Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |      
Autore: Gio_Kayers    06/01/2014    0 recensioni
C'era una volta la Storybrooke Highschool, situata in una cittadina del Maine, Storybrooke, dove le vicende di molti personaggi a noi noti, si intrecceranno...
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Pan, Trilli, Wendy, Darling
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ONCE UPON A TIME A SCHOOL:
STORYBROOKE HIGHSCHOOL
1° Capitolo  “A new life”       [Wendy Darling]
 
Wendy Darling si trovava davanti al cancello della Storybrooke Highschool. Ancora qualche passo e la sua vita avrebbe subito una svolta decisiva.
Lei e la sua famiglia si erano trasferiti nel Maine da una settimana, lasciando la loro casa a Londra.
Wendy aveva due fratelli più piccoli, John e Michael, cui era molto affezionata e cui amava raccontare storie.
Wendy aveva quindici anni, i capelli biondi scuri, mossi, con qualche boccolo che le incorniciava il viso; era una ragazza timida, sognatrice, amante delle avventure. 
E dopotutto, questa era un’avventura. Essere la ragazza nuova della scuola.
Wendy non avrebbe mai immaginato quanto sarebbe cambiata la sua vita. E chi gliel’avrebbe cambiata.
                                                                                ***
La campana della prima ora suonò e Wendy si sedette al suo posto.
In classe entrò la professoressa di storia, miss Blanchard.
-Buongiorno ragazzi. - saluto lei.
Wendy pensava che l’avrebbe presentata alla classe, e così fu.
-Vedo che abbiamo una nuova compagna. Wendy Darling. Vieni Wendy.-.
Controvoglia, Wendy si alzò e andò verso la cattedra.
-Spero che ti troverai bene qui, Wendy.-.
-Grazie.-.
Wendy teneva gli occhi bassi; era molto timida e si sentiva a disagio in quel momento.
Prima di tornare al suo posto, però, il suo sguardo si posò su un ragazzo.
Capelli biondi scuri, occhi verdi, e uno sguardo misterioso.
Per tutta l’ora non fece altro che pensare alle emozioni che aveva provato in quel momento. Era completamente ammaliata. Una parte di se voleva a tutti i costi conoscere quel ragazzo.
In quel momento la lezione finì e Wendy si diresse in corridoio per posare i libri nell’armadietto.
-Ehi, Wendy giusto?- le chiese qualcuno.
Wendy chiuse l’armadietto e vide chi era: una ragazza alta poco più di lei, bionda. Era una sua compagna di classe.
-Si. Tu invece sei... -.
-Rose. Ma tutti mi chiamano Tink. E’ un soprannome strano, ma ci ho fatto l’abitudine.-.
-Piacere… ehm. Tink.-.
-Puoi chiamarmi come vuoi, comunque. Allora, come ti trovi qui a Storybrooke?-.
-Beh, non ho avuto modo di visitarla.-.
-Beh, dobbiamo rimediare! Dopo la scuola, ti va di andare a pranzare insieme? Qui vicino c’è una tavola calda, “Granny’s  dinner”, ci lavora una mia amica. Potremo andare là, se vuoi.-.
Wendy era stata colta alla sprovvista. Non avrebbe mai immaginato di fare già delle conoscenze. Però, chi lo sa?
-Ok. Per me va bene.-.
-Grande! Allora, quando usciamo, ci vediamo dal cancello e andiamo lì. Ora io devo andare alla lezione di chimica. Ciao Wendy.-.
-Ciao Tink.-.
Wendy si diresse nell’aula d’italiano. Poco prima che suonasse la campana, entrò nell’aula il ragazzo che aveva attirato l’attenzione di Wendy un’ora prima. Si sedette nel banco a fianco al suo, e il suo cuore cominciò a batterle più velocemente. Non ne capiva il motivo, non sapeva neanche come si chiamasse, dopotutto.
Durante la lezione, il ragazzo si sporse verso Wendy:-Tu sei Wendy Darling, giusto?-.
Wendy si sorprese del fatto che ricordava il suo nome:-Si, sono io.-.
-Piacere. Io sono Peter. Peter Banning.-.
Wendy gli sorrise. La loro attenzione fu attirata dal professor Nolan:-Bene, ragazzi. Adesso, a coppie, cominciate a scrivere una relazione sui primi due capitoli. Sarà il compito per la prossima settimana.-.
-Ti va di farla assieme?- le chiese Peter.
Wendy non aveva alternative, dopotutto Chi mai le avrebbe chiesto di scrivere la ricerca assieme? Doveva accettare.
-S... si. Non c’è problema.-.
-Bene. Avviciniamo i banchi.-.
Per tutta l’ora si occuparono del compito. Ma Wendy aveva la testa da un’altra parte. Gli occhi di Peter. Era completamente rapita.
-Tu vieni da Londra?- le chiese Peter.
-Si.-.
-E com’è?-
-Beh, è… magica. Soprattutto d’inverno, quando nevica. Amavo guardare il paesaggio dalla finestra. - disse, con lo sguardo perso nei suoi ricordi.
-Deve mancarti molto.-.
Wendy fece un sorriso malinconico:-Beh, Storybrooke è molto bella ma casa mia è laggiù.-.
-Ti capisco. Fino a dieci anni ho vissuto a Boston, in un orfanotrofio. Poi una famiglia mi adottò e venimmo a vivere qui.-.
-Aspetta sei…-
-Un’orfano. - disse in tono indifferente.
-Mi… mi dispiace.- gli disse Wendy comprensiva.
-Non preoccuparti.-.
Nonostante Peter lo avesse detto con indifferenza, Wendy percepì il dolore che provava.
Prima che suonasse la campana, il professore disse che, entro una settimana, dovevano finire il compito.
-Immagino che dovremo vederci anche dopo la scuola.- disse Peter, mentre camminava a fianco di Wendy.
-Ehm, si è vero.-.
-Se vuoi, puoi venire a casa mia.-.
Wendy si fermò di colpo, sorpresa da quella richiesta:-A casa tua?-.
-Dove altrimenti? Da te?-.
-Ecco, non avevo ancora pensato a…-.
-Beh, abbiamo una settimana.- poi la fissò negli occhi, -Cos’è, non ti fidi a< stare con me?-.
Wendy fu colta alla sprovvista:-N… no, non è questo…-.
-E allora, cos’è?- chiese avvicinandosi sempre di più. Erano in mezzo al corridoio, i ragazzi passavano con indifferenza attorno a loro.
-Non lo so io… non ti conosco ancora bene.-.
Peter le sorrise:-Sarà un modo per conoscerci, allora.-.
Wendy ci pensò su’. Forse, sarebbe stato anche un modo per annullare quella tensione e quella timidezza che s’impossessavano di lei.
-Va bene. Facciamo domani pomeriggio?- propose Wendy, con più coraggio.
-Per me va bene. Ti lascio l’indirizzo di casa mia. - prese un foglietto e scrisse la via, -alle 15:00?-.
-Ok. Beh, a domani.-.
-A domani Wendy.-.
Il modo in cui pronunciò il suo nome la fece arrossire. Scosse la testa, ignorando quei pensieri.
Poco dopo raggiunse il cancello della scuola, dove la stava aspettando Tink.
-Ciao. Allora, com’è andata?- le chiese, per poi farle strada verso la locanda.
-Bene, credo. Ho conosciuto un ragazzo con cui dovrò fare un compito…-.
-Ohh, come si chiama?- cinguettò Tink.
-Peter Banning.- rispose Wendy.
A Tink scomparve l’esaltazione che l’aveva colta poco prima:-Peter? Ti ha avvicinato lui?-
A Wendy parve strana quella domanda:-Si, poi mi ha proposto di finire la ricerca a casa sua, domani.-.
Tink parve turbata da quello che le riferì l’amica. Lei era una delle poche persone che conosceva bene Peter, oltre dei vecchi amici dell’orfanotrofio in cui vissero, come Felix, l’amico più fidato di Peter. Vi era anche Killian Jones, nonostante fosse solito avere dei battibecchi con il ragazzo, erano pur sempre cresciuti insieme.
Tink rivolse uno sguardo a Wendy, che ancora la guardava:-Sai, lo conosco da tutta la vita, e so che non è un tipo molto socievole. Mi pareva strano che ti avesse avvicinato tutto qui.-.
Wendy poi le chiese:-Aspetta, eri con lui all’orfanotrofio?-.
Tink annuì:-Te l’ha detto?-. Era sorpresa del fatto che sapesse del suo passato. Non era da lui raccontarlo a chiunque, anche se ormai tutta la città ne era a conoscenza.
-Mi ha anche detto che, a dieci anni, è stato adottato ed è venuto a vivere qui.-.
-E’ grazie a lui se io e l’intero orfanotrofio siamo stati trasferiti a Storybrooke.- disse con sorriso, -quello di Boston stava per chiudere e Peter, che a volte veniva a trovarci, ne parlò con il sindaco Mills, che accettò di aprirne uno qui. Poi, la maggior parte di noi, fu adottata. Un mio amico, però, andò a vivere per conto suo, dopo pochi anni. Senza Peter, adesso, potremmo essere ancora “Ragazzi Sperduti”. Scommetto, però, che lui si sente ancora tale. Non è mai stato molto entusiasta della sua nuova famiglia, nonostante fossero benestanti. Vivono addirittura in una villa.-.
-Magari non li sente veramente i suoi genitori. Forse, il fatto di essere stato adottato a dieci anni…-.
Tink non le lasciò terminare la frase:-Anche io sono stata adottata da bambina, e credimi, ero la persona più felice del mondo. Il problema è che Peter non ha mai superato il suo abbandono.-.
Wendy voleva chiederle altro riguardo a peter ma Tink cambiò argomento, raccontandole della città. Le due, poco dopo, arrivarono al “Granny’s  dinner”, dove Wendy conobbe Ruby, la cameriera e nipote della proprietaria, e amica di Tink.
La ragazza aveva vent’anni, aveva i capelli lunghi e castano scuro, e a quanto diceva Tink, era anche molto simpatica. Anche lei frequentava la SH, ma seguiva i corsi per il college.
Il sindaco Mills, infatti, aveva provveduto a rendere la SH anche un’università.
Le tre ragazze si sedettero a un tavolo - Ruby era in pausa- e parlarono del più e del meno. Wendy ebbe così la possibilità di conoscere meglio Tink e Ruby. Passarono l’intero pomeriggio così, poi verso le 18:30, Wendy tornò a casa.
Quella sera, Wendy rimase davanti alla finestra aperta a guardare il cielo, come faceva sempre a Londra.
Non poteva sapere che anche Peter stava facendo la stessa cosa.


Salve a Tutti!!
Allora, come avrete visto, si tratta di una AU, in cui mostrerò i nostri personaggi preferiti in versione liceale.
Questo capitolo è raccontato dal punto di vista di Wendy, mentre il prossimo sarà sulla nostra Tink :)
Quest'ultima è chiamata da tutti Tink, e verrà spiegato perchè, però ho deciso di darle come nome quello dell'attrice .che la interpreta.
Questa storia è soprattutto un tributo al personaggio di Peter Pan, che spero ritorni nella serie *dita incrociate*
Mi scuso per eventuali errori, spero che verrà letta in molti e accetto qualsiasi critica :)
Cercherò di aggiornare il più presto possibile, se la scuola me lo permetterà :)
Un bacio Oncers <3
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Gio_Kayers