In questo deserto arido di cercatori stanchi il mio cuore ha emesso un ultimo palpitante fremito. È il tuo che batte adesso, rivolto al sol levante. L’occhio scruta avido nella rossastra bruma, rovista fra stracci di nubi per scovare un brandello d’aurora. È quello l’ultimo baluardo a cui possiamo innalzare un altare. Ti aiuterò a sollevarlo… Poi lasciami. Lasciami andare. Sorriderò guardando per l’ultima volta l’alba. Immersa nel radioso bagno del mondo che mi fu culla. Ci stringeremo la mano guardando il giorno che viene. Poi chiuderemo gli occhi, li riaprirà uno solo di noi. È tuo questo giorno che viene. Addio, io ti saluto. È l’ultimo che m’appartiene. Il resto, t’ho detto, è svanito…