; così, il venerdi sera, Kurt e Santana partirono per Lima, lasciandola a New York, da sola, aveva ancora un paio di giorni per decidere sul da farsi.
Una volta usciti e una volta assicuratasi che avessero preso l'autobus, corse in camera e tirò fuori un grosso scatolone da sotto al letto.
Lo portò in salotto, non lo apriva da quasi un anno.
Eccole lì, fotografie, il biglietto della prima esibizione del Glee, lo scontrino della prima cena al “Bel Grissino”, la loro ultima foto a Central Parke poi, proprio infondo alla scatola, spuntarono due scatole di velluto blu.
L'anello di fidanzamento e la collana con scritto il nome di lui erano lì, non aveva avuto più il coraggio di riprenderli, di guardarli, di indossarli.
Proprio in quel momento capì tutto quello che c'era da capire, quello che avrebbe dovuto fare.


Arrivò a Lima il giorno seguente.Arrivata a casa salutò calorosamente i suoi papà, erano stati distanti per così tanto tempo.
Partecipò alla commemorazione organizzata dal McKinley, in particolare dal Glee , nel teatro del liceo, seduta in prima fila, con Kurt, Burt e Carole, proprio come lui avrebbe voluto.
Quel posto sapeva terribilmente di loro, di una vita passata insieme, una vita sfumata in pochi secondi.Immaginava spesso il loro ricongiungimento, lui, ormai realizzato il suo sogno di diventare insegnante, lei, stella affermata di Brodway.
L'avrebbe trovato in aula canto a programmare la lezione settimanale del Glee e vedendola avrebbe esclamato “Rachel! Cosa ci fai qui?” e lei, con tutta la naturalezza immaginabile, avrebbe risposto “Sono a casa” e tutto sarebbe andato per il verso giusto.Ormai, però, lui non c'era più e nulla aveva più importanza ormai.La commemorazione non durò a lungo per fortuna, era troppo doloroso restare lì, fingendo di essere forte.
Forte.

Ed eccolo lì, era arrivato, il giorno che non voleva arrivasse mai.
Carole l'aveva invitata a casa loro, per affrontare il dolore insieme, ma lei non se la sentiva, perciò aveva cortesemente declinato l'invito.
Era tornata a Lima, non tanto per le varie commemorazioni e cose varie, ma per la sua personale commemorazione.
Prese la macchina e si diresse verso il cimitero, non sapeva dove si trovasse esattamente la sua tomba, non aveva avuto il coraggio nemmeno il giorno del suo funerale.
Vagò per una decina di minuti ed eccola lì, circondata da meravigliosi tulipani color panna, i fiori preferiti di Finn, gli stessi presenti nel mazzo che aveva in mano lei.
Li appoggiò a fianco a quelli di Kurt e si inginocchiò davanti alla lapide.
Accarezzò lentamente i caratteri che componevano il nome di Finn e proprio in quel momento, Rachel pianse, pianse tutte le lacrime che aveva da piangere, quelle che non era riuscita a tirar fuori prima, quelle lacrime così amare.Il suo Finn non c'era più, non la avrebbe più stretta a lui, non si sarebbe più sentita a casa, perchè lui la faceva sentire proprio così.
Lo amava così tanto, ma ce la doveva fare, doveva andare avanti, perchè quello era ciò che lui avrebbe voluto.

 
 

I could make you happy
Make your dreams come true
Nothing that I wouldn't do
Go to the ends
Of the Earth for you
To make you feel my love



  
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