Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: germogliare    07/01/2014    3 recensioni
Lo vidi alzarsi dal letto e gli sorrisi, scompigliandogli i suoi bei ricci che incorniciavano il suo bel viso da bimbo.
Mi baciò ed io ricambiai.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era un brutto periodo per noi due, non litigavamo ma ci sentivamo poco ed io non sentivo più i suoi “Ti amo, Lou.”

Naturalmente non sospettavo nulla, perché sapevo lui era contro i tradimenti e che mi amava, tanto che ogni volta mi diceva “Sei bellissimo, sei la mia vita.”

Io gli credevo, come si è soliti fare quando la relazione è ormai avanti col tempo.

Quasi sei mesi di fidanzamento.

Mi ero già organizzato per quel giorno fantastico che tra poche settimane sarebbe arrivato.

Ristorante, casa, letto e coccole.

Semplice, ma pur sempre romantico.

Lo amavo a tal punto di ripetergli ogni secondo che era stupendo, bellissimo, che mai lo avrei lasciato. E per l’appunto, che lo amavo.

Quando era geloso faceva il freddo, era così dolce, però. Geloso di me, degli altri attorno perché io ero solamente suo.

Lo vidi alzarsi dal letto e gli sorrisi, scompigliandogli i suoi bei ricci che incorniciavano il suo bel viso da bimbo.

Mi baciò ed io ricambiai.

 

Fino a metà pomeriggio andò tutto bene, normalmente come ogni giorno che passavamo assieme ma ad un certo punto, pronunciò quelle parole.

«L-Lou ...» Balbettò lui con un tono basso ed io non capii a cosa stavamo andando incontro.

«Sì, amore?» Sorrisi, avvicinandomi a lui, felice.

«Devo parlarti…»

E da lì, il mondo mi cadde addosso.

Mi fumai una sigaretta per alleviare la tensione, lo stress che in quel momento si mescolavano, creandomi un forte mal di testa.

Non riuscivo a calmarmi per quello che mi aveva detto.

Ogni ricordo con lui mi passava di mente e mi faceva scoppiare a piangere.

***

Stavamo litigando, il tavolino ribaltato sul tappeto, l'albero di Natale steso a terra a causa mia e le dita delle mie mani strette ai miei capelli dalla disperazione.

Ok, sembravo un po' isterico ma dopo una rottura e la scoperta che al tuo appena-ex piaceva un altro e ci aveva scopato mentre stavate insieme, non è il massimo.

Era fuori, nascosto sotto la finestra. Sentivo il suo profumo dolce che mi riempiva le narici come se fossi un cane e lui il mio tartufo nero.

Il suo respiro appariva lungo le finestre, facendole appannare.

Presi un vaso dal comodino e dopo aver pensato a tutti quei ricordi, quei suoi baci, carezze, lo lanciai fuori, colpendo il vetro e rompendolo in mille pezzi.

Colpii anche lui.

I suoi mugolii mi riempirono la mente. Sospirai non appena lo rividi davanti alla porta della mia casa, così alto, bello, riccio.

Dalla rabbia, presi la pistola dal mobile.

Ma era finta, quelle che da bambino ci giochi con l'acqua sparandola ai tuoi nemici.

Papà me l'aveva regalata anche se mamma era contraria a questi tipi di giochi.

Mi avvicinai a lui che, terrorizzato, alzò le braccia in segno di resa.

«F-Fermo, Lou.»

 Risi. Risi di gusto, una risata che rimbombò in tutta la stanza.

 Mi guardò con paura.

«È solo un giocattolino, amore.» Risposi con un sorriso.

Si rilassò, passandosi una mano tra i suoi ricci.

Quei ricci che qualcun altro aveva toccato, stretto, dove ci avevo infilato, io, il viso piú volte.

Lui era mio. Solamente mio.

«Non sembra, L-Lou. Mettila via.»

«Me l'ha regalata il mio papà. È ad acqua, guarda.»

Me la misi in bocca, chiudendo gli occhi.

Ero sicuro che quello che mi sarebbe sceso in gola sarebbe stata acqua.

Schiacciai il finto grilletto.

Uno sparo.

Caddi.

Mi sentii la testa scoppiare, come era successo alla mia gola.

Sangue gocciolante, io a terra. Morto.

Il mio cuore fermo, o forse stava per battere per poco.

Sangue colante dalla mia bocca, dalle mie labbra fine e bianche.

Dietro la nuca, a formare una pozza di sangue sotto di me.

Pensavo ancora, sì.

Grida, urla, gemiti.

Harry stava ingonocchiato di fianco a me, lo sentivo.

Si era chinato urlante, incredulo, col cuore probabilmente spezzato ed un ricordo che mai avrebbe rimosso dalla sua mente: il momento in cui prima di spararmi, avevo sorriso. La mia morte. Il mio sangue scorrere.

Mi aveva preso la mano, intrecciato le dita, carezzava il mio dorso col suo pollice.

Lacrime cadere sul mio viso che baciò piú volte.

La sensazione delle sue labbra sulla mia pelle.

Una meraviglia.


Pochi secondi.

Dieci.

Nove.

Otto.

Sette.

Sei.

Ero morto. Non avevo piú pensieri.

Il ricordo di lui però sempre tatuato nel cuore.

 

 

Spazio autrice. ✌ 

Non uccidetemi, primo punto.

Mi odierete, secondo punto.

Spero vi piaccia, terzo punto. Io vi amo tutti e soprattutto Louis.

E' una Larry tratta da un gioco di ruolo col mio fake, ma cambiata. La scena l'ho immaginata la sera stessa e tadan! Ho voluto creare una os. L'intro fa un po' cagare perché l'ho scritta dopo (Da 'Era un brutto periodo' a 'scoppiare a piangere.') 

Detto questo, mi piacerebbe sapere che ne pensate e so che è super angst come ha detto Mars. E surreale come ha detto Erika. Ma si immagina tutto, quindi si può! E grazie mille anche a Marianna che mi ha aiutato a trovare il titolo di questa OS. Cioè, lo ha trovato lei. Rido.

Mi dileguo, adios!

Se volete passate alla ff che sto scrivendo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2147622&i=1 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: germogliare