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Autore: payneistheway    07/01/2014    2 recensioni
Visto che la mia vita sentimentale è francamente una merda, visto che l’uomo dei miei sogni non mi filerebbe neppure se gli ballassi la Macarena sui piedi e visto che sono single più o meno dalla scoperta del fuoco...perchè non ingaggiare per me un finto fidanzato?
Tutto iniziò con una malaugurata idea di mia sorella.
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“Amber...come hai potuto noleggiarmi un...un.... PUTTANO? COSA DIAVOLO STAI FACENDO?”
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Speravo fosse un incubo.
Speravo fosse un errore.
Speravo fosse tutta colpa dei fagioli in scatola. E invece no. Perchè lui era
veramente lì per me.
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“Il mio nome è Styles. Harry Styles: e le uniche merci che io vendo, qui, sono il “mio fantastico corpo” nonché “l’inestimabile piacere della mia compagnia”.
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GIA’. Il suo nome è Styles, Harry Styles.
Ma io, lo chiamo in un modo solamente: GUAI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2. Kiss the Cook

                                  
 
 Vorrei tanto che tutto questo fosse solo un sogno, o meglio, un incubo.
Non sono riuscita a chiudere occhio tutta notte per colpa di quello. Contattare Mr. Nido di Rondini è stato l’errore più grande che mia sorella potesse fare, per di più dovrò pagarlo, e per cosa? Per fingere di essere il mio fidanzato.
Che grande cazzata.
So già che questa assurdità non funzionerà mai, perché NON può funzionare.
Afferro il cellulare sul comodino e mi rigiro ancora una volta tra le coperte, nella speranza tutta la storia del matrimonio passi in fretta di modo che io possa tornare alla mia vita da universitaria repressa libera da strani tizi con una farfalla gigante tatuata sullo stomaco.
Ma dico io, puoi essere così scemo da volerti tatuare una FARFALLA sullo stomaco?
E’ virile quanto l’idea di tatuarsi Dora L’Esploratrice in bella mostra sull’avambraccio.
Almeno oggi non avrò Styles tra i piedi..”- sospiro risollevata dall’idea di avere lezione, felice di poter stare un po’ sola.
Uno strano odore proveniente dalla cucina m’insospettisce. Amber non sa cucinare e, a meno che si sia trasformata in una piccola Gordon Ramsay, questa è come il silenzio prima del terremoto, ergo, il profumo prima dell’incendio.
“Amber non vorrai incendiare casa come l’ultima volta che hai tentato di cucinare? Ti ricordo che sei riuscita a dare fuoco ai capelli di Niall che, per quanto fosse stato divertente, non mi sembrava entusiasta all’idea di diventare la nuova Torcia Umana. MA CHE COSA…?!”-
Ora, va bene svegliarsi la mattina e trovarsi nonno che balla la Lambada insieme al cesto di frutta.
Va bene farsi augurare ‘Buongiorno’ da Ramirèz che t’è penetrato in casa speranzoso di potersi nascondere al millesimo controllo della Pattuglia Anti-Droga.
Va bene avvistare Niall coricato sul nostro divano mentre limona con il tubetto del Ketchup al grido di: “Amarti è rosso, Rosso acceso.”
MA QUESTO, NO.
STYLES. Cosa diamine hai intenzione di fare?” grido mentre stringo lo schienale della sedia in preda alla completa disperazione.
“Cucino, non si nota?” mi chiede come se cucinare in boxer fosse all’ordine del giorno.
Giusto, in fondo ha ragione lui, no?
Mi passo una mano tra i capelli rivolgendomi a mia sorella che, in completa tranquillità continua imperterrita a sorseggiare il suo tè e a fissare la pagina sportiva del Times.
“Amber, non hai proprio nulla da dire?”
“No, nisba. Harry s’è offerto di cucinare la torta della nonna. E’ stato gentile, mi sembra.” Quello che mi fa arrabbiare è che Amber non mi degna nemmeno di uno sguardo mentre loda Harry-mi-piace-girare-mezzo-nudo- Styles.
“Sta cucinando in boxer e con un grembiule con la scritta “KISS THE COOK”, QUESTO, ti sembra normale?”
Nessuna risposta. Vi ringrazio  per la grande considerazione.
Mi siedo iniziando a sbattere la testa contro il ripiano del tavolo. Perché a me, cos’ho fatto di male? Ho investito un piccione durante la mia prima lezione di guida e ora il Santissimo me la vuole far pagare?
“E comunque..”- inizio puntando un dito contro la schiena di Styles che non si degna nemmeno di guardarmi negli occhi quando gli parlo, (E con questo ci dovrei simulare amore profondo, già.) –“Non ho ancora ben chiaro perché lui debba stare qui da noi. Insomma, non ce l’hai una capanna? Un cartone sotto ad un ponte? Un Palo?”
Un palo?” chiede mia sorella, sbattendo sul tavolo il giornale.
“Sì, un palo. Cazzo ne sappiamo noi, magari dorme appeso ai pali come i pipistrelli.”
Devonne, io i pali li uso per altro.” Il viso di Styles viene illuminato da un sadico sorriso.
Si salvi chi può.
“Sentite, io vado a prepararmi per la lezione, ci vediamo tra qualche ora.”
FERMA.”- grida mia sorella colta da un improvviso lampo di genio. Ci credete se dico che ho paura di lei? –“Dove credi di andare? Oggi niente lezione, dovete imparare a conoscervi, perciò passere la giornata assieme.” Asserisce incrociando le braccia al petto.
“COSA? Neanche tra un miliardo di anni, oggi ho l’ultima lezione prima dell’esame, e scordati che mi perda Diritto Internazionale per LUI.”
La cosa che mi stupisce di Harry è che in queste ventiquattr’ore s’è beccato da parte mie qualsiasi denigrazione, eppure….Neanche una piega. D’altronde ci mancava pure che si lamentasse. Mia sorella lo paga per sopportarmi.
“Bene, allora vuol dire che verrà con te, e NESSUNA obiezione, o giuro che gli mostro tutte le tue foto da bambina con il salvagente a forma di cammello.”
Harry cerca di strozzare una risata, “Troppo tardi.”- annuncia vittorioso, -“Le ho già viste”.
Ma che giornata di merda.
 
Mentre ci avviamo verso il cortile interno del palazzo gli lancio uno sguardo furtivo:  pantaloni neri rotti sul ginocchio, una t-shirt dello stesso colore almeno di due taglie più grande ed un cappello  nero a tesa abbastanza larga ben calato su capelli.
Fantastico. Sembra l’incrocio tra la versione Trendy di una Bestia di Satana ed il gemello eroinomane di Pete Doherty: ma quantomeno -rifletto amaramente, mentre salgo a bordo della sua scassatissima Jeep- si è degnato di non uscire in mutande.
Per un attimo l’avevo temuto seriamente.
Appena chiudo la portiera Harry preme a tavoletta il piede sull’acceleratore, spingendomi ad imprecare fragorosamente.
“Porca miseria, Styles....guidi sempre come se avessi il fuoco al culo? Vuoi che la nostra “Preziosa e Tanto Spontanea Giornata Insieme” sia anche l’ultima delle nostre vite?” - gli domando, aggrappandomi ovunque le mie mani riescano a trovare un appiglio.
“Take it easy, sorella..- Fa lui alzando gli occhi al cielo, come se fosse la cosa più naturale del mondo fare il pelo a 3 passanti, 2 ciclisti e travolgere quasi il girello di una vecchia in pieno attraversamento  pedonale “.. E visto che la nostra missione è riuscire a sembrare tanto, tanto innamorati in meno di quarantotto ore....perchè non mi racconti qualcosa di te?”
“MERDA. Sei passato col rosso!”- Mi limito a dichiarare io, fingendo deliberatamente di non aver sentito.
“Oltretutto, non capisco perchè dovremmo parlare di ME quando possiamo parlare di TE. Insomma: da quale grotta sei spuntato? E’ vera la storia dello spogliarellista maledetto o è tutta un bluff?A volte, sinceramente,  ho il dubbio che non tu non sia poi così oscuro come vuoi far credere...”
Stavolta è Harry ad ignorarmi categoricamente, fingendo  spudoratamente di calcolare area e perimetro di una foglia spiaccicatasi al di là del parabrezza con lo sguardo.
Questo ha il quoziente intellettivo della Pimpa.
“Lei e il contatto umano viaggiano su rette parallele che non si incontreranno mai, signorina Devonne..- Sbuffa, mentre mi accorgo che stiamo allegramente procedendo contromano lungo una strada a senso unico. Avvampo di vergogna mentre un automobilista, scandalizzato, ci mostra allegramente il dito medio (senza che Harry, naturalmente, lo caghi di striscio). -...ti faccio vedere io come si fa a raccontare di TE. Potresti iniziare così: mi chiamo Taylor, ho un evidente problema sociale, sono alta un metro e  tanta voglia di crescere e.... amo un certo “LOUISE”...-
“Il suo nome è “LOUIS”, grandissimo pezzo di imbecille...- esclamo seccata, richiudendo la portiera con violenza mentre, finalmente, Harry parcheggia di fronte all’imponente edificio Universitario  -...e sarà meglio che ti sciacqui la bocca, quando ne parli. Tu non sai un cazzo dell’amore..”
Harry rimane in silenzio, come se le mie parole l’avessero realmente colpito nel profondo. Mi sento improvvisamente in colpa ma faccio del mio meglio per reprimere quel pensiero: per un istante, ho addirittura l’impressione di cogliere un lampo di protesta nei suoi occhi verdi che, però, si spegne con rapidità.
“Hai ragione..”-Alza le spalle lui, prima di seguirmi taciturno in aula -“Non ne so niente”.
 
Inutile precisare che, a causa sua, trascorro le due ore di lezione successive funestata dagli sguardi delle mie compagne di corso, che sembrano non avere mai visto un portatore di pene nell’intero arco della propria esistenza. Perfino la signorina Buffynghton (da noi ribattezzata “BAFFINGTON” in virtù dell’evidente foresta pluviale in rapida crescita sotto il suo naso), acida zitella insegnante di Diritto Internazionale si è trasformata, a causa dello Styles’ Power, in una tredicenne ridacchiante e con un eccesso di rughe.
Dopo aver passato anni ad ignorare la mia esistenza , infatti, improvvisamente non fa che incollare i suoi fondi di bottiglia indagatori in corrispondenza della mia bancata laddove, accidentalmente, Harry è impegnato in una scrupolosa perquisizione di una ciocca dei propri capelli.
Guarda un po’ il caso.
 
 SERIAMENTE.
Ma è davvero QUESTO, l’effetto che può fare un cazzo?
 
 “Che lezione interessante..”-Conclude a mezzogiorno in punto  Styles, dopo avermi condotta di fronte ad un ambiguo edificio dalle pareti grigio brillantinato dove (A QUANTO PARE) pranzeremo.
 “...Credo che mi darà l’occasione di ampliare la mia clientela”.
“Beh, se hai intenzione di farti la Baffington,  non temere: hai la mia benedizione..”- Lo rimbecco io, guardandomi intorno con aria insospettita.
MA DOVE CAZZO SIAMO
“..Ma vedi almeno di volgere la cosa a mio favore. Una scopata pirotecnica in cambio dei massimi voti all’esame orale per ME; in fin dei conti, me lo devi. Sono io che vi ho fatti incontrare!”
Harry scoppia a ridere, gettando indietro la testa: mi sorprendo a pensare che(benché sia insopportabile, fine ed aggraziato come due dita infilate su per l’ano nonché cavalleresco quanto Jack lo Squartatore) è davvero bello, con la sua bocca imbronciata e i suoi capelli caotici almeno quanto lui.
Ho l’impressione che abbia una bellezza diversa da quella di Lou: quella di chi ha sofferto.....
“Non c’è che dire, Devonne: sei simpatica, quando non sei troppo occupata a fare la smorza cazzi..”
Rettifico: e di chi soffrirà ANCORA.
Per mano MIA.
“Anche tu sei quasi godibile, Styles...- Mi difendo infatti, sibilando - Quando non assomigli piuttosto ad un’ernia alle palle. Ma ora muoviamoci, ti prego. Sto morendo di fame. Cazzo è ‘sto posto?”
Inarco un sopracciglio, fissando con aria interrogativa una gigantesca cometa sbrilluccicante che campeggia sulla porta d’ingresso.
Gerusalemme Funky?”
 Harry mi fissa senza battere ciglio, “Aspettami qui, non ti conviene entrare subito. Sai, Jungle Jim ha l’abitudine di girare nudo quando il locale è vuoto. Avverto i ragazzi che oggi pranzerai con noi.”
Mentre sto per ribattere più che sconcertata, apostrofandolo con un ‘Ma dove cazzo mi hai portata?’, Harry mi abbandona davanti all’entrata del locale.
Okay. Forse si tratterà di un mio problema, ma stare appostata sola, davanti ad un LOCALE DI SPOGLIARELLO non è il massimo della vita, così come non lo è la prospettiva di consumare il mio toast integrale insieme a bestioni con un pitone nelle mutande.
“TAYLOR? Cosa ci fai TU, qui?”
Mi sarebbe andato bene incontrare chiunque da poter scandalizzare con la mia presenza lì, anche la Regina d’Inghilterra.
Tutti.
Ma non lui.
“LOUIS, ma che piacere vederti!”. Esclamo, con un mugolio strozzato.
Non c’è che dire. Avrei preferito qualunque cosa A QUESTO. Anche il pisello di Jungle Jim.

          



E
MBEH'
Indubbiamente, più sfigata di Taylor non esiste nessuno.
Essere sadici: piaci agli scrittori di Fan Fiction dal 1234.
COMUNQUE, un grazie infinito va alle due ragazze che hanno deciso di recensire il primo capitolo riponendo fiducia nella nostra idiozia. 
Che dire, vi amiamo. *W*

Ci siamo accorte che pubblicare in questa sezione è una delle cose più difficili dell'universo perché si rischia di finire in seconda pagina dopo due secondi, perciò vi chiediamo un piccolo favore, davvero, per noi vuol dire tanto, perché fondamentalmente ci teniamo tantissimo a questa fanfiction:
Se nessuno recensisce non andremo avanti, anche perché non ha senso scrivere, se poi nessuno legge.
E vi giuriamo con mano sul cuore, che abbiamo tante di quelle idee strane da far paura. 
E Nada,
ringraziamo ancora le due donzelle ( a cui dobbiamo ancora rispondere, scusate)  che hanno recensito sperando che non ci abbandonino, ringraziamo chi magari (Occhi da cucciolo) si aggiungerà a loro, e anche solo chi si fermerà a leggerla. 
Speriamo di farvi fare due risate ;)
Prossimo capitolo conterrà anche una piccola spiegazione sulle assurde nozze in programma e l'entrata in scena di un nuovo personaggio.
Lots of Love.

P & M


 
 
  
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