L'incontro era al solito bar. Mi stringevi forte, io ti avevo tra le braccia. La mia maglia nei tuoi pugni, la tua testa sul mio petto. Mi impedivi di guardarti. Seduti a quel tavolo senza mai ordinare nulla. Il silenzio pių totale, non dicevi una parola. Solo una canzone in sottofondo. Non sapevo cosa mi aspettava. A cosa stai pensando? Il tuo respiro si fece pesante, prendesti fiato come se stessi per immergerti. Uno, due, tre sospiri e poi parlasti. Fu per me la prima volta. Mi sverginasti il cuore, e senza nemmeno accorgermene sanguinavo per quanto forte eri entrata. Fa piano che fai male, sono ancora inesperto in queste cose. Un sentimento senza nessuna precauzione, mi sottomettesti con la forza di quelle tre parole. C'era da fare molta attenzione, rimasi inerme e ti strinsi ancor pių forte. Non č giusto, dovevo dirtelo prima io, sconvolgesti i miei piani e dovetti rimandare. Ma quello fu solo l'inizio, l' inizio di una fine ormai segnata.